A Testaccio l’ultimo saluto a Francesco Valdiserri, il 18enne travolto e ucciso da un’auto
Ai funerali di Paola Di Caro e Luca Valdiserri anche Meloni, Letta e La Russa. La ragazza che lo ha investito resta ai domiciliari: “Non ricordo nulla”
Roma – C’è tutta una città che oggi si è stretta nella chiesa Santa Maria Liberatrice di Testaccio per l’ultimo saluto al 18enne Francesco Valdiserri, figlio di due noti giornalisti del Corriere della Sera, travolto e ucciso da un’auto guidata da una ragazza di ventiquattro anni, positiva ai test per alcol e droga, mentre era sul marciapiede di viale Colombo (leggi qui). All’ingresso della chiesa un grande striscione giallorosso con la scritta “Ciao Francesco”. Dentro tanti ragazzi, i suoi amici, non solo di scuola.
Ci sono anche le più alte cariche dello Stato. Dopo il giuramento al Quirinale (leggi qui), la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha raggiunto la chiesa dove si stavano svolgendo le esequie. Con lei anche il vicepremier Antonio Tajani, la ministra Anna Maria Bernini, il presidente del Senato La Russa e il segretario del Pd, Enrico Letta.
“Se bevete non guidate”, l’accorato appello che Luca Valdiserri, papà di Francesco, rivolge ai tanti giovani presenti nella chiesa. La mamma, Paola Di Caro, chiede invece ai ragazzi di fare di tutto “per essere felici se lo volete ricordare. Il tempo per essere felici non va sprecato”. Quindi il feretro ha lasciato la chiesa passando davanti a uno striscione bianco retto dai ragazzi “Per sempre con noi” sulle note di una canzone scritta proprio da Francesco (faceva parte della band Origami Smiles).
“Vorrei mandare da tutti noi un abbraccio alla famiglia di Francesco, ai suoi genitori e a tutti quelli che oggi hanno pianto per lui al funerale”, il messaggio di José Mourinho in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Napoli ricordando Francesco Valdiserri. Nel frattempo la ragazza che lo ha investito non ricorda il momento dell’incidente e come ha fatto a finire con l’auto sul marciapiede di via Cristoforo Colombo. Chiara Silvestri, la 23enne accusata di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, è comparsa questa mattina davanti al gip di Roma che ha convalidato l’arresto confermando la misura dei domiciliari. Sottoposta agli esami di rito la ragazza, a cui in passato era stata sospesa la patente, era infatti risultata positiva all’alcoltest con un tasso pari a 1,57 g/l. La giovane, secondo quanto ha riferito il suo difensore l’avvocato Paolo Leoni al termine dell’udienza a piazzale Clodio, è ancora provata e sotto choc per quanto accaduto.
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