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Migranti, il monito di Papa Francesco: “Costruire già da oggi un futuro inclusivo”

20 settembre 2022 | 18:57
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“Un futuro per tutti e tutte”, un futuro “che inizia già oggi” senza lasciare alle prossime generazioni la responsabilità delle decisioni. Un futuro in cui i giovani sono i protagonisti

Città del Vaticano – In occasione della 108ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra quest’anno domenica 25 settembre, la Sezione vaticana Migranti e Rifugiati ha diffuso un nuovo video in cui papa Francesco parla di “Un futuro per tutti e tutte”, un futuro “che inizia già oggi” senza lasciare alle prossime generazioni la responsabilità delle decisioni. Un futuro in cui i giovani sono i protagonisti.

“Il Santo Padre ci chiede: Quali decisioni vanno prese subito per costruire già oggi un futuro inclusivo e migliore per tutti? – si legge in una nota – Insieme a Papa Francesco ascoltiamo la testimonianza di due giovani Ambasciatori di Talitha Kum impegnati nella lotta alla tratta di persone che raccontano la piaga della tratta in Asia e come si stanno impegnando per aiutare chi è nel bisogno”. Per celebrare la Giornata, sulla pagina del sito internet dedicata è possibile trovare un kit in diverse lingue contenente: spunti per la messa, preghiere, attività per giovani e adulti e molto altro.

Intanto, un incontro internazionale di amministratori universitari, docenti e professionisti dell’istruzione, nonché leader di Ong, agenzie internazionali e organizzazioni umanitarie che si impegnano a migliorare e ampliare le opportunità educative per i rifugiati e gli sfollati, si svolgerà dal 26 al 28 settembre, organizzato dal Refugee & Migrant Education Network (Rme), dalla Being the Blessing Foundation e dalla Facoltà di Scienze sociali della Pontificia Università Gregoriana.

Il convegno internazionale su “Iniziative in materia di educazione ai rifugiati e ai migranti. Andare avanti – Immergersi più a fondo – Insieme”, si svolge in un momento di tremende catastrofi e grandi sfide. Tra i partecipanti, Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati; Thomas Smolich, direttore del Jesuit Refugee Service International; card. Michael Czerny, prefetto del Dicastero per llo Sviluppo umano integrale; Anthony J. Cernera, fondatore di Rme Network; Inna Sovsun, membro del Parlamento ucraino ed ex primo viceministro dell’Istruzione e della Scienza; così come numerosi esperti, operatori internazionali dell’istruzione e funzionari dell’istruzione presso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

“La conferenza è stata progettata per lasciare ampio spazio al networking e alla collaborazione per esplorare iniziative, opportunità e idee di collaborazione e per trovare strategie per rispondere alle crisi odierne”, si legge in una nota. Una della plenarie sarà incentrata sulla crisi dell’istruzione dei rifugiati ucraini, ma molti altri argomenti saranno affrontati nelle presentazioni e nei laboratori. Cosa abbiamo imparato nel post-pandemia? Come/se torneremo alla normalità, e come lo faremo avvicinarsi al futuro? Qual è stato l’impatto del Covid 19 sull’istruzione dei rifugiati?

Come possiamo capire meglio le cause profonde della migrazione forzata? Quali possono essere le migliori pratiche per amplificare le voci dei rifugiati nelle accademie? Come rispondere alle crisi di oggi? Sono alcuni degli interrogativi al centro dei lavori. La mattina di giovedì 29 settembre i partecipanti saranno ricevuti in un’udienza privata con il Papa Francesco.

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