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A Kherson torna a sventolare la bandiera ucraina. Mosca: “Non è un’umiliazione”

11 novembre 2022 | 16:17
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A Kherson torna a sventolare la bandiera ucraina. Mosca: “Non è un’umiliazione”

Kherson, sott’occupazione dei russi dall’inizio della guerra, è stata liberata dalle truppe di Kiev

Kherson – Le truppe ucraine riconquistano una città di grandissima importanza strategica: Kherson, sott’occupazione dei russi dall’inizio della guerra, è tornata sotto il controllo di Kiev. Lo ha annunciato il ministero della Difesa ucraino, che dunque conferma i video diffusi sui social media.

Il ritiro dell’esercito russo

Come riportato dalla Cnn, l’esercito  è entrato nella periferia occidentale di Kherson, come dimostrato alcune immagini sui social media geolocalizzate dall’emittente americana. Secondo quanto riferito, le truppe ucraine sono state accolte dai residenti in festa nel distretto di Shumenskyi del capoluogo ucraino: i cittadini hanno inondato la piazza centrale della città, sventolando e alzando bandiere  gialloblù per festeggiare la liberazione della città dagli occupanti russi.

“Gli invasori russi continuano a depredare gli insediamenti dai quali si stanno ritirando. Il nemico sta anche cercando di danneggiare il più possibile le linee elettriche e altri elementi dei trasporti e delle infrastrutture critiche della regione di Kherson” così hanno commentato le più alte autorità dell’esercito ucraino.  (Fonte: Adnkronos)

Mosca: “Non è un’umiliazione”

“Il ritiro delle truppe russe da Kherson non rappresenta un’umiliazione per la Russia e il presidente Vladimir Putin. La città rimane legalmente russa” è quanto  affermato dal portavoce dell’autocrate russo Dmitrj Peskov, con riferimento ai “referendum” del 30 settembre nel Donbass.

Kiev: “Arrendetevi. Rispetteremo la Convenzione di Ginevra”

Il servizio di intelligence di Kiev, il Gur, ha chiesto alle truppe russe che si sono ritirate da Kherson di arrendersi. Testimonianze sul campo riferiscono che alcuni militari russi hanno indossato abiti civili, ma si teme possano essere ancora armati. In una dichiarazione pubblicata sui suoi canali social, l’intelligence ucraina ha commentato: “In caso di prigionia volontaria, l’Ucraina ti garantisce sopravvivenza e sicurezza. Rispettiamo le Convenzioni di Ginevra, garantiamo ai prigionieri di guerra cibo, cure mediche e la possibilità del vostro scambio con i soldati delle forze armate ucraine tenuti prigionieri nella Federazione Russa”.

Ecco perchè Kherson è così importante

L’esercito ucraino si stava preparando da settimane all’ennesima controffensiva. Le truppe di Kiev, negli ultimi mesi, hanno riconquistato gran parte del territorio perduto. Kherson si trova sulla sponda occidentale del fiume Dnipo e molto vicina a due città fortemente volute dai russi, Odessa e Mikolayv (quest’ultima bombardata oggi). Il ritiro dei russi (che ancora controllano parti fondamentali del territorio, in particolare gli sbocchi sul Mare d’Azov) mette in evidenza le difficoltà dell’esercito russo e costringe i russi a dover rinunciare, almeno momentaneamente, a parte dei suoi obiettivi, con il ministero della Difesa che non ha potuto far altro che dare la notizia del ritiro delle truppe.

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