Il Fatto

Nettuno, la villa confiscata alla mafia diventa una casa d’accoglienza per i disabili

14 ottobre 2022 | 18:59
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Nettuno, la villa confiscata alla mafia diventa una casa d’accoglienza per i disabili
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Nettuno, la villa confiscata alla mafia diventa una casa d’accoglienza per i disabili
Nettuno, la villa confiscata alla mafia diventa una casa d’accoglienza per i disabili

Il commissario Strati: “Possiamo dirlo forte: a Nettuno oggi ha vinto la squadra più forte, la squadra della Legalità”

Nettuno – Un bene frutto della delinquenza che diventa simbolo di legalità e giustizia sociale. E’ stata consegnata oggi all’Associazione Nati2Volte Onlus la Villa di via Chianciano, appartenuta a Maria Rosaria Schiavone, nipote del boss Francesco Schiavone detto “Sandokan”.

La villa, composta da due camere da letto, cucina, salone bagni e ampio giardino è stata acquista a patrimonio pubblico dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati nel 2018 e consegnata al Comune di Nettuno nel 2019. La Regione Lazio ha stanziato i fondi necessari per ristrutturarla con l’Ente Nettunese che ha predisposto l’avviso per l’assegnazione a fini sociali.

La villa di via Chianciano doveva essere consegnata ad inizio anno ma nel febbraio 2022 è stata vandalizzata. Ignoti hanno distrutto gli impianti appena fatti, infissi e serramenti. Il Comune l’ha nuovamente ristrutturata ed oggi viene consegnata ad un’associazione che sul territorio si occupa di disabili adulti, la maggior parte dei quali affetti da patologie gravissime. Presenti alla cerimonia il direttore dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, il Prefetto dott. Bruno Corda, e il Procuratore Capo della Repubblica di Velletri dott. Giancarlo Amato.

“Oggi è una giornata speciale per la Città di Nettuno – dichiara il Commissario Straordinario Bruno Strati – Finalmente, dopo tante vicissitudini, consegniamo un bene pubblico sottratto alla criminalità organizzata ad un’Associazione di famiglie del territorio che si occupano dei loro figli disabili. Oggi è una giornata speciale perché diamo concretezza al lavoro svolto dalle Istituzioni. Il Comune, che si è impegnato nella predisposizione dell’avviso per l’assegnazione del bene e ha curato l’esecuzione dei lavori, la Regione Lazio che ha stanziato i fondi necessari per ristrutturarlo, lo Stato, con le Forze di Polizia, la Magistratura, l’Agenzia dei beni confiscati e sequestrati, che lo ha recuperato e assegnato al Comune, il mondo del Volontariato, a cui la struttura sarà rivolta. Tutta la Comunità di Nettuno è contenta di consegnare questo luogo all’Associazione Nati2Volte perché viene affidato a persone speciali della nostra Città che qui troveranno una casa dove poter svolgere le loro attività e costruire momenti di socialità con amici e familiari. Possiamo dirlo forte: a Nettuno oggi ha vinto la squadra più forte, la squadra della Legalità”.

A firmare la convenzione il presidente dell’Associazione Nati2Volte Onlus Marco Laurini e il dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Nettuno, Ing. Benedetto Sajeva.

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