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Cellulari e droga nel carcere: in manette finisce anche il garante dei detenuti

18 ottobre 2022 | 13:19
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Cellulari e droga nel carcere: in manette finisce anche il garante dei detenuti

Gli arrestati, otto in tutto, dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e corruzione

Napoli – Droga e cellulari in carcere, otto arresti tra cui il garante per i detenuti. L’indagine è stata svolta dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna. Gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e corruzione. Sei persone sono finite in carcere e due ai domiciliari.

L’indagine, svolta dal giugno 2021 al gennaio 2022, ha consentito di delineare l’esistenza di un’associazione per delinquere, radicata nel capoluogo partenopeo, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti e specificamente, l’introduzione illegale di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti all’interno della Casa Circondariale di Napoli–Poggioreale. Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di un dilagante fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina), del valore economico di diverse migliaia di euro, all’interno dell’istituto penitenziario. (fonte Adnkronos)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.