Diario Qatar 2022, day 8: Bruno Fernandes fa sognare il Portogallo. Serbia, non basta Milinkovic Savic

28 novembre 2022 | 23:16
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Diario Qatar 2022, day 8: Bruno Fernandes fa sognare il Portogallo. Serbia, non basta Milinkovic Savic

Il Ghana supera la Corea del Sud per 3-2, in una partita emozionante e dai tanti capovolgimenti di fronte. Il Brasile supera la Svizzera grazie ad una perla di Casemiro

Doha – L’ottava giornata dei Mondiali è ricca di spettacolo: Camerun e Serbia aprono le danze, con Milinkovic Savic che prova a trascinare i suoi ma vengono rimontati. Nel primo pomeriggio il Ghana ha avuto la meglio sulla Corea del Sud in una partita dai continui capovolgimenti di fronte. Il Brasile supera la Svizzera con una perla di Casemiro, mentre il Portogallo guidato da Bruno Fernandes travolge l’Uruguay.

Camerun-Serbia 3-3

La Serbia parte bene e in avvio all’11’ Mitrovic viene servito con il tacco in area di rigore, supera un avversario e arriva al tiro da posizione defilata ma la sua conclusione di sinistro si stampa sul palo. Poi al 17′ ancora Mitrovic protagonista ma da posizione favorevole, davanti alla porta, manda a lato. Il Camerun risponde al 29′ e trova il vantaggio con Castelletto che sfrutta la deviazione di testa da corner di Nkoulou, mandando il pallone in porta per l’1-0. La Serbia attacca a pieno organico in cerca del pari, ma il Camerun si chiude nella sua metà campo sfiorando il raddoppio al 43′ con Kunde che ecupera palla sulla trequarti e arriva alla conclusione, respinta da Milinkovic-Savic proprio sui piedi del centrocampista che tenta ancora il tiro, questa volta fuori dallo specchio. In pieno recupero la Serbia passa: al 46′ cross perfetto su calcio di punizione di Dusan Tadic e Pavlovic colpisce di testa, lasciando immobile il portiere avversario per l’1-1. Pochi minuti e la Serbia raddoppia: al 48′ Milinkovic-Savic conclude di sinistro dal limite dell’area su assist di Zivkovic, mandando la palla nell’angolino basso, dove Epassy non può arrivare. Al 51′ Serbia vicina al tris ma il tiro di Mitrovic viene deviato in calcio d’angolo.

Ad inizio ripresa la Serbia trova il terzo gol: al 53′ questa volta Mitrovic non sbaglia. L’attaccante del Fulham chiude senza problemi, a pochi passi dalla porta, una serie di passaggi in area di rigore tra Kostic, Milinkovic-Savic e Zivkovic. Sembra finita ma la squadra di Stojkovic si sbilancia troppo e il Camerun ne approfitta. Al 63′ Aboubakar riapre la sfida. L’attaccante del Camerun, partito sulla linea del fuorigioco su lancio di Castelletto, supera con un pallonetto il portiere serbo. La rete annullata in un primo momento è poi convalidata dal Var. Al 66′ arriva il pari: ancora Aboubakar parte sul filo del fuorigioco, questa volta non arriva al tiro, ma serve Choupo-Moting che mette in rete il pallone del 3-3. La Serbia non ci sta e prova a rivincere la gara. Al 76′ Mitrovic, servito in profondità, arriva alla conclusione dall’interno dell’area di rigore ma il tiro viene parato da Epassy. Poi ci prova Milinkovic-Savic con un tiro di destro dal limite dell’area ma la palla finisce alta sopra la traversa. Nel finale ci provano ancora Mitrovic e Kostic ma non basta.

Corea del Sud-Ghana 2-3

In avvio di partita la squadra asiatica giostra il gioco con grande dinamismo e nei primi 24′ tenta 5 conclusione verso la porta avversaria contro zero dei ghanesi che però, proprio al 24′ al primo tiro trovano il vantaggio: punizione di Ayew, Kim Min-Jae prova a spazzare di testa non riuscendoci, palla a Salisu che trova l’1-0.

Nella ripresa Bento lancia nella mischia Lee Kang-In e l’inerzia cambia immediatamente. Il trequartista del Maiorca tempo un minuto e confeziona il cross per il gol di testa di Cho Gue-Sung che sigla l’1-2 al 58′. tre minuti dopo le tigri d’Asia pareggiano, ancora con Cho Gue-Sung, ancora di testa. Stavolta l’assist arriva da Kim Jin-Su.

