Il Fatto |
Regione Lazio
/

Accordo Regione Lazio-Forze dell’Ordine: blindati i 17 miliardi in arrivo dal Pnrr

20 ottobre 2022 | 17:34
Share0
Accordo Regione Lazio-Forze dell’Ordine: blindati i 17 miliardi in arrivo dal Pnrr

Accordo anti-frode tra Polizia, Carabinieri, Finanza e Regione per vigilare sui fondi europei. Zingaretti: “Apriamo la Regione come una casa di vetro per collaborare insieme e alzare al massimo il livello di vigilanza e di legalità”

Roma – Migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali, connessi ai progetti ed agli investimenti del Pnrr; prevenire qualsivoglia forma di frode e di illegalità nell’utilizzo delle risorse pubbliche; accrescere l’efficacia complessiva delle misure di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità nella pubblica amministrazione e nell’economia legale. Queste le misure alla base del Protocollo d’intesa che è stato firmato questa mattina tra Regione Lazio, Prefettura di Roma, Polizia di Stato – Questura di Roma, Comando Legione Carabinieri Lazio e Comando regionale Lazio della Guardia di Finanza. Lo scopo è mettere in sicurezza 17,6 miliardi di euro in arrivo per il Lazio tra Pnrr, fondi europei e nazionali: una quantità di risorse mai vista prima che potrà cambiare la vita delle persone, ma può diventare mira degli appetiti della criminalità.

La firma del Protocollo è avvenuta presso la Prefettura di Roma a Palazzo Valentini alla presenza di Matteo Piantedosi, Prefetto di Roma, Mario Della Cioppa, Questore di Roma, Antonio De Vita, Comandante della Legione Carabinieri Lazio; Virgilio Pomponi, Comandante Regionale Lazio della Guardia di Finanza e Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio.

Con la firma del Protocolla la Regione si impegna a fornire input informativi qualificati di cui sia venuta a conoscenza in ragione delle funzioni esercitate, selezionati sulla scorta di preliminari approfondimenti e utili per la prevenzione e la repressione delle violazioni di natura economico-finanziaria, nonché di ogni altra forma di illegalità; segnalare le misure e/o i contesti su cui si ritiene opportuno siano indirizzate eventuali attività di analisi e approfondimenti, nonché gli interventi, i realizzatori o esecutori che presentano particolari elementi di rischio (recente costituzione, assenza di solidità finanziaria e/o di strutture organizzative aziendali adeguate), per l’avvio di autonome attività di analisi e di controllo; mettere a disposizione dati, notizie, informazioni e analisi di contesto, – anche attraverso l’interrogazione di piattaforme telematiche – ivi incluse quelle relative ai beneficiari/destinatari delle misure di sostegno/incentivo/finanziamento in corso di perfezionamento/perfezionate. Il Protocollo d’intesa ha una durata di 3 anni, a decorrere dalla data di sottoscrizione e può essere prorogato per ulteriori analoghi periodi, per espressa volontà delle Parti, da manifestarsi almeno 3 mesi prima della scadenza, con apposito scambio di corrispondenza.

“È stata una giornata molto importante all’insegna della trasparenza della legalità e della certezza delle procedure. Sono arrivati oltre 17 miliardi di euro di investimenti dei fondi Pnrr e della programmazione europea e abbiamo sottoscritto con il prefetto Piantedosi, la questura, la Guardia di Finanza e l’arma dei carabinieri un protocollo che permetterà alle forze dell’ordine di interagire con la macchina amministrativa regionale e con le banche dati anche per quanto concerne tutte le normali procedure di gara a prescindere dalla presenza di rischi o indagini”, le parole di Zingaretti al termine della firma.

