IL COMMENTO |
Calcio
/
Sport
/

Caso Stadio Anco Marzio, Di Paolo: “Concessioni rapide per regolarizzare l’impianto”

11 ottobre 2022 | 20:38
Share0
Caso Stadio Anco Marzio, Di Paolo: “Concessioni rapide per regolarizzare l’impianto”

Il Presidente dell’Ostiamare propone un programma di tre anni al Comune di Roma. I documenti e i problemi d’uso

Ostia – Attraverso una conferenza stampa il presidente dell’Ostiamare Roberto Di Paolo ha voluto fare chiarezza circa la vicenda relativa all’impianto Anco Marzio.

In apertura Di Paolo ci tiene però a fare una precisazione: “Ci tengo innanzitutto a chiarire la posizione di mio figlio Alessandro perchè le ultime dichiarazioni rilasciate dall’assessore Alessandro Onorato potrebbero lasciare spazio a qualche dubbio che però non ha ragione di esistere. Quando ci è stato notificato di non poter giocare a porte aperte, cosa che avevamo fatto fino a qualche giorno prima, perchè  per l’iscrizione al Campionato bisogna dare la documentazione relativa al campo, a cui aveva provveduto il precedente concessionario, ho personalmente chiesto alla Lega Nazionale Dilettanti, dipartimento Interregionale, quale documento fosse stato allegato a supporto della domanda di iscrizione al Campionato per garantire il regolare svolgimento delle gare all’interno dell’impianto fino a quel momento”.

“La Lega Nazionale Dilettanti – prosegue il Presidente dell’Ostiamare – ci ha prontamente risposto inviandoci l’ormai famoso documento che aveva permesso di giocare alla precedente gestione. Ribadisco dunque che quel documento era allegato alla domanda di iscrizione al Campionato 2021/22 effettuato dal precedente concessionario. Ho consegnato il documento a mio figlio che lo ha direttamente portato alla Questura sicuro di chiarire la problematica sorta potendo contare su un documento fornito direttamente dagli uffici preposti. Tant’è che Alessandro ha già chiarito a verbale nelle sedi opportune quanto è accaduto così come lo ho appena esposto. Questo proprio per sgomberare qualsiasi dubbio su chi avesse o meno artefatto in qualsiasi maniera tale documento”.

Da qui ci si concentra poi sulla vicenda dell’impianto: “Chiarito questo primo punto, ritengo doveroso far luce su un’altra questione legata alla vicenda stadio. Il 28 Gennaio ho acquisito le quote dell’Ostiamare, con atto notarile sottoscritto in mattinata, e in serata arriva una PEC con cui convocano un sopralluogo del campo per il 3 Febbraio che avrebbe poi riscontrato alcune irregolarità. Il punto chiave è che solo nei mesi successivi vengo a sapere dalle dichiarazioni dell’Assessorato che già in data 15 dicembre 2021, quindi ben prima del mio insediamento avvenuto il 28 gennaio 2022, la commissione Pubblico Spettacolo del Comune di Roma si era recata presso il campo e ha redatto un verbale con cui non ha rilasciato l’autorizzazione di Pubblico Spettacolo e di questo erano notiziati tutti gli uffici competenti. Anche qui preciso che se pur già gestivo la Prima Squadra da agosto 2021 non avevo e non potevo avere alcun accesso diretto alla PEC, alle mail e alla documentazione che era interamente gestita e controllata dal precedente gestore, nonché Presidente della società a cui versavo un canone mensile per avere la gestione prettamente sportiva della Prima Squadra. A questo punto – continua poi il Presidente – mi chiedo perchè dal 15 dicembre 2021, giorno in cui l’Assessore dichiara che c’era stata una corrispondenza tramite PEC con la vecchia gestione, nessuno è intervenuto fino al 28 Gennaio 2022”.

Un altro aspetto trattato nel corso della conferenza stampa è stato quello del cronoprogramma proposto dal presidente dell’Ostiamare al Comune di Roma: “Abbiamo proposto al Comune di Roma un cronoprogramma di tre anni per eliminare tutte le irregolarità edilizie compiute dalla precedente gestione e nelle more attraverso l’utilizzo di strumenti urbanistici provvisori che ci permettessero di mandare avanti le attività sportive e sociali permettendo così alle famiglie di continuare ad utilizzare l’impianto. Ho però riscontrato una mancanza di collaborazione nei fatti, perché se a parole le istituzioni si sono sempre dimostrate pronte a collaborare per arrivare a quell’obiettivo, nella pratica ciò non è accaduto viste risposte che ci intimavano di chiudere immediatamente tutte le strutture che non avessero avuto un permesso edilizio regolare. Il che significherebbe chiudere l’impianto”.

In chiusura Di Paolo solleva un altro punto: “Voglio anche ricordare che nel 2017 il Comune di Roma in una nota della Commissione Sport e Benessere e Qualità della Vita, da parte di esponenti dello stesso partito dell’assessore Onorato, hanno dichiarato che tribuna e spogliatoi erano stati fatti a fini sociali e se pertanto si potesse verificare la possibilità di evitarne la demolizione. Ritengo che questa iniziativa della Commissione sia meritoria perché tutela i centri sportivi che sono luogo di aggregazione sportiva e sociale per centinaia di ragazzi e famiglie. Mi chiedo però se dal 2017 si era a conoscenza di una simile situazione perché si è aspettato il 2022 per procedere?”. L’ultima battuta il Presidente la riserva per uno sguardo al futuro: “Io vado avanti e voglio rimodernare il centro, quello di cui ho bisogno è avere rapidità nella concessione dei permessi per ricostruire velocemente quello che ho già cominciato ad abbattere a causa delle irregolarità della passata gestione”.

(foto@OstiamareLidoCalcioSrl)

Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Sport
Clicca qui per iscriverti al canale Telegram, solo notizie di Sport

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo linke seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.