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Ucraina, a Kiev suonano di nuovo le sirene antiaeree: nella notte raid su Zaporizhzhia

11 ottobre 2022 | 11:09
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Le sirene tornano a suonare nella capitale dopo i massicci raid russi di ieri. Bombe anche sulla centrale elettrica di Ladyzhynska a Vinnytsia

Kiev – Le sirene dell’allarme aereo sono tornate a suonare questa mattina a Kiev, dopo i massicci raid russi di ieri costati la vita nella capitale e in altre città a 14 persone ed il ferimento di un centinaio. Lo riferiscono vari giornalisti stranieri sul posto. Il Kyiv independent ha dato notizia invece di raid nella notte su Zaporizhzhia: nel mirino “un’infrastruttura della città”, già duramente colpita nei giorni scorsi con attacchi che hanno fatto oltre 40 morti tra i civili. Sono state “almeno 15” le esplosioni registrate nella notte nella città.

“Questa notte i terroristi russi hanno colpito ancora una volta con missili infrastrutture a Zaporizhzhia – scrive su Twitter il vice ministro degli Esteri del governo di Kiev, Emine Dzheppar -. Si sono registrate almeno 15 esplosioni. Gli obiettivi sono stati un istituto d’istruzione, una struttura sanitaria ed edifici residenziali”. Almeno una persona è morta, ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, secondo cui 12 missili S-300 hanno colpito strutture pubbliche, tra cui una scuola, un dispensario medico e un rivenditore di auto.

Bombardata inoltre la centrale elettrica di Ladyzhynska nella città di Vinnytsia, nel sudovest dell’Ucraina. La centrale è stata “attaccata con due droni kamikaze Shahed-136″, scrive Ukrainska Pravda citando l’amministrazione militare della regione.

All’indomani dei raid russi, a Kryvyi Rih restano intanto ancora intrappolati sottoterra 98 minatori in una delle miniere di carbone della città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform, secondo cui i minatori sono rimasti intrappolati a causa del blackout seguito ai bombardamenti. In totale, ieri erano rimasti bloccati 854 lavoratori in quattro miniere.

”I propagandisti che hanno chiesto attacchi missilistici sulle città dell’Ucraina devono sedersi sul banco degli imputati”, ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, aggiungendo che ”una cosa va capita in tutte le capitali del mondo. La Russia deve perdere. Il Cremlino deve finire in tribunale”. Podolyak ha concluso il suo post affermando che ”se il male rimane impunito, l’ingiustizia si moltiplicherà in tutto il mondo”.

E’ salito intanto a 19 il numero dei morti e a 105 quello dei feriti nei raid russi di ieri su Kiev e diverse altre città dell’Ucraina. Lo ha reso noto il Servizio di emergenza statale. (fonte Adnkronos)