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Siccità, dalla Regione Lazio oltre 3 milioni per contrastare l’emergenza

Panunzi (Pd): "Una misura molto importante per fronteggiare nell’immediato la grave crisi idrica"

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“Positivo lo stanziamento di 3,4 milioni di euro per la Tuscia a contrasto della siccità”. Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Panunzi. L’Ato1, che comprende il Viterbo e gran parte dei comuni della provincia, ha ottenuto la cifra assegnata più alta a fronte di un totale di 5 milioni e 800mila di euro previsti nel Lazio. Le risorse rientrano nel piano degli interventi urgenti firmato da Nicola Zingaretti, in qualità di commissario delegato per l’emergenza idrica nominato dal capo dipartimento della Protezione civile con l’ordinanza 916 del 26 agosto in cui all’articolo 1, comma 3, è previsto che “il commissario delegato predispone entro sette giorni dalla data di adozione del presente provvedimento, sulla base dei fabbisogni trasmessi nella fase istruttoria della deliberazione dello stato di emergenza, e nel limite delle risorse finanziarie di cui all’articolo 3, un piano degli interventi e delle misure più urgenti… da realizzare con immediatezza e senza indugio per contrastare il contesto di criticità, da sottoporre alla preventiva approvazione del capo del dipartimento della Protezione civile”.

“È una misura molto importante per fronteggiare nell’immediato la grave crisi idrica – prosegue il vice presidente della X commissione -. A questi fondi si aggiungerà un altro milione di euro derivante dallo stralcio di un vecchio contenzioso”. Lo scorso 22 giugno il presidente Zingaretti aveva proclamato lo stato di calamità naturale per il Lazio. Il Consiglio dei ministri ha poi riconosciuto lo stato di emergenza il 4 agosto, che resterà in vigore fino al 31 dicembre. Per gli interventi immediati, che riguardano la distribuzione di acqua potabile con l’uso di autobotti tra maggio e settembre, la copertura economica è di circa 467mila euro, di cui 387mila euro di fondi previsti dall’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile (Ocdpc) e 80mila euro a carico del gestore del servizio idrico; la somma restante dei 3,4 milioni di euro complessivi servirà per la ricerca di nuovi pozzi, in modo particolare nei comuni più colpiti dalla siccità come Acquapendente, Blera, Soriano nel Cimino e Vetralla. “A fronte dei cambiamenti climatici, con periodi senza piogge sempre più lunghi, – conclude il consigliere regionale Panunzi – è indispensabile però fare una programmazione di lungo termine, con progetti di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture idriche, che consentano di ridurre gli sprechi e di aumentare la capacità di stoccaggio dell’acqua”.

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