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Lazio, D’Amato ufficializza la sua candidatura alle Regionali. Il Pd: “E’ il nostro candidato”

11 novembre 2022 | 17:14
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Lazio, D’Amato ufficializza la sua candidatura alle Regionali. Il Pd: “E’ il nostro candidato”

Da Gualtieri a Calenda alla Boschi, parata di big dem al Brancaccio di Roma dove l’assessore alla Sanità annuncia ufficialmente la discesa in campo per le elezioni regionali: “Non regaliamo questa Regione alla destra”

Roma – Sembra arrivata la soluzione per il Pd (e il Terzo Polo?) alle elezioni regionali di inizio 2023. Se in Lombardia c’è ancora confusione, nel Lazio tutto sembra convergere su Alessio D’Amato. La discesa in campo dell’Assessore alla Sanità dell’uscente Giunta Zingaretti viene salutata con un sospiro di sollievo dal Nazareno: “È il candidato del Pd”, dicono dal quartier generale dem che, ora, lascia la “palla ai territori, sempre centrali in questa fase”.

Tuttavia sarà la direzione regionale del Pd Lazio di martedì a decidere se procedere con le primarie o, quanto sembra più probabile, convergere unitariamente su D’Amato. Il nome dell’assessore alla Sanità del Lazio della Giunta Zingaretti piace anche a Calenda che lo ha portato avanti ancor prima che il Pd trovasse un accordo al suo interno. In campo, infatti, ci sono altri pesi massimi del partito nel Lazio, come il vicepresidente della Giunta uscente, Daniele Leodori, e la consigliera Marta Bonafoni.

E al Teatro Brancaccio, dove D’Amato ha sciolto la riserva scendendo in campo, l’unità del Pd attorno al suo nome è risultata plastica. In sala ci sono tutti i big dem, come Bruno Astorre, segretario regionale del Pd Lazio, ha battezzato il candidato come “candidato del Pd con una preferenza espressa anche da Carlo Calenda”. In platea c’è anche il senatore Marco Meloni, braccio destro del segretario Enrico Letta. E c’è Carlo Calenda. Il leader di Azione, al momento, si limita a dire che “l’importante è che il candidato abbia chiaro che bisogna aiutare Gualtieri a fare il termovalorizzatore. Se i partiti si alleano e la pensano in modo contrario è un problema per loro, innanzitutto”.

Parole a cui risponde il leader dei Verdi, Angelo Bonelli: “La linea politica sulla Regione Lazio non la dà certo Calenda, e poi ricordo che il gruppo di Azione nel Consiglio Regionale del Lazio ha votato a favore del piano rifiuti che non prevede inceneritori. Calenda smetta di litigare con se stesso: non è candidato alla regione Lazio”. Fonti parlamentari del Pd considerano, tuttavia, quello di Calenda un “tentativo per azzoppare Alessio» D’Amato, cercando di creare crepe dentro il partito.

Accanto a D’Amato c’è anche Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma e la deputata di Iv Maria Elena Boschi. In sala sono presenti anche Walter Verini e Luigi Zanda, Esterino Montino e Monica Cirinnà, Luigi Manconi e Livia Turco e l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

“Ringrazio Nicola Zingaretti per la fiducia che mi ha dato in questi anni e io la metto a disposizione del centrosinistra e del Terzo polo. Io però vi dico ‘facciamo in fretta’, e mi rivolgo innanzitutto al mio partito: dobbiamo dare il la alla nostra gente e al nostro popolo. Non regaliamo questa Regione alla destra, torniamo a vincere: si può fare”, dice D’Amato, che sulle primarie commenta: “Io le primarie le ho chieste in tempi non sospetti, ma questo è un tema sul quale dovranno decidere le forze del perimetro della coalizione. Adesso le forze politiche devono decidere tempi e modi. Io ci sono”.

“Vogliamo dire ai cittadini del Lazio che noi ci siamo e che vogliamo continuare a fare crescere la Regione. Questi anni di lavoro, questo patrimonio non va sprecato, noi possiamo e dobbiamo vincere. I problemi ci sono e ci saranno, ma devono essere affrontati e superati con soluzioni concrete – aggiunge poi D’Amato -. L’unità fa parte del nostro dna, ma senza un chiaro impianto riformista che metta al centro il lavoro, lo sviluppo sostenibile e la ripartenza di quell’ascensore sociale fermo da tempo rischia di diventare demagogia”.

“Bellissimo discorso devo dire. D’Amato è stato un assessore straordinario e penso che sarà un ottimo presidente”, il commento del sindaco Gualtieri. Una serata da incorniciare se non fosse per l’rrruzione di alcuni manifestanti del Comitato per il diritto all’abitare, del coordinamento regionale sanità e del movimento contro l’inceneritore: una ventina di persone hanno manifestato dentro il teatro al grido di ‘Pagherete tutto, pagherete caro’. “D’Amato ha contribuito al disastro di questa regione”, hanno detto.

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