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L’Ue approva il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia: c’è anche il price cap al petrolio

5 ottobre 2022 | 12:10
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L’Ue approva il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia: c’è anche il price cap al petrolio

L’accordo apre la strada al divieto alle navi di trasporto Ue del trasporto di petrolio russo a prezzi fissati oltre un certo livello in Paesi fuori dalla Ue, usando quindi il price cap per colpire gli introiti del petrolio del Cremlino, come in precedenza sostenuto dal G7

Bruxelles – I Paesi membri dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo politico per un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, l’ottavo dall’inizio dell’aggressione militare all’Ucraina. Lo ha annunciato la presidenza ceca su Twitter parlando di ”forte risposta della Ue all’annessione illegale di territori dell’Ucraina da parte di Putin”. Formalmente ”seguirà una procedura scritta e le sanzioni entreranno in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale”, ha precisato su Twitter Edita Hrda, rappresentante permanente della Repubblica ceca presso l’Ue.

Nel nuovo pacchetto di sanzioni, secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche, è inserito il price cap al petrolio russo. L’accordo apre la strada al divieto alle navi di trasporto Ue del trasporto di petrolio russo a prezzi fissati oltre un certo livello in Paesi fuori dalla Ue, usando quindi il price cap per colpire gli introiti del petrolio del Cremlino, come in precedenza sostenuto dal G7.

PUTIN FIRMA LA RATIFICA FORMALE DEI TERRITORI ANNESSI CON IL  REFERENDUM

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato formalmente la ratifica dei quattro territori dell’Ucraina annessi attraverso quelli che Kiev e la comunità internazionale hanno definito ”referendum farsa”, ovvero a Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Lo rende noto l’agenzia di stampa russa Tass. L’agenzia afferma che i confini dei nuovi soggetti della Federazione, come risulta dai trattati, saranno determinati dai confini che “esistevano il giorno della loro formazione e accettazione nella Federazione Russa”. La legge russa prevede che, fino all’elezione dei capi delle nuove regioni, questi territori saranno guidati da funzionari ad interim nominati direttamente da Putin. (fonte Adnkronos)