LA FIRMA

I sindaci del litorale firmano la Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere: Regioni unite a tutela dell’ambiente

21 novembre 2022 | 18:31
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I sindaci del litorale firmano la Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere: Regioni unite a tutela dell’ambiente

La Carta è stata firmata a Roma, in via Livenza: i Sindaci si impegnano a vietare la costruzione di qualsiasi manufatto stabile che possa incidere sull’equilibrio tra la duna e la spiaggia antistante e a una fruizione turistica sostenibile

È stata firmata a Roma la Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere. I sindaci del litorale laziale insieme ad altri provenienti da varie Regioni, per un totale di 100 primi cittadini, si sono impegnati a vietare la costruzione di qualsiasi manufatto stabile che possa incidere sull’equilibrio tra la duna e la spiaggia antistante e a una fruizione turistica sostenibile. Presenti la Società Italiana di Geologia Ambientale, le associazioni che hanno costituito il Comitato.

Antonello Fiore: “Prioritario tutelare l’ambiente”

“Gli effetti della crisi climatica in atto, che interessano sempre più spesso le nostre coste sabbiose, possono essere contenuti solo se proteggiamo il sistema spiaggia-duna” ha commentato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale

“Mentre ai meeting internazionali al posto di tutelare l’ambiente ci si accorda per acquistare il diritto a inquinare –  continua –  noi riteniamo che bisogna continuare con la sensibilizzazione e formazione, a tutela delle componenti ambientali, quali le spiagge con le dune. La SIGEA sostiene con convinzione e grande interesse il progetto culturale di tutela dell’ambiente e di educazione ambientale quale è la Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee”.

“È  necessario evitare – aggiunge il Presidente – che azioni e opere possano incidere sulle spiagge e le loro dune. Le spiagge sono beni ambientali comuni che vanno vissuti senza che ne alteriamo il loro equilibrio naturale. Una consapevolezza, quella del rispetto delle spiagge, nell’interesse anche nella tutela della biodiversità, del nostro benessere psico-fisico e delle tante economie locali che su di esse si sono sviluppate. Conosciamo e tuteliamo le dune, tuteliamo le nostre spiagge, tuteliamo noi stessi” – conclude -.

Randazzo: “Negli ultimi 50 anni persi 40 milioni di metri cubi di spiaggia”

Giovanni Randazzo, geomorfologo dell’Università di Messina, ha commentato: “Il processo erosivo costiero, negli ultimi 50 anni, ha provocato, in Italia, una perdita di circa 40 milioni di metri quadri di spiaggia. Al di là del danno ambientale, Nomisma stima una perdita economica, diretta e indiretta, di 50 miliardi di euro”.

”L’unica difesa, – continua il professore – inizialmente opposta all’erosione costiera è stata rigida. Si sono realizzate in emergenza barriere frangiflutti, pennelli e massicciate, che hanno protetto l’area immediatamente retrostante, ma hanno spostato il processo erosivo nelle aree limitrofe. Con il nuovo millennio, sono stati promossi costosissimi interventi di ripascimento artificiale che non hanno dato i risultati attesi soprattutto per una carenza progettuale e pianificatoria. 

“Attualmente l’idea che inizia farsi spazio, è quella dei mini interventi di auto-trapianto stagionale, che prevedono lo spostamento di piccole quantità di sedimenti dalla spiaggia sommersa a quella emersa, monitorando l’attività in modo da verificarne in continuo la resilienza a tutto vantaggio delle duna retrostante” conclude Randazzo.

Pecoraro: “La biodiversità è fondamentale per la vita dell’umanità”

“Mi complimento con la Società Italiana di Geologia Ambientale. Le Dune Costiere sono un habitat fondamentale, sono proprio uno di quegli ecosistemi  – ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Nazionale di UNIVERDE – da proteggere, anche ai sensi della Costituzione che tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi. C’è tutto il sostegno! Lavoriamo perché tutto il Paese sia consapevole che questa riserva di biodiversità è fondamentale per la tutela della qualità della vita di tutti noi”.

Mattias: “L’obiettivo è arrivare ad una candidatura Unesco”

Giovanni Mattias, Portavoce del Comitato Promotore della Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee, ha commentato così: “L’obiettivo è arrivare anche ad una candidatura Unesco delle Dune Costiere Mediterranee. Siamo in presenza di un percorso partecipato, che ha visto eventi in 7 regioni  – e che parte dal basso: associazioni, comitati, cittadini, che vogliono prendersi cura del proprio territorio. Stanno aderendo tutte le regioni, ad oggi tra comuni che stanno deliberando, altri che lo faranno nelle prossime ore ed altri ancora che stanno programmando la loro adesione, siamo già arrivati a ben 100 Comuni”.

Cancellieri: “Vogliamo arrivare alla Carta della Posidonia Oceanica”

”Oggi è solo un punto di partenza. Vogliamo arrivare alla Carta della Posidonia Oceanica  – ha affermato Francesco Cancellieri, Responsabile Nazionale Aree Protette ed Eco – Regioni della Società Italiana di Geologia Ambientale – per giungere al più presto al riconoscimento come patrimonio dell’Umanità del transetto Mediterraneo. Questa è la nostra, importante missione”.

Gubetti: “Tutelare anche della Posidonia Spiaggiata”

Elena Gubetti, sindaco di Cerveteri, ha commentato: “ E’ una parte dell’ecosistema importante delle nostre spiagge  e funge da importante barriera, serve contro l fenomeno dell’erosione che riguarda oramai tutte le nostre spiagge. Lavorare affinché la Posidonia spiaggiata diventi un elemento intoccabile delle nostre spiagge”.