il caso

Ufo che sembrano formati da tubi: strane forme di oggetti volanti avvistati nel passato

12 novembre 2022 | 11:39
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Ipotesi, testimonianze e fonti che raccontano di strani avvistamenti Ufo

Ci ha scritto un lettore, incuriosito dal racconto di due settimane fa nel quale i testimoni raccontano di avere osservato una strana struttura formata da esagoni nel cielo di Santa Severa (leggi qui). La forma anomala ha fatto venire in mente al lettore alcuni altri casi, due dei quali si sono svolti in Italia, più precisamente a Trevignano e ad Avezzano, mentre un terzo è accaduto in Norvegia. Brevemente i dati salienti così come li troviamo nelle fonti bibliografiche:

Avezzano 13 luglio 1994, mentre tornavano a casa da Pescasseroli, di notte, superata la zona di Telespazio, due coniugi osservano quella che sembra una casa dalle finestre molto illuminate nei pressi di Borgo Ottomila. Ad un tratto questa “casa” sembra sollevarsi da terra. A questo punto immaginano si tratti di un aereo in decollo dall’aeroporto civile di Celano, ma questo sembra venir loro addosso. Ad osservare meglio distinguono una specie di traliccio illuminato con luci verdi e rosse fisse, che poi diventarono di un bianco debole, e quindi una luce rossa lampeggiante. L’oggetto sfrecciò sopra di loro, ed al suo passaggio le cime degli alberi sui bordi della strada sembrarono piegarsi. I due scesero dall’auto e seguirono con gli occhi la traiettoria dello strano fenomeno, che prima prese quota e poi scomparve velocemente verso la valle del Giovenco.

Secondo caso a Trevignano: la nostra testimone è l’allora quattordicenne abitante di una casa collocata sulla parte più alta della rocca del paese. La ragazza, dalla finestra della sua camera ubicata al piano superiore della villetta, Intorno alle 22:30 di un giorno imprecisato di luglio ’84 o ’85 sul balcone ascolta  un leggero rumore simile alla ventola dell’aria condizionata. Si sente come osservata. Alza istintivamente lo sguardo verso l’alto e vede un corpo nero irregolare di enormi dimensioni che si muove lentamente proprio sopra la sua testa. Impaurita, dopo un paio di secondi si ritrae dal balcone, per tornarci un paio di secondi dopo. Di nuovo si guarda attorno ma non vede più nulla. Corre in giardino dalla madre da dove aveva una visuale a 360 gradi ma non vede più nulla. La struttura enorme scura (color grigio scuro apparentemente) viene descritta come un insieme di tubi legati e collegati tra di loro. In quei brevi istanti di osservazione vede distintamente la parte proprio sopra la sua testa e riesce ad intuire però che l’oggetto è molto grande perché percepisce che ha coperto lo spazio tra il suo tetto e tutto il vialetto antistante casa sua per un 6-7 metri di superficie minimo. Inoltre intravede la struttura che prosegue lateralmente alla parte centrale. La ragazza vede distintamente la parte posta perpendicolarmente sopra la sua testa e riconosce come due enormi “tubi” che si intersecano. Nella parte di intersezione vede una

soprastruttura come a legare meglio i due “tubi”. I due grossi “tubi” centrali sono collegati tra loro da molti altri “tubi” più piccoli che in maniera irregolare li tengono insieme e formano una fitta ramificazione. Il passaggio di questa cosa ha anche degli effetti elettrostatici visto che quando la ragazza scende in giardino dalla madre questa le dice “cosa hai fatto ai capelli?”. Infatti, la ragazza si ritrova con tutte le punte dei suoi lunghi capelli elettrizzati e rialzati verso l’alto, proprio come accade in presenza di un temporale che produce un enorme differenza di potenziale elettrico tra cielo e terra.

Il terzo caso, norvegese, riferisce di un avvistamento, il 20 giugno 1975, di una struttura a forma di T luminosa, sempre formata da tralicci, sorvolare un’auto con due coniugi a bordo.

Cosa potrebbero essere queste strutture tubolari? Qualcuno le ha paragonate ad elicotteri, quei vecchi modelli che hanno la coda a forma di traliccio, oppure possono ricordarci quei grandi aquiloni definiti “cervi volanti” della cultura cinese, formati da legni leggeri, o bambù, che mantengono tesa la carta che fornisca quella superficie alare che permette a questi oggetti di rimanere in aria. Un’altra alternativa è quella di un ‘lifter’ ovvero di una piccola piattaforma formata da listelli di balsa e fogli di alluminio che sfruttano la forza elettrostatica da loro generata per alzarsi in volo.

C’è però da dire che questi sono molto piccoli e non possono paragonarsi a quella specie di traliccio volante che viene visto durante l’avvistamento. Il rumore ed i capelli che si alzano sembrerebbero confermare un’origine elettrica del fenomeno.

Non sono molti i casi di questo tipo, con queste strutture tubolari o a traliccio, per cui non abbiamo molti dati su cui formare ipotesi, ma di sicuro possiamo dire che sono molto interessanti.

(La ricostruzione grafica del caso di Trevignano è di Adriano Nardi – Video @Richard Haider)

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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