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Roma-Torino, le pagelle dei giallorossi: Dybala luce (8), Abraham sold out di fischi (4)

13 novembre 2022 | 18:12
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Roma-Torino, le pagelle dei giallorossi: Dybala luce (8), Abraham sold out di fischi (4)

Una Roma troppo brutta per essere vera riesce a pareggiare nel finale. Matic ha risposto a Linetty al 94’, ma l’ingresso di Paulo Dybala ha cambiato la partita per i giallorossi. Fino a quel momento, la squadra di Mourinho (espulso) ha giocato una partita di livello troppo basso per essere considerato accettabile.

Roma – Una Roma troppo brutta per essere vera riesce a pareggiare nel finale (leggi qui). Matic ha risposto a Linetty al 94’, ma l’ingresso di Paulo Dybala ha cambiato la partita per i giallorossi. Fino a quel momento, la squadra di Mourinho (espulso) ha giocato una partita di livello troppo basso per essere considerato accettabile.

Le pagelle

Rui Patricio: 5,5
Lento. 
Il portiere portoghese, che tra poche ore partirà con Cristiano Ronaldo e compagni per il Qatar, non è stato particolarmente impegnato. Tuttavia il colpo di testa di Linetty, che ha portato al vantaggio granata, non sembrava irresistibile: molto lento, Rui Patricio è sembrato in colpevole ritardo.

Smalling: 5
Stanco. 
Nessuno mette in discussione il valore dell’ex Manchester United, che forse in cuor suo sperava di giocare il Mondiale con l’Inghilterra. Oggi, però, compie una serie di errori grossolani, in particolare si perde Sanabria ad inizio partita che si mangia il gol. Il riposo gli farà bene.

Mancini: 5
Isterico. 
Dal punto di vista tecnico, deve ringraziare Sanabria per non aver segnato in ben due occasioni in cui il centrale ex Atalanta se l’è completamente perso. Passa tutta la partita a litigare con l’arbitro per ogni punizione o rimessa laterale, dimenticando il proprio compito principale.

Ibanez: 5,5
Impaurito. 
I tifosi della Roma hanno imparato a conoscere il brasiliano per le sue sgroppate, la sua grinta ed i suoi anticipi: tutto questo sta mancando al centrale romanista, dal pesante errore nel Derby. Nel primo tempo ha anche una grande occasione per segnare, ma controlla male la palla.

Camara: 6,5
Intraprendente. 
È arrivato a Roma in punta di piedi, con il difficile compito di sostituire Wjinaldum. Le sue caratteristiche oggi si sono viste in maniera chiara: grande capacità di recuperare i palloni e rompere il palleggio avversario. L’ex Olympiakos lo ha fatto benissimo, dando il via alla grande occasione di Zaniolo (non sfruttata) nel primo tempo. La Roma non può fare a meno di lui.

Cristante: 5,5
Impotente. 
Non gli si possono dare particolari colpe: con Camara che spesso è andato avanti per rubare palla, si è ritrovato spesso da solo a soccombere al palleggio del Torino. La velocità non è il suo forte e non può fare nulla per fermare Vlasic. Poco attento sul gol di Linetty, che avrebbe dovuto marcare.

Zalewski: 5
Assente. 
Non si vede e non si sente il polacco, che soprattutto nel primo tempo sbaglia tutto quello che può. Nel primo tempo compie passaggi in orizzontale ad altissimo rischio, mentre nella ripresa permette a Lazaro di fare l’assist per il gol. Non è una giustificazione l’imminente inizio del Mondiale, dove sarà protagonista con la Polonia.

Zaniolo: 6
Volenteroso. 
Nessun gesto tecnico di particolare valore, ma si dimostra il più grintoso nel reparto offensivo. Subisce alcuni falli non fischiati e nel primo tempo ha una grande occasione per portare in vantaggio la Roma, ma la palla finisce d’un soffio sopra la traversa.

Volpato: 4,5
Superbo.
Con il Sassuolo aveva fornito una pessima prova, forse dovuta anche all’età. Oggi, tuttavia, fa anche peggio: si specchia troppo e perde ogni pallone toccato. Non aiuta i suoi compagni di reparto e protesta troppo, senza riuscire a saltare mai l’uomo.

Abraham: 4
Perduto. 
Una scena che nessuno avrebbe mai creduto di vedere: Tammy Abraham, idolo della folla, sommerso dal sold out di fischi. Partita (e situazione del calciatore) difficile da analizzare: non riesce nemmeno a stoppare il pallone, non tira mai in porta, perde qualsiasi duello con Zima. Southgate ha deciso di non convocarlo per il Mondiale e questo potrebbe aver peggiorato la sua situazione. La Roma ha disperato bisogno di ritrovare l’uomo dai 27 gol stagionali.

El Shaarawy dal 46’: 6
Audace. Il  Faraone si sente in fiducia e mette paura agli avversari, anche per la sua capacità di saltare l’uomo e la facilità di tiro. Il Torino si abbassa appena entra, nonostante non riesca ad incidere. L’impegno e l’intelligenza tattica  non  mancano mai.

Matic dal 54’: 7,5
Gladiatore. Basta guardarlo in volto per notare la grinta, negli occhi di un uomo esperto e che ne ha viste tanto. Per questo Mourinho lo lancia, come se la speranza della vittoria fosse affidata al guerriero serbo. Trova il pareggio  al 94’ con un gran sinistro e permette alla Roma di ottenere almeno 1 punto.

Dybala dal 70’: 8
Luce. 
“Si sono giocate due partite: una prima del 70’, l’altra dopo” ha detto Mourinho dopo la partita. L’ingresso del fuoriclasse argentino, fresco di convocazione con la Selecciòn, è devastante. Costringe il portiere del Torino a dover compiere una parata, si procura un rigore, fornisce un grande assist che Ibanez non sfrutta, colpisce l’incrocio dei pali su cui Matic trova il pareggio. Con il suo ingresso, il Torino si spaventa e si chiude a riccio.

Belotti: 4
Nostalgico. 
Segnare alla squadra di cui sei stato capitano, con cui ti sei lasciato in maniera dolorosa, sarebbe stato un sogno. Ma forse sarebbe stato meglio valutare il risultato: la Roma aveva disperato bisogno di segnare. Nonostante ciò, ha ricevuto l’ok da Dybala. Ha 20 minuti a disposizione, in cui sbaglia il rigore e poco altro.

Mourinho (All.): 4
Scombussolato. Neanche lui, forse, avrebbe mai potuto pensare di trovare tutte queste difficoltà a Roma. Tuttavia, lo Special One è il principale responsabile. La Roma, a livello di gioco, peggiora di partita in partita: non si vedono neanche intensità e pressing.  Dopo le discutibili uscite di Karsdorp, ci si aspettava una prestazione di squadra che dimostrasse compattezza verso l’allenatore: ciò non è avvenuto neanche lontanamente. Anche a livello di comunicazione, Mourinho dovrà cambiare se vorrà sopravvivere calcisticamente, come lui stesso ha detto.

Foto: Instagram @officialasroma