papa in Kazakistan |
Esteri
/
Papa & Vaticano
/

Il Patriarcato di Mosca: “Sì all’incontro Papa-Kirill, ma va preparato bene”

14 settembre 2022 | 12:09
Share0
Il Patriarcato di Mosca: “Sì all’incontro Papa-Kirill, ma va preparato bene”

A Nur-Sultan il Pontefice incontra il braccio destro del patriarca di Mosca. Il metropolita Antonij di Volokolamsk: “Noi siamo molto convinti che l’incontro fra il Papa e il patriarca sia una cosa molto importante e quindi dev’essere preparato. Non è come prendere un caffè…”

Nur-Sultan – L’incontro fra il Papa e il patriarca di Mosca Kirill “è possibile, però questo incontro dev’essere ben preparato. Vediamo dove e quando, e la cosa più importante è di avere qualcosa alla fine, qualche appello nel senso di come abbiamo fatto all’Avana”. Lo ha detto conversando con alcuni giornalisti il metropolita Antonij di Volokolamsk, capo delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, dopo il colloquio privato di 15 minuti, “sempre molto cordiale”, avuto oggi con Papa Francesco in occasione del Congresso delle religioni mondiali e tradizionali a Nur-Sultan, in Kazakistan.

Nel colloquio con Antonij, “il Papa ha trasmesso i suoi saluti al patriarca Kirill – ha spiegato il metropolita -. Abbiamo raccontato un po’ della presenza della Chiesa ortodossa russa qui in Kazakistan. Il Santo Padre ha avuto interesse”. E sulla possibilità di un incontro, “sì, c’è questa possibilità ovviamente, però questo incontro dev’essere ben preparato. Vediamo dove e quando, e la cosa più importante è di avere qualcosa alla fine, qualche appello, nel senso di come abbiamo fatto all’Avana”.

“Perché quel primo incontro nella storia fra il Papa e il Patriarca – ha proseguito Antonij di Volokolamsk – era molto importate, il documento finale sempre molto importante, poi ogni anno abbiamo avuto incontri per festeggiare quest’incontro dell’Avana e per riflettere su questo documento, che è un messaggio così forte. Quindi dobbiamo preparare questo incontro e vedere quando sarà possibile”.

Se si sia parlato di questo nel colloquio di oggi, il capo delle relazioni esterne del Patriarcato moscovita ha risposto: “Non ne abbiamo parlato in profondità, però è chiaro che il secondo incontro era già in processo di preparazione, poi è stato spostato. Speriamo che un giorno ci sarà la possibilità di avere ancora questo incontro”. E se non ci sia la possibilità di un incontro senza una dichiarazione finale, “noi siamo molto convinti che l’incontro fra il Papa e il patriarca sia una cosa molto importante. Quindi l’importanza di questo incontro significa che dev’essere preparato, dev’essere non solo come se si prenda un caffè…”. E da cosa dipende? “Come ho già detto – ha ribadito Antonij -, abbiamo lavorato per preparare il secondo incontro, poi è stato cancellato dal Vaticano. Quindi vediamo cosa possiamo fare”.

Che cosa vi aspettate? Avete chiesto delle condizioni? “Noi eravamo pronti per questo incontro, però è stato cancellato dalla Santa Sede. Il Papa ha fatto un’intervista di cui voi sapete bene e ha detto che non andava per fare un incontro con il patriarca Kirill – ha replicato il metropolita -. Lui ha detto che questo incontro non avrebbe avuto luogo a Gerusalemme. Però durante il nostro incontro ad agosto, quando sono venuto a Roma, e anche adesso, il
Papa ha confermato che è necessario fare un altro incontro e dobbiamo vedere quando e come. Noi non abbiamo discusso i dettagli. Diciamo che forse questo dobbiamo farlo con i collaboratori del Papa”.

E alla domanda se il patriarca Kirill sia ancora offeso per l’appellativo di “chierichetto di Putin” formulato dal Papa, “posso dire che è stata una cosa molto inaspettata questa intervista – riferisce Antonij – È chiaro che un’espressione di questo genere non è utile per l’unità dei cristiani. È stata una sorpresa, diciamo. Però sappiamo che dobbiamo andare avanti, questo è importante, che i due leader religiosi continuino questo cammino per fare tutto ciò che noi cristiani possiamo fare per aiutare la gente, questa è la cosa più importante”.

Il messaggio di Kirill ai leader religiosi riuniti a Nur-Sultan

“L’attuale forum è dedicato al ruolo dei leader religiosi nella vita spirituale e sociale delle persone in tempi post-pandemici. Non c’è dubbio che oggi l’umanità sta attraversando uno dei periodi più difficili della storia moderna. Alle sfide poste dalla pandemia di coronavirus si aggiungono i problemi alimentari, energetici ed economici causati dai tentativi di costruire un mondo senza valori morali”. Lo afferma il patriarca di Mosca e di tutta la Russia
Kirill nel saluto inviato ai partecipanti al VII Congresso dei Leader delle religioni mondiali e tradizionali apertosi oggi a Nur-Sultan, capitale del Kazakistan, con la partecipazione del Papa.

Il messaggio di Kirill è stato letto nella sessione inaugurale dal metropolita Antonij di Volokolamsk, capo del Dipartimento delle relazione ecclesiastiche esterne del Patriarcato moscovita. “Negli ultimi due decenni – prosegue -, questi tentativi hanno portato non solo alla perdita del concetto di giustizia nelle relazioni internazionali, ma anche ad aspri scontri, conflitti militari, diffusione del terrorismo ed estremismo in diverse parti del mondo”. “Oggi, come mai prima d’ora – afferma Kirill -, è difficile per le persone navigare nel flusso di informazioni, resistere ai suggerimenti ideologici, mantenere una mente sobria e la pace della mente. Abbiamo assistito alla distorsione dei fatti storici e alla manipolazione senza precedenti della coscienza di massa. È perché c’è sempre meno amore, misericordia, compassione nella società. Sempre più spesso ascoltiamo e leggiamo nello spazio pubblico parole piene di odio verso interi popoli, culture e religioni”.

Secondo il patriarca di Mosca, “il percorso di dittatura, rivalità e confronto scelto da alcuni governanti di questo mondo sta portando l’umanità alla distruzione. E in queste condizioni, è la fede che può rimettere in sesto le persone, riportarle sulla via del dialogo e della cooperazione, perché nelle religioni tradizionali i principi morali fondamentali dell’esistenza umana rimangono incrollabili”.

“Cogliendo questa opportunità, vorrei esprimere una speciale gratitudine alle autorità del Kazakistan per il fatto che, su loro invito, autorevoli leader religiosi di tutto il mondo hanno potuto nuovamente riunirsi nella capitale della Repubblica – aggiunge -. La possibilità di dialogo nelle attuali difficili circostanze è una risorsa molto preziosa, un passo importante verso la soluzione dei problemi esistenti. Sono sicuro che il dialogo pacificatore dei leader religiosi, unito alla loro influenza sulle menti e sui cuori delle persone, può e deve contribuire a superare le sfide del nostro tempo, ad armonizzare le relazioni internazionali ea stabilire un giusto ordine mondiale”. “Auguro ai partecipanti al Congresso una comunicazione significativa e utile, comprensione e accordo reciproci, in cui Dio vi aiuti tutti”, conclude Kirill. (fonte Ansa)

(Foto © Vatican Media) –Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
ilfaroonline.it è su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link.
ilfaroonline.it è anche su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte