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L’Italia ferma l’invio di armi a Kiev: il Senato ritira l’emendamento al decreto Nato

29 novembre 2022 | 16:09
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L’Italia ferma l’invio di armi a Kiev: il Senato ritira l’emendamento al decreto Nato

Ritirato definitivamente l’emendamento dei relatori al decreto Nato che introduceva nel provvedimento la proroga dell’invio di armi all”Ucraina fino a dicembre 2023

Roma – Ritirato definitivamente l’emendamento dei relatori al decreto Nato che introduceva nel provvedimento la proroga dell’invio di armi all”Ucraina fino a dicembre 2023. E’ quanto si apprende a margine delle commissioni Difesa e Sanità del Senato dove il provvedimento è all’esame.

Slitta a domani, alle 14, l’esame in Aula del Senato del decreto recante disposizioni urgenti di proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della Nato, delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria, nonché di Commissioni presso l’Aifa. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.

“Il governo non si è mai nascosto sull’invio di invio armi all’Ucraina. Il ministro Crosetto ha dato totale disponibilità a riferire alle Camere prima dell’invio. Si tratta di prorogare una norma e l’emendamento era una scelta tecnica per rendere più semplice e veloce il deposito e garantire la conversione entro il 31 dicembre. Se le opposizioni ci danno garanzie di convertire un decreto entro dicembre, il Cdm, su proposta del ministro della Difesa Crosetto, prenderà in considerazione la possibilità di un decreto”. Così il ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani al termine della conferenza dei capigruppo Senato.

“Non c’è pace senza giustizia per il popolo ucraino”, le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando alla ministeriale Esteri della Nato. “Dobbiamo lavorare per la pace ma finché l’Ucraina sarà invasa sarà difficile potersi sedere a un tavolo negoziale: ora come ora la sconfitta dell’Ucraina significa resa non significa pace”. (fonte Ansa)