Il Papa ai catechisti: “Non fate lezioni, la catechesi è un’esperienza viva di fede”

10 settembre 2022 | 17:44
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Il Papa ai catechisti: “Non fate lezioni, la catechesi è un’esperienza viva di fede”
Il Papa ai catechisti: “Non fate lezioni, la catechesi è un’esperienza viva di fede”
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Il Papa ai catechisti: “Non fate lezioni, la catechesi è un’esperienza viva di fede”
Il Papa ai catechisti: “Non fate lezioni, la catechesi è un’esperienza viva di fede”

Il Pontefice incontra i catechisti di tutto il mondo in Vaticano: “Vi prego: non stancatevi mai di essere catechisti. Non di ‘fare la lezione’, questo no… La catechesi non può essere come un’ora di scuola, ma è un’esperienza viva della fede che ognuno di noi sente il desiderio di trasmettere alle nuove generazioni”

Città del Vaticano – “Vi prego: non stancatevi mai di essere catechisti. Non di ’fare la lezionè di catechesi, questo no… La catechesi non può essere come un’ora di scuola, ma è un’esperienza viva della fede che ognuno di noi sente il desiderio di trasmettere alle nuove generazioni”.

Queste le parole che Papa Francesco rivolge ai catechisti di tutto il mondo, riunitisi a Roma per il Congresso Internazionale dei Catechisti. “Vi confesso – afferma il Pontefice in un’Aula Paolo VI gremita di persone – che a me piace molto l’appuntamento del mercoledì, quando ogni settimana incontro tante persone che vengono per partecipare alla catechesi”. “Questo è un momento privilegiato perchè, riflettendo sulla Parola di Dio e la tradizione della Chiesa, noi camminiamo come Popolo di Dio, e siamo anche chiamati a trovare le forme necessarie per testimoniare il Vangelo nella vita quotidiana”.

Papa Bergoglio fa notare poi che oggi occorre “trovare le modalità migliori perché la comunicazione della fede sia adeguata all’età e alla preparazione delle persone che ci ascoltano; eppure, è decisivo l’incontro personale che abbiamo con ciascuno di loro”.

“Solo l’incontro interpersonale apre il cuore a ricevere il primo annuncio e a desiderare di crescere nella vita cristiana con il dinamismo proprio che la catechesi permette di attuare». Il Pontefice ha quindi esortato a «non dimenticate mai che lo scopo della catechesi, che è una tappa privilegiata dell’evangelizzazione, è quello di giungere a incontrare Gesù Cristo e permettere che Lui cresca in noi”, prosegue il Santo Padre.

“Cari catechisti e catechiste – aggiunge -, voi siete chiamati a rendere visibile e tangibile la persona di Gesù Cristo, che ama ciascuno di voi e per questo diventa regola della nostra vita e criterio di giudizio del nostro agire morale”. “Non allontanatevi mai da questa sorgente di amore, perché è la condizione per essere felici e pieni di gioia sempre e nonostante tutto – prosegue il Pontefice -. Sono certo che questo cammino condurrà molti tra di voi a scoprire pienamente la vocazione di essere catechista, e quindi a chiedere di accedere al ministero di catechista. Ho istituito questo ministero conoscendo il grande ruolo che esso può svolgere nella comunità cristiana. Non abbiate timore: se il Signore vi chiama a questo ministero, seguitelo! Sarete partecipi della stessa missione di Gesù di annunciare il suo Vangelo e di introdurre al rapporto filiale con Dio Padre”.

La conclusione del discorso avviene poi a braccio: il Papa, abbandonando i fogli, ricorda le sue catechiste perché la “testimonianza che quando c’è un buon catechista lascia la traccia, non solo la traccia di quello che semina ma anche la traccia della persona che ha seminato”.

“C’era una suora che dirigeva il gruppo delle catechiste, delle volte insegnava lei, delle volte due signore brave, ambedue si chiamavano Alicia, le ricordo sempre. E questa suora ha dato le fondamenta nella mia vita cristiana, a prepararmi alla prima comunione, nell’anno ’43-’44. Si chiamava Dolores. Lei era molto anziana e io stavo studiando in Germania ma finiti gli studi sono tornato in Argentina. E il giorno dopo morì. Io ho potuto accompagnarla quel giorno e quando ero lì pregando davanti alla bara di lei ringraziavo il Signore per la testimonianza di questa suora che ha passato la vita quasi soltanto a fare catechesi, a preparare bambini, ragazzi per la prima comunione”.

“Mi auguro che i vostri ragazzi, i vostri bambini, i vostri adulti, quelli che voi accompagnate nella catechesi vi ricordano sempre davanti al Signore come una persona che ha seminato cose belle e buone nel cuore”, conclude il Papa.

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