Mezza Maratona di Valencia, Pietro Riva migliora il personale

23 ottobre 2022 | 20:45
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Mezza Maratona di Valencia, Pietro Riva migliora il personale

L’azzurro: “Adesso punto all’Eurocross”

Valencia – Nuovo progresso di Pietro Riva nella mezza maratona. Un altro deciso miglioramento per l’azzurro che a Valencia corre in 1h00:30 e abbassa di oltre un minuto il suo primato.

Nella gara spagnola il 25enne delle Fiamme Oro riesce quindi non solo a riscrivere il record personale, stabilito in primavera con 1h01:36 a Berlino il 3 aprile, ma anche ad abbattere la barriera dei 61 minuti sui 21,097 chilometri. È l’ennesima conferma del salto di qualità compiuto dal piemontese, allenato a Rubiera dall’olimpionico Stefano Baldini, cresciuto nettamente nella stagione su pista e brillante quinto nei 10.000 agli Europei di Monaco. Con questa prestazione diventa il quinto italiano di sempre sulla mezza maratona, se si considerano i crono realizzati su percorso omologato per riconoscere i record, superando il recente risultato di Yohanes Chiappinelli (1h00:45 per il titolo tricolore due settimane fa a Pisa) con il quale condivide il primato nazionale di 27:50 nei 10 km su strada. Al traguardo il cuneese di Alba chiude all’undicesimo posto, nella gara che vede anche il passo avanti del non ancora 23enne pugliese Pasquale Selvarolo (Fiamme Azzurre), ventesimo in 1h02:00 togliendo ventuno secondi al fresco personale timbrato alla rassegna tricolore.

Vincono Kandie e Klosterhalfen – Torna al successo il keniano Kibiwott Kandie con un eccellente 58:10 (decima prestazione alltime), a due anni dal record del mondo di 57:32 siglato proprio a Valencia, che prende il largo al tredicesimo chilometro mentre l’etiope Yomif Kejelcha migliora il primato nazionale con 58:32 davanti all’altro keniano Daniel Kibet Mateiko (58:40). In sei sotto l’ora: ai piedi del podio il debuttante etiope Tadese Worku (58:47) che precede i keniani Kennedy Kimutai (59:04) e Sebastian Sawe (59:23). Per la prima volta si impone a Valencia un’atleta europea al femminile: è la tedesca Konstanze Klosterhalfen che all’esordio sulla distanza vola in 1h05:41, terza di sempre a livello continentale, battendo le etiopi Tsigie Gebreselama (1h05:46) e Hawi Feysa (1h06:00).

Riva: “Era quello che volevo” – È soddisfatto Pietro Riva e non potrebbe essere altrimenti: “Avrei firmato per meno di 1h01 – commenta l’azzurro – e ho centrato pienamente anche questo obiettivo. Penso di aver ottenuto il massimo di quello che potevo fare, in linea con i riscontri degli ultimi allenamenti”. Molto regolare il suo ritmo con parziali di 14:19, 28:40, 43:03 e 57:20 ogni cinque chilometri.

“Mi sono sentito subito bene, dietro al pacer del secondo gruppo che ha svolto un ottimo lavoro. Nella prima parte ho capito che era la giornata buona e lì sono stato bravo a non sprecare energie. Il momento più difficile è stato invece tra il 15° e il 18° km quando senza lepre mi sono messo a fare l’andatura, poi però riagganciando chi era davanti ho avuto un punto di riferimento per arrivare in fondo. Si chiude di fatto una stagione per me molto bella, in cui credo di aver sbagliato non più di un allenamento”. Notevoli i miglioramenti su pista, dal personale sui 10.000 metri in 27:50.51 a quello nei 5000 con 13:22.73. “Adesso però vorrei mettermi alla prova nella campestre, che comunque è tutt’altra cosa, e mi piacerebbe entrare nella squadra per gli Europei dell’11 dicembre a Venaria Reale che potrebbe essere davvero competitiva, quindi correrò il 20 novembre nel ‘test event’ al parco della Mandria”.

Sviluppo diverso invece per la gara di Pasquale Selvarolo: “Non è ancora quello che cercavo – le parole dell’andriese seguito a Modena dal coach Piero Incalza – perché penso di poter fare ancora meglio. Il personale è arrivato, ma c’era molta umidità e ho pagato un po’ l’inesperienza nella scelta del gruppo in cui collocarmi. Ho fatto una partenza cauta, volevo essere lucido, poi ho iniziato a recuperare pur rimanendo a lungo da solo. Alla fine ho stretto i denti, però chi era davanti a me aveva quasi un minuto di vantaggio. Per il futuro devo fare più esperienze di questo tipo, sono convinto di poter competere a livello europeo e punterò a migliorarmi ulteriormente sulla spinta dei risultati degli altri azzurri. Ora testa alla prova di selezione per l’Eurocross”. (fidal.it)(foto@Colombo/Fidal)

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