Roma, maxi sequestro di giocattoli, cancelleria, vestiti e cellulari taroccati: denunciate 3 persone

7 novembre 2022 | 18:24
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Roma, maxi sequestro di giocattoli, cancelleria, vestiti e cellulari taroccati: denunciate 3 persone

Le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma hanno rinvenuto oltre 54mila articoli riproducenti i modelli di note case e recanti i relativi marchi contraffatti

Circa 1,4 milioni di articoli non sicuri e contraffatti – tra giocattoli, cancelleria, accessori di abbigliamento e cellulari – sono stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nel corso di un piano straordinario di controlli attuato nella Capitale. Le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma, nel corso di ispezioni presso alcuni magazzini ubicati in via Appia Nuova, via dell’Omo, via di Torrevecchia e via della Cisternola, hanno rinvenuto oltre 54.000 articoli (bottoni, matite, cinturini, orologi, batterie e cover per I-phone) riproducenti i modelli di note case e recanti i relativi marchi contraffatti, oltre 20.000 giocattoli (trenini, draghi elettrici e automobiline), che in base ai primi accertamenti risulterebbero non conformi agli standard di sicurezza stabiliti dalla normativa comunitaria e nazionale e circa 1.200.000 prodotti elettronici con il marchio CE indebitamente apposto, tra cui “power bank” con un amperaggio difforme da quello indicato nella confezione e batterie di ricambio contraffatte.

Tali prodotti durante l’utilizzo sono soggetti ad intenso surriscaldamento ed a rischio di auto-combustione, con grave pericolo per l’incolumità dell’ignaro utilizzatore. Una volta immessa sul mercato, la merce avrebbe fruttato ricavi per oltre 1 milione di euro. I tre rappresentanti legali delle società cui sono riconducibili i depositi – tutti di nazionalità cinese – sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per le ipotesi di reato di frode in commercio e di importazione e commercio di prodotti con segni falsi. I procedimenti versano tuttora nella fase delle indagini preliminari e, in attesa del giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati. L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di controllo predisposto dalla Guardia di Finanza di Roma a salvaguardia dell’economia legale, della sicurezza e della salute dei cittadini.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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