Termosifoni, arriva la stretta di Gualtieri: meno ore e temperature più basse

7 novembre 2022 | 14:39
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Termosifoni, arriva la stretta di Gualtieri: meno ore e temperature più basse

Il sindaco firma l’ordinanza per “far risparmiare”. Ma la Lega attacca: “Un inutile fardello che deroga alla norma nazionale giocando ancora una volta al ribasso con la salute e il benessere dei cittadini”

Roma – Contro il caro energia arriva la stretta di Gualtieri. Il provvedimento siglato venerdì scorso dal Sindaco prevede infatti l’entrata in funzione degli impianti termici a partire dal 21 novembre 2022. Impianti che potranno restare in funzione fino al 31 marzo 2023.

L’ordinanza stabilisce anche la temperatura massima consentita: 17 gradi per gli edifici industriali ed artigianali e 19 per tutti gli altri. In ogni caso è prevista una tolleranza di due gradi centigradi.

Altro aspetto contemplato nel provvedimento è quello delle ore di accensione. I riscaldamenti potranno restare in funzione per massimo 10 ore al giorno, da scegliere nella fascia oraria che va dalle 5 alle 23.

Previste numerose deroghe. Il periodo di accensione ed il numero massimo di ore non valgono per ospedali, cliniche, case di cura, scuole materne e nidi, piscine, saune e sedi di rappresentanze diplomatiche o internazionali che non siano ubicati in stabili condominiali, edifici che ospitano attività industriali, artigianali e assimilabili “nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione”.

L’ordinanza prende in considerazione anche l’ipotesi di previsioni metereologiche favorevoli che potrebbero determinare un’anticipazione del periodo di spegnimento degli impianti, o eventualmente anche stabilire riduzioni di temperatura ambientale massima consentita.

Clicca qui per leggere l’ordinanza sui riscaldamenti

Ma dalle fila dell’opposizione si alza la protesta: “L’ordinanza che limita l’accensione di riscaldamenti in città è assurda, un inutile fardello che deroga alla norma nazionale giocando ancora una volta al ribasso con la salute e il benessere dei cittadini, e ne complica ulteriormente la vita quotidiana”, afferma il consigliere capitolino della Lega Salvini Premier, Davide Bordoni.

“La Lega è contraria ad una decisione che appare inutile ed esagerata, e le cui conseguenze non sono state forse adeguatamente valutate. Il Primo Cittadino deroga su tutto, modifica norme già scritte e nazionali invece di pensare alla città, e lo fa sistematicamente peggiorando le situazioni, come già accaduto per le residenze ‘facili’ agli occupanti. Verificheremo la liceità di certi ‘ordini’ firmati in Campidoglio. Il sindaco Gualtieri, ignorando anziani e fragili, ha dimenticato anche le possibili conseguenze sulla salute di tutti i cittadini, costretti a vivere e a lavorare in ambienti freddi con le ricadute sul piano sanitario, ma anche economico, che le assenze per malattia potrebbero causare in uffici, negozi e aziende”, conclude Bordoni.

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