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Mareggiata devastante, Baccini: “Ora stare vicino a chi ha subito danni. Bloccare i canoni demaniali per permettere le ristrutturazioni”

Il leader del centrodestra: “Scontiamo sulla pelle dei nostri concittadini i ritardi nell'affrontare la questione, le ambiguità dell'Europa, l'incapacità di programmare interventi concreti a tutela della costa

Fiumicino – La mareggiata che ha messo in ginocchio gran parte del nostro litorale è un evento sul quale riflettere. Perché se è vero che la furia della Natura non può essere ascritta alla responsabilità diretta di un Sindaco – e su questo sgombriamo subito il campo da inopportune polemiche personali – è altrettanto vero però che la mancata programmazione di interventi a tutela della costa, il continuo rimbalzo di competenze e i ritardi con i quali si opera sono in qualche modo corresponsabili dei disastri che poi avvengono”. A parlare è il leader del centrodestra a Fiumicino, Mario Baccini, all’indomani delle furiose mareggiate che hanno semidistrutto gran parte degli stabilimenti balneari e delle case lungo i 24 chilometri di costa, da Passoscuro a Fiumicino.

“Più che capire di chi siano le responsabilità, oggi è importante aiutare in maniera concreta chi è in difficoltà, per poi attivarsi politicamente per programmare interventi seri e costanti in difesa della costa. A tale proposito – prosegue Baccini -, i danni causati dalla furia del mare, vanno in qualche modo compensati. Occorre un censimento dei danni, e proporrò un azzeramento del pagamento dei canoni demaniali fino alla copertura delle ristrutturazioni necessarie. Presenteremo una mozione – come forze politiche e civiche del centrodestra – che impegni sindaco e giunta su questo obiettivo.

Il tema della tutela delle coste – sottolinea il leader del centrodestra – non è solo locale, e dobbiamo seriamente interrogarci anche sulla posizione dell’Europa, che da una parte chiede di mettere a bando le concessioni demaniali, e dall’altra non mette in campo gli interventi necessari per tutelare i beni pubblici, rappresentati dalle coste.

Quanto a come si è operato sul territorio di Fiumicino, nel momento critico ma anche prima, non posso non sottolineare come lo stato di emergenza non sia stato dichiarato in tempo utile a permettere l’attivazione degli strumenti connessi a tutela del patrimonio costiero, e come ancora non si riescano a spendere i soldi per la soffolta, che sono disponibili ma non riescono ad essere utilizzati. Mi sarei anche aspettato una telefonata informativa dal Sindaco su quanto stava accadendo – considerate le centinaia di sollecitazioni e messaggi ricevuti di preoccupazione e allarme – e sulle iniziative del Comune per gestire l’emergenza, magari l’attivazione di una cabina di regia che coinvolgesse l’intero arco presente in Consiglio. Ma tant’è. Ora – conclude Baccini – la priorità è stare accanto a chi ha subito danni, e la mozione che stiamo preparando traccia una rotta; sul resto ci sarà modo di ragionare nelle sedi opportune”.

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