Il caso

Ufo, uno strano avvistamento in provincia di Viterbo: l’analisi del caso

8 ottobre 2022 | 10:00
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Ufo, uno strano avvistamento in provincia di Viterbo: l’analisi del caso
Ufo, uno strano avvistamento in provincia di Viterbo: l’analisi del caso
Ufo, uno strano avvistamento in provincia di Viterbo: l’analisi del caso
Ufo, uno strano avvistamento in provincia di Viterbo: l’analisi del caso

Da Marta (VT) ci arrivano foto ed una testimonianza con foto risalente ad agosto. Vediamo di cosa si tratta

Al nostro servizio di ricezione testimonianze sul sito Ufotuscia.it, ci arrivano foto ed un racconto, emblematico per il mese di agosto da poco trascorso. Cerchiamo di capire che cosa è stato visto dal testimone. Erano le 22:45 del 28 agosto quando, dal centro abitato di Marta, un testimone sdraiato sul letto con la finestra aperta osservò ad occhio nudo “un punto luminoso nel cielo che emanava colori alternati (rosso, verde, blu) e si muoveva in maniera non lineare (zigzag). Così ho preso la reflex con obiettivo di lunga portata”. Gli scatti riprendono una scia con colori cangianti che sembra segnare gli spostamenti del puntino visibili ad occhio nudo. Cosa rara, sia i punti che le scie sono molto nitidi: sembra quasi un disegno fatto al computer su uno sfondo confuso.

Il punto luminoso è stato osservato, a detta del testimone, per un’ora ed un quarto, e sembrava pulsare e cambiare colore alternando rosso, blu, verde e bianco, in sequenza. La grandezza e la luminosità in sé sembravano simili a quelle di un pianeta come Venere, luce che era visibile in direzione sud-est, stazionario tra i 60 gradi iniziali ed i 30 finali sull’orizzonte, finché è scomparso alla vista.
Le foto che ci sono arrivate sono molto strane, probabilmente scattate con una lunga esposizione. Sullo sfondo scuro con una massa sfocata sulla sinistra (una costruzione con alberi abbastanza alti, come si rileva dalla foto di controllo, scattata di giorno) vediamo una luce che cambia colore, molto nitida, forse troppo, che sembra disegnare una danza a zigzag con i colori che cambiano velocemente. Potrebbe esserne causa il fisiologico tremolio della fotocamera (o meglio delle mani che la impugnano)? Questo giustificherebbe la traiettoria caotica, ma come la mettiamo con la straordinaria nitidezza dei punti colorati? Probabilmente è dovuto un accomodamento continuo dello zoom, dato che al di là delle luci è tutto molto sfocato.

C’è poi il cambiamento dei colori, con una ben precisa sequenza, che assomiglia a quella dei led RGB delle lampade led o di un drone, ripetendosi nei colori caratteristici (bianco compreso, nel momento in cui i tre colori sono accesi contemporaneamente). Però potrebbe anche essere un problema della fotocamera digitale (una Canon EOS 1100 D) per l’estrema messa a fuoco dei puntini luminosi, che sembra incongrua rispetto al fuori fuoco del resto dell’immagine. Viene da chiedersi se qualche filtro particolare per le riprese notturne possa aver causato quegli effetti, combinando il movimento della camera e la mancata messa a fuoco delle parti più scure.
Ma quale può essere la causa primaria dell’avvistamento in sé? La lunghezza del tempo durante il quale il punto luminoso è rimasto visibile, la posizione sull’orizzonte e l’orientamento ci fanno pensare al pianeta Giove, che quel giorno aveva una magnitudine di -2,41 ed era quindi molto “prominente”. Se la luce fotografata fosse un’altra, Giove sarebbe comunque apparso ben visibile insieme all’Ufo (se non coperto dagli alberi e dalla costruzione). Nelle foto (e nel racconto testimoniale) c’era solo una fonte luminosa, per cui l’ipotesi astronomica risulta la più probabile.

Rimane però la questione delle luci variabili, che il testimone afferma di avere anche visto ad occhio nudo, oltre che risultare dalle foto. Devo dire che nelle sere scorse di agosto, anch’io ho avuto modo di vedere quella luce sul mare (mi trovavo in Abruzzo), più o meno alta sull’orizzonte, muoversi molto lentamente, come tutti i pianeti insieme alla volta celeste (15 gradi all’ora), ed anche cambiare colore in funzione delle nubi, della foschia e di altri fattori ottici e meteorologici che spesso ci fanno vedere la luce modificarsi, muoversi moderatamente a zigzag ed anche cambiare colore. Purtroppo la fotocamera del cellulare non riesce a evidenziare anche le luci puntiformi colorate. Per una spiegazione tecnica occorrerebbe il parere di un fotografo, al quale ci rivolgeremo per avere “lumi”.
Nel frattempo, prevale l’ipotesi che il punto luminoso sia proprio Giove, soprattutto perché siamo certi che quel giorno a quell’ora ed in quella posizione c’era proprio il quinto pianeta del nostro sistema solare. Anche se l’ipotesi del drone non può essere del tutto scartata. Non un caso ad alto indice di stranezza, ma abbastanza ingarbugliato.

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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