“Apriamo la Regione come una casa di vetro per collaborare insieme e alzare al massimo il livello di vigilanza e di legalità. Il vicepresidente Leodori con il prefetto ha coordinato nelle scorse settimane questo tavolo proprio perché coscienti che con l’arrivo di una massa enorme di risorse pubbliche e una economia che fa fatica ad andare avanti, è importante alzare r il livello di trasparenza, di prevenzione e di legalità contro il crimine e contro le forze che possono attentare alla buona spesa pubblica. Siamo tutti d’accordo che bisogna correre ma noi nel
Lazio vogliamo che questa corsa vada di pari passo con la trasparenza e la legalità. In questi anni abbiamo fatto dei passi da gigante con l’informatizzazione e la digitalizzazione delle procedure, con la centrale unica degli acquisti. A dicembre siamo stati la prima regione italiana a sottoscrivere un protocollo con la direzione investigativa antimafia e la procura antimafia per fare in modo che tutti gli atti delle gare vadano in automatico nella banca dati dell’antimafia. Questo è un altro salto nel futuro: una esigenza sollecitato dal consiglio regionale affinché si affronti la fase che abbiamo davanti con più legalità e maggiore trasparenza. I mafiosi, i ladri, i truffatori e le bande criminali sappiano che chi si avvicina alla macchina amministrativa regionale è vigilato e sorvegliato molto più che in qualsiasi altra parte d’Italia”, conclude Zingaretti.

“Il contributo dell’Arma dei Carabinieri per l’applicazione del protocollo d’intesa sarà qualitativo, attraverso l’impiego dei comparti di specialità quali i Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas),  quelli per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare, i Carabinieri per la Tutela del Lavoro e quelli per la Tutela del Patrimonio Culturale e sarà un apporto quantitativo nelle fasi di affidamento e esecuzione di un contratto pubblico di lavori, servizi e forniture, grazie alla capillare presenza sul territorio della Regione che conta 352 Stazioni Carabinieri, costituendo quindi un forte deterrente alle possibili aggressioni delle mafie e della criminalità organizzata”, le parole del Generale di Divisione Antonio de Vita, comandante della Legione Carabinieri Lazio, intervenendo durante la firma del protocollo.

Il Comando Legione Carabinieri Lazio, con questo protocollo, “tenuto conto delle precipue competenze assegnate dalla normativa all’Arma dei Carabinieri, in particolare nei comparti di specialità della sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari, forestale, ambientale e agroalimentare, di lavoro e legislazione sociale, nonché di sicurezza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale, ed esercitando in via esclusiva le funzioni di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia di sanità, igiene e sofisticazione degli alimenti e delle bevande e di sicurezza del patrimonio culturale, e, in via preminente, le funzioni di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale e agroalimentare, rappresentando la più grande forza di polizia ambientale d’Europa, in grado di affrontare i crimini ambientali con visione unitaria e specialistica, si impegna a: individuare, in ragione dell’area di approfondimento, i Comandi provinciali dei Carabinieri interessati agli accertamenti e assicurare, attraverso i Comandanti Provinciali, il raccordo informativo con i Reparti di specialità, con i quali svolgere le attività di controllo in aderenza alle competenze di settore”. Ma anche a “sovraintendere al flusso informativo proveniente dai Reparti dell’Organizzazione territoriale; condividere i dati e le informazioni di interesse ai fini del presente Protocollo, funzionali all’espletamento delle attività istituzionali, ove non coperte da segreto investigativo; sorvegliare sull’applicazione delle norme con particolare riguardo alla tutela della salute, della sicurezza alimentare, del patrimonio culturale e dell’ambiente, nelle fasi di affidamento ed esecuzione di commesse afferenti a contratti pubblici;  prevenire la violazione delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro, nelle fasi di affidamento e esecuzione di un contratto pubblico di lavori, servizi e forniture”.

“L’accordo siglato nella giornata odierna rappresenta un chiaro messaggio di legalità oltre che un segnale preciso rivolto innanzitutto alle organizzazioni criminali. Tutte le attività e i flussi di denaro, grazie a questa stipula, saranno oggetto di rigidi controlli nel segno della trasparenza e della certezza nelle procedure”, afferma Sara Battisti, presidente della commissione regionale Affari Costituzionali e antimafia del Lazio. “Come ha ricordato il Presidente Zingaretti – spiega – sono in arrivo oltre 17 miliardi dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: soldi che potranno rivoluzionare il territorio e incidere positivamente sui servizi e sulla qualità della vita dei cittadini. Per questi motivi, l’accordo con le forze di polizia sarà una ulteriore garanzia di legalità per le imprese, per i lavoratori, per chi vuol investire nella nostra regione, per chi vorrà partecipare concretamente alle tante opportunità derivanti dallo stanziamento di questi fondi”.