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Lazio-Monza, le pagelle dei biancocelesti: Romero predestinato (7,5), Milinkovic in Qatar (5,5)

11 novembre 2022 | 00:18
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Lazio-Monza, le pagelle dei biancocelesti: Romero predestinato (7,5), Milinkovic in Qatar (5,5)

La Lazio vince grazie ad un gol di Romero. Partita bloccata (e forse sottovalutata) nel primo tempo, ma nel secondo i cambi di Sarri indirizzano la gara

Roma – La Lazio di Sarri vola al secondo posto grazie ad un gol del baby Luka Romero (leggi qui) e continua a non prendere gol. Nonostante una prestazione non brillante, i biancocelesti continuano a fare della fase difensiva il loro punto di forza. Molto bene anche Pedro e Felipe Anderson.

Le pagelle: LAZIO (4-3-3)

PROVEDEL: 6
Inoperoso. 
Il portiere biancoceleste non è mai stato impegnato. Incolpevole sul gol di  Petagna, poi annullato dal VAR. Trasmette sicurezza a tutta la difesa.

LAZZARI: 6
Sfortunato. 
Difficilmente giudicabile la gara del terzino ex Spal: un infortunio lo costringe a lasciare il campo dopo 25’ minuti. Per il poco tempo in cui ha giocato è stato comunque pericoloso con le sue solite incursioni nell’area avversaria.

ROMAGNOLI: 7
Leader. 
Incredibile il rendimento del centrale romano: negli ultimi anni al Milan ha progressivamente perso il posto, finendo nel dimenticatoio. Alla Lazio si è ritrovato ed ora è il leader della difesa ed uno dei migliori centrali del campionato. Non perde un duello ed è decisivo con un salvataggio nel finale.

CASALE: 6,5
Roccioso. 
Discorso inverso per l’ex Verona: inizio di stagione con qualche difficoltà, in cui Sarri ha spesso preferito Patric e Gila. Piano piano si è riconquistato la fiducia ed ora è inamovibile, formando una difesa di ferro con Romagnoli. Duro a morire e pericoloso anche in zona gol.

HYSAJ: 5,5
Insufficiente. 
Gara sottotono per il terzino albanese: Sarri non lo vede più come un titolare indiscutibile, a causa di ripetute prestazioni sottotono. Oggi si perde più volte Ciurria e Colpani, colpevolmente assente sulla fascia destra sul gol annullato a Petagna.

MARCOS ANTONIO: 5,5
Confuso. 
L’ex Shakhtar è venuto a Roma con grandi attese e speranze dei tifosi, che per ora non sono state mai ripagate. Spesso appare confuso nella scelta da fare, e quando la fa, è quella sbagliata. Oggi perde tanti palloni sanguinosi, cosa che un mediano non può permettersi di fare.

MILINKOVIC-SAVIC: 5,5
Distratto. 
Parola più adatta difficile da trovare: molto lezioso ma, soprattutto, molto distratto. Tra pochissimi giorni partirà con la Serbia, in cui affronterà il Brasile di Neymar. Forse un motivo più che valido per essere con la testa da un’altra parte. Domenica Sarri per battere la Juve avrà bisogno della sua concentrazione.

VECINO: 5,5
Inconcludente. 
Anche lui partirà con l’Uruguay, ma nella partita sembra essere molto vivo: a volte anche troppo. Molto falloso e, soprattutto, poco incisivo sotto porta. Ha una grandissima occasione per portare i biancocelesti in vantaggio nella prima frazione ma manda la palla fuori da pochi metri, come contro la Salernitana: serve più lucidità e meno frenesia.

FELIPE ANDERSON: 6,5
Fantasioso. 
Ormai lo conosciamo: o grandi partite o impalpabile, ed oggi spuntiamo la prima opzione. Parte subito forte, con un paio di scatti formidabili e creando grossi pericoli alla difesa lombarda. Oggi è mancato il gol che sarebbe stata la ciliegina.

PEDRO: 7
Campione. 
Vincere tutti quei trofei non è mai casuale: più vicino ai 40 che ai 30, corre come un ragazzino. Nel primo tempo penetra dentro la difesa del Monza con una facilità disarmante, mettendo dentro un grande cross che Vecino non riesce a sfruttare. Sembra essere lui l’uomo in più, anche se silenziosamente.

CANCELLIERI: 5,5
Impaurito. 
Giovanissimo e con pochi minuti a disposizione. Abbastanza per giustificarlo rispetto ad un inizio di campionato non brillante, con ancora 0 gol all’attivo. Non tira mai in porta e non riesce a saltare l’uomo, ma l’impegno non manca.

MARUSIC dal 25’: 6,5
Soldato. Entra senza neanche riscaldarsi, lanciando anche un’occhiataccia a Sarri che lo intimava a sbrigarsi. Il montenegrino entra e gioca con grande naturalezza, creando molti problemi a Carlos Augusto e contribuendo al gol di Romero. Quando entra, è sempre pronto.

LUKA ROMERO dal 46’: 7,5
Predestinato. 
18 anni che compirà a breve, corsa un po’ insaccata, grinta e talento: questo basta per dargli il voto più alto. Il suo primo gol in Serie A pesa come un macigno ed è bella la felicità dei compagni al suo gol. Il ragazzo deve ancora migliorare tantissimo, ma obbligatorio il voto più alto. A quell’età…

CATALDI dal 60’: 7
Decisivo. Vari prestiti, a volte anche contestato: nel Derby capitano ed oggi cambia la partita. Quando entra in campo, entrano anche equilibrio e geometria (che Marcos Antonio non è riuscito a dare). Sarri difficilmente ne farà ancora a meno.

BASIC dal 60’: 5,5
Insipido. 
Senza infamia e senza lode la sua prestazione, ma il suo ingresso è fumoso e poco grintoso. Ci si aspetta sempre di più da un calciatore con un gran sinistro.

IMMOBILE dall’86’: SV

SARRI (All.): 6,5
Stratega. 
La partita è stata decisa dai cambi: l’ingresso di Cataldi, Marusic e Romero ha cambiato il  match ed ha aumentato la qualità in mezzo al campo, che nel primo tempo è mancata un po’. La Lazio è pronta per la sfida di domenica contro la Juve.

Foto: Twitter @OfficialSSLazio