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Scherma, Edoardo Giordan: “Fiero di rappresentare Fiumicino nel mondo” foto

L’Azzurro: “Alle Paralimpiadi sogno l’oro e ai giovani dico di non mollare mai”

Roma – Le due medaglie vinte a Pisa durante l’ultima tappa italiana di Coppa del Mondo di scherma paralimpica si affiancano alle numerose già conquistate. Un palmares importante quello di Edoardo Giordan, sciabolatore e spadista in pedana e tifoso della Roma (innamoratissimo) nella vita quotidiana, ma anche probabilmente anche in gara, quando nel cuore conserva sogni e passioni. L’atleta delle Fiamme Oro torna allora dalla Toscana con l’oro a squadre nella sciabola al collo, nella nuova specialità mixed (uomini e donne) e un bronzo individuale nella spada. Già campione del mondo nel 2017 in team e sempre nella sciabola del cuore, ha aggiunto anche la spada nel suo carnéé di armi e alle Olimpiadi di Tokyo è arrivato agli ottavi di finale.

L’azzurro, perno della Nazionale Italiana, si racconta a Il Faro online e ringrazia il territorio di Fiumicino (e Torrimpietra dove vive) per il tifo e l’ammirazione immancabili per una carriera che si proietta ora verso Parigi 2024. Il sogno è quello di sbarcare ai Giochi Francesi (dopo quelli dell’esordio in pedana a Tokyo) e in questi mesi che mancano alla competizione e alla qualifica (già con scadenza l’anno prossimo) Giordan darà tutto se stesso, come sempre ha fatto. Il cittadino di Torrimpietra, fiero di rappresentare questa località in giro per il mondo, incoraggia i giovani, tramite la sua intervista a Il Faro online. Niente è impossibile se si vuole con tutto il cuore e se capitano ostacoli che sembrano insormontabili, come a un certo punto della vita è capitato a lui con l’amputazione della gamba, ci si rialza e si prende lo sport per rinascere. Ecco allora Edoardo che si affianca ai miti paralimpici, miti per lui stesso ancora oggi, come Bebe Vio o Alex Zanardi.

Il movimento italiano è importante per questo. Lo dice Giordan. Fa da esempio alle nuove generazioni, i campioni lo fanno. E anche lui lo fa, ogni volta che prende una sciabola o una spada in mano e sale in pedana per dare il meglio. Lo scorso mese di aprile ha vinto l’oro a San Paolo e tutto suo nella sciabola individuale in Coppa del Mondo e brilla quella medaglia nel cuore e in bacheca, come quella del 2021 ottenuta a Pisa e solo un anno fa. Il risultato è sportivo e appare in tabellone, quello umano resta per sempre attraverso lo sport ed Edoardo cresce per sognare ancora e conquistare successi ambiziosi: “Il sogno è di vincere a Parigi la medaglia più importante”. Lo dichiara per i lettori de Il Faro online e per i suoi tanti tifosi italiani, anche del territorio di Fiumicino che lo seguono. En garde allora Edoardo. Le Paralimpiadi ti aspettano.

Caro Edoardo sei appena tornato da una grande tappa della Coppa del Mondo di Pisa. Hai fatto il pieno di medaglie. Due splendidi allori. Quali sono le tue impressioni?

“Sì siamo appena tornati dalla Coppa del Mondo di Pisa e devo dire che sono abbastanza soddisfatto dei risultati ottenuti, è stata la prima gara importante dopo la pausa estiva quindi la forma fisica ancora non era delle migliori, sono contentissimo della medaglia di bronzo nella spada perché mancava da un po’, nella sciabola individuale sono arrivato quinto quindi potevo fare meglio però ci siamo rifatti nella gara a squadre mista dove abbiamo vinto la medaglia d’oro”.

Per la gara a squadre c’è la nuova specialità del ‘misto’. Come vi amalgamate tra voi?

“La gara a squadre mista è una novità dove per la prima volta la squadra è composta da due uomini e due donne, è una gara particolare perché si arriva soltanto a 20 stoccate quindi hai poco margine di errore però la nostra squadra è fortissima e i 2 ori consecutivi ne sono la dimostrazione”.

Sei un cittadino di Fiumicino. Qual è il tuo rapporto con la città? Ti seguono? Ricevi messaggi o incoraggiamenti?

“Sì sono un cittadino di Fiumicino, esattamente abito a Torrimpietra e il paese mi sostiene e mi incoraggia sempre, il Comune mi è sempre stato vicino e elogiato dopo le mie vittorie, sono orgoglioso di rappresentare questo territorio”.

..e quando torni a casa tua, quando chiudi la porta dietro alle tue spalle, cosa fai? Quali sono i tuoi hobby e passioni?

“Diciamo che non ho hobby particolari, anche perché la scherma occupa gran parte delle mie giornate, sono un appassionato di calcio e quando posso seguo sempre la mia squadra del cuore, l’ A.S Roma”.

Quale messaggio vuoi dare ai giovani? Quanto è importante il vostro movimento paralimpico in Italia?

“Il messaggio che voglio mandare ai giovani e che devono credere sempre in quello che fanno, se hanno un desiderio o un sogno nel cassetto e si impegnano al massimo per raggiungere quell’ obiettivo niente e nessuno potrà mai fermarli!!.

“Il movimento paralimpico italiano è importantissimo, soprattutto perché possiamo essere di ispirazione a ragazzi che hanno appena subìto un incidente o una sfortuna come è capitata a noi, anche io ho cominciato a credere in me stesso quando ho conosciuto storie come quelle di Andrea Pellegrini, Bebe Vio, Alex Zanardi, campioni nello sport ma campionissimi nella vita!”.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi agonistici? Cosa sogni per Parigi 2024?

“I miei prossimi obiettivi agonistici sono sicuramente le qualifiche alle Paralimpiadi di Parigi 2024, a novembre cominceranno le prime gare di qualifica con una gara in Ungheria e gli Europei a Varsavia, poi il prossimo anno avremo diverse gare in giro per il mondo e i Campionati Mondiali a Terni.

Il sogno è sempre lo stesso, vincere la medaglia più importante, darò tutto me stesso per cercare di realizzare questo obiettivo !!”.

 (foto@TeamBizzi)

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