Rischio nucleare in Ucraina, il Papa: “Perché non imparare dalla storia?”

9 ottobre 2022 | 13:09
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Rischio nucleare in Ucraina, il Papa: “Perché non imparare dalla storia?”

Le parole del Pontefice arrivano mentre Mosca, dopo l’esplosione e l’incendio sul ponte di Kerch tra Crimea e Russia, accende i riflettori sul potenziale punto di non ritorno nella guerra con l’Ucraina

Città del Vaticano – Da piazza San Pietro, Papa Francesco, durante la preghiera dell’Angelus, eleva un ennesimo appello per la pace in Ucraina, sulla quale aleggia lo spettro delle armi nucleari. Lo fa ricordando quanto avvenne 60 anni fa: “Non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Sta scritto nella Bibbia: ‘Così dice il Signore: ‘Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita’”.

Le parole del Pontefice arrivano mentre Mosca, dopo l’esplosione e l’incendio sul ponte di Kerch tra Crimea e Russia (leggi qui), accende i riflettori sul potenziale punto di non ritorno nella guerra con l’Ucraina. Lo fa attraverso le parole di Aleksei Polishchuk, direttore del secondo dipartimento per la Csi presso il ministero degli Esteri russo, in un’intervista all’agenzia di stampa Tass. “Per quanto riguarda le cosiddette linee rosse, le abbiamo già delineate. Si tratta, in primis, della fornitura di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev”, dice Polishchuk.

I danni riportati dal ponte di Kerch sembrano destinati a condizionare le operazioni militari russe nel sud dell’Ucraina. “L’entità dei danni” alla linea ferroviaria “è incerta, ma qualsiasi grave interruzione alla sua capacità avrà molto probabilmente un impatto significativo sulla capacità della Russia, già provata, di sostenere le sue forze nell’Ucraina meridionale”, sostiene l’intelligence britannica, ricordando che la linea ferroviaria è stata aperta al trasporto merci solo nel 2020, “ma ha svolto un ruolo chiave nel trasferimento di veicoli militari verso il fronte sud durante l’invasione”.

Secondo il ministero dei Trasporti russo, il traffico ferroviario lungo il ponte è regolare. “Attualmente, i treni merci e passeggeri a lunga percorrenza si muovono lungo il ponte di Crimea secondo l’orario standard”, si legge nella nota in cui precisa che il traffico passeggeri lungo le linee suburbane sarà ripristinato alle 19 (le 18 in Italia).

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