Il collagene? È il miglior alleato della pelle (e della salute) ma va adeguatamente stimolato

15 settembre 2022 | 04:00
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Il collagene? È il miglior alleato della pelle (e della salute) ma va adeguatamente stimolato

La sua funzione è, come in parte già si accennava, quella di compattare e dare resistenza ai tessuti in cui è presente

È una delle principali proteine presenti nel corpo umano – nei denti, nei capelli, nei diversi strati della pelle, eccetera – ed ha il compito fondamentale di dare elasticità e resistenza alle strutture in cui si trova e in qualche caso contribuisce ripararle. Proviamo, allora, a conoscerla più da vicino e a scoprire quali sono i sintomi di un’eventuale mancanza di collagene e come porvi rimedio.

A livello molecolare il collagene ha una struttura a tripla elica ed è composto per lo più da glicina (e in percentuale minore da altre catene proteiche: quelle di prolina e idrossiprolina). La sua funzione è, come in parte già si accennava, quella di compattare e dare resistenza ai tessuti in cui è presente: ciò significa che è grazie alla presenza di collagene che la pelle appare distesa ed elastica, i capelli hanno un aspetto sano e luminoso, le unghie sono forti e uniformi nel colore ed è più facile riacquisire piena funzionalità anche dopo traumi e danni al carico di legamenti e cartilagini. Al contrario difficoltà nella risanazione ossea o delle ferite a carico della pelle, unghie fragili e che non crescono facilmente, capelli secchi e sfibrati e una pelle dall’aspetto vuoto possono essere sintomi di una mancanza di collagene. Campanelli che più altri dovrebbero fare suonare l’allarme sono in questo senso, e non solo per ragioni estetiche, la presenza di rughe o di cellulite e buccia d’arancia: le imperfezioni della pelle sono in gran parte causate, infatti, proprio da carenza di collagene.

Carenza di collagene: tutto quello che c’è da sapere

Per quanto sia tra quelle proteine che l’organismo umano è in grado di produrre e reintegrare da solo, infatti, la produzione del collagene varia sensibilmente al variare dell’età: alcune stime vogliono che a partire dai trent’anni lo faccia al ritmo di oltre l’1% in meno ogni anno, per arrivare quindi intorno ai sessant’anni a un meno 30% di collagene prodotto spontaneamente dal corpo umano. Sono stime che possono risultare tanto più al ribasso quanto più si considera che anche lo stile di vita, la dieta seguita, l’esposizione a fattori inquinanti o semplicemente al sole, oltre che dei fattori ereditari incidono sulla produzione di collagene umano.

Per stimolare il collagene – diverso dalla necessità di reintegrarlo che va valutata a seconda dei singoli casi, tenendo conto delle esigenze personali e insieme allo specialista da cui si è seguiti – l’approccio non può che essere, di conseguenza, multifattoriale. Uno stile di vita sano e in cui non ci sia spazio per cattive abitudini come il fumo è l’ideale punto di partenza, insieme a fare ogni giorno la giusta quantità di movimento e attività fisica ed evitare il più possibile i fattori di stress. Piccoli accorgimenti come non esporsi al sole senza l’adeguata protezione servono non solo per evitare danni nell’immediato ma anche e soprattutto per mantenere alta nel tempo la produzione di collagene. Una dieta capace di stimolarla è quella ricca di vitamina C, rame, manganese, omega-3, lisina: variare molto alimenti e fonti proteiche e favorire il consumo di frutta e verdura di stagione è una buona indicazione in questo senso.