La fortuna però è dalla parte del Ghana e l’azione del 2-3 ne è lo specchio: Mensah si sovrappone a Ayew e mette in mezzo. Williams svirgola e il pallone finisce a Kudus che supera Kim Seung-Gyu al 68′. Il finale di partita è tutto in attacco per la Corea che però non trova varchi nella difesa delle ‘black stars’ che con le unghie e con i denti portano a casa tre punti fondamentali per continuare a sperare nel passaggio agli ottavi di finale.

Brasile-Svizzera 1-0

Il primo vero brivido del primo tempo, al netto di un mezzo pasticcio di Alisson, è il traversone al 27′ di Raphinha, sul lato lungo c’è Vinicius, la cui battuta sul primo palo viene però respinta da Sommer. Poco da segnalare per il resto: attento il portiere elvetico, chiamato in causa soprattutto su palla inattiva senza dover compiere miracoli, mentre gli uomini di Yakin sembrano puntare allo 0-0. Poco prima del quarantacinquesimo si spegne la luce e non è una metafora: breve blackout allo stadio, risolto rapidamente.

Tite alza il baricentro alla ripresa del gioco: fuori Paquetá, dentro Rodrygo. A sfiorare la rete è però la Svizzera: serve una grande chiusura di Alex Sandro sul cross teso di Widmer per evitare il gol. Al 56′ potenziale chance per Richarlison: il centravanti del Tottenham arriva in ritardo di un secondo sull’assist di Vinicius. Al 66′ il Brasile troverebbe il gol: Casemiro innesca Vinicius dopo il bel lavoro di Richarlison e Rodrygo. L’asso del Real supera Elvedi e batte Sommer, ma dopo un lungo silent check l’arbitro salvadoregno Barton annulla per un fuorigioco di Richarlison a inizio azione. Quando il pari sembra ormai scritto all’83 arriva il gol partita: Vinicius e Rodrygo triangolano, la palla arriva a Casemiro. Appena dentro l’area, il centrocampista del Manchester United, spara un bolide di controbalzo, deviato anche da Akanji: nulla da fare per Sommer e 1-0 Nel finale, Rodrygo si divora il raddoppio, poco male. Il Brasile vince e avanza.

Portogallo-Uruguay  2-0

La partita si è scaldata subito grazie a Bentancur, ammonito dopo pochi minuti per un brutto intervento su Ruben Dias. L’ex juventino, apparso poi un po’ nervoso è stato però ancora protagonista, questa volta in positivo, quando poco dopo la mezz’ora si è costruito la prima vera palla gol con una percussione centrale che l’ha portato a tu per tu con Diogo Costa, bravo e un po’ fortunato a bloccare il pallone in uscita bassa. In mezzo ai due episodi, poco Uruguay e tanto Portogallo, 75% di possesso palla e bella gestione del pallone che però non ha portato pericoli a Rochet nonostante le evoluzioni di CR7. L’incursione di Bentancur ha acceso la sua nazionale, diventata più arrembante, e in generale la partita, con un’occasione capitata a Ronaldo, fermato in uscita dal portiere prima di concludere a rete su assist di Cancelo.

Nella ripresa nessun cambio, ma subito è arrivato un allarme per l’Uruguay, con Joao Felix che dalla sinistra ha colpito l’esterno della rete. Nel frattempo, c’era stata la prima invasione del torneo, quando un giovane ha eluso la sorveglianza ed è entrato in campo sventolando una bandiera arcobaleno e una maglia con scritta pro Ucraina e per le donne dell’Iran, proprio sotto gli occhi dell’arbitro iraniano Alireza Faghani. L’episodio è avvenuto poco prima della rete che ha deciso l’incontro, al 9′: su un tiro-cross di Bruno Fernandes il pallone è stato sfiorato di testa da CR7 ed è finito in rete. Ronaldo ha esultato, ma il gol è stato assegnato all’ex compagno al Manchester United. L’Uruguay ha reagito, sono usciti gli attaccanti Cavani e Nunez e sono entrati Suarez e Maxi Gomez, il quale quasi subito ha colpito un palo. Altre due occasioni sono state sprecate dai sudamericani, mentre dall’altra parte Leao, entrato in precedenza per Neves, ha messo in difficoltà la difesa avversaria. La partita si è però chiusa nel recupero, quando un rigore molto dubbio concesso per un fallo di mano ha consentito a Bruno Fernandes di firmare con una doppietta che non si dimenticherà facilmente.

Foto: Twitter @FIFAWorldCup