Gualtieri, un anno da Sindaco: “Roma è ripartita”. L’opposizione attacca: “E’ allo sbando”

9 novembre 2022 | 19:07
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Gualtieri, un anno da Sindaco: “Roma è ripartita”. L’opposizione attacca: “E’ allo sbando”

Il Sindaco Gualtieri presenta ai romani il report sul suo primo anno di lavoro in Campidoglio. Diversi anche gli obiettivi ancora da raggiungere, e “l’ammissione di colpa” su ciò che non funziona con settori, primo fra tutti la pulizia, “in cui siamo ancora sotto la sufficienza”. 

Roma – Dal Tpl ai rifiuti, fino all’organizzazione del Giubileo e dell’Expo 2030. A un anno dall’inizio del mandato da Sindaco, l’inquilino più importante del Campidoglio presenta ai romani il report di quanto fatto in questi primi 365 giorni. Il primo report (nome che lascia intendere che ce ne saranno altri in futuro) alla città l’esponente dem lo presenta all’Auditorium della Musica dove snocciola nel dettaglio atti e ordinanze: 593 atti di Giunta e 108 deliberazioni dell’Assemblea che oggi il sindaco ha messo nero su bianco davanti ai suoi ospiti.

La parola d’ordine per Gualtieri è “ripartire” perché, afferma il Sindaco, “la città si è rimessa in moto, sul piano economico, sociale e culturale: una ripartenza notevole se si tiene presente che il Covid si è abbattuto su una città provata e logorata”.

Primo progetto, che consuma lo scontro con Conte e distinguo con la Regione Lazio, il termovalorizzatore per risolvere il tema rifiuti: cantiere nel 2023 anche perché “la città è più pulita ma non come dovrebbe esserlo”. Tanti progetti e risultati come la copertura completa e capillare della città con il 5G “in grado di sostenere il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza” è la la piena “digitalizzazione dei servizi”. Poi l’aumento dei fondi su scuola, sociale e investimenti.

Clicca qui per leggere il “Rapporto alla Città” completo

Immancabile poi l’accento sul lavoro fatto per l’accesso ai fondi del Pnrr, del Giubileo, europei, nazionali e di Roma Capitale che porteranno alla “trasformazione della città”. Per Gualtieri il grande risultato è comunque Next Generation Roma, un piano che definisce e programma “nell’arco della consiliatura più di 10 miliardi di investimenti, ai quali si devono aggiungere circa 2 miliardi attraverso Partnership pubblico private”.

Diversi anche gli obiettivi ancora da raggiungere, e “l’ammissione di colpa” su ciò che non funziona con settori, primo fra tutti la pulizia, “in cui siamo ancora sotto la sufficienza”.

E se la sua maggioranza lo applaude, dalle file dell’opposizione dell’Assemblea capitolina si alza la voce: “Il primo Rapporto alla città del Sindaco Roberto Gualtieri è solo un deludente elenco che non trae in inganno nessuno. Il Primo cittadino è rimasto chiuso nella stanza dei bottoni per tutto questo primo anno che ha trascorso in Campidoglio, lontano dalla Roma vera e dai suoi problemi”, affermano i consiglieri della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori e Davide Bordoni, aggiungendo: “Questa situazione non è ulteriormente tollerabile. Immondizia, sicurezza, decoro, casa, patrimonio, ambiente, mobilità, trasporti, commercio, turismo. Roma è allo sbando, la giunta Gualtieri è riuscita a fare addirittura peggio di quella guidata da Virginia Raggi. Se si continua di questo passo sono a rischio le opere del Giubileo e i progetti del Pnrr, così come l’Expo 2030”.

“Litigi interni, nessuna delibera importante, di rilievo. Per l’amministrazione targata Pd le priorità non sono i cittadini, ma gli esercizi di ideologia da salotto che rischiano di avere un impatto devastante su un tessuto economico e sociale già in profonda crisi. È passato un anno durante il quale è stato fatto poco o nulla, i grandi problemi sono irrisolti, i dossier sono rimasti in attesa e le 5 grandi direttive per il futuro, tra cui il termovalorizzatore, non vedranno luce, considerate le gravi spaccature interne alla sinistra”, concludono.