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Il discorso di Zelensky all’Onu: 5 richieste all’Occidente per la vittoria dell’Ucraina

Le parole del leader ucraino alle Nazioni Unite: "Servono tempo, supporto, armi, sistemi di difesa e finanze"

Washington – “Possiamo vincerla questa guerra”. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio trasmesso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sul campo, ha elencato dunque Zelensky, l’Ucraina può spuntarla, ma per vincere sono cinque i punti necessari: “Tempo, supporto, armi, sistemi di difesa e anche supporto finanziario”. Per il presidente ucraino, “tutti vogliono la pace, solo uno vuole la guerra, ma non consentiremo che prevalga” ha detto facendo riferimento al presidente russo Vladimir Putin. “Non abbiamo provocato questa guerra. Non abbiamo avuto altra scelta se non quella di difenderci. L’Ucraina vuole la pace, l’Europa vuole la pace. Il mondo vuole la pace”, le parole dell’ucraino, che ha aggiunto: “C’è solo un’entità, tra gli stati membri dell’Onu, che potrebbe dire ora – se fosse in grado di interrompere il mio discorso – di essere felice per questa guerra, per la sua guerra”.

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Per punire Mosca quindi, spiega Zelensky avanzando la richiesta ai leader raccolti a New York per i lavori dell’Unga, l’Onu dovrebbe “privarla del diritto di veto” in Consiglio di Sicurezza mentre chiede “punizioni per gli aggressori, finché l’aggressione non ha fine. Le sanzioni fanno parte della formula per arrivare alla pace” e sollecita l’istituzione di un “tribunale speciale” per giudicare i crimini commessi dalla Russia nella guerra innescata dall’invasione ordinata da Putin a febbraio.

Nel suo videomessaggio, il presidente ucraino ha inoltre invitato le Nazioni Unite ad adottare un tetto al prezzo “del gas e del petrolio, con cui la Russia finanzia la guerra e continua a perpetrare la sua aggressione contro il nostro popolo”.

“L’Ucraina ha dimostrato forza sul campo di battaglia, nessuno ci può rimproverare di debolezza o di incapacità di lottare per la nostra indipendenza, il risultato sarà la garanzia di una pace stabile”, sottolinea il presidente ucraino. “Non siamo stati noi a provocare questa guerra – ribadisce – ci sono stati 88 colloqui per evitare la guerra, ma la Russia invece di fermare questo crimine dell’aggressione l’ha trasformata in un’invasione su vasta scala”. Il leader di Kiev ha poi assicurato che il Paese è pronto “per la pace, ma deve essere una pace vera e onesta”. (fonte Adnkronos)