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Diario Qatar 2022, day 10: L’Argentina vola agli ottavi. Tunisia, non basta la vittoria sulla Francia

30 novembre 2022 | 22:26
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Diario Qatar 2022, day 10: L’Argentina vola agli ottavi. Tunisia, non basta la vittoria sulla Francia

L’Australia batte a sorpresa la Danimarca e agli ottavi sfiderà Messi. Finisce il sogno dell’Arabia Saudita, battuta dal Messico: eliminate entrambe

Doha – Altra giornata, altri verdetti: i Mondiali in Qatar non finiscono di stupire. La giornata si è aperta con l’incredibile vittoria della Tunisia sulla Francia per 1-0 (e con gol annullato ai francesi dopo il triplice fischio). L’impresa tunisina non basta: la vittoria dell’Australia sulla Danimarca, anche questa per 1-0, manda gli australiani agli ottavi di finale.

Tunisia-Francia 1-0

Una piccola Francia, già qualificata e con una formazione stravolta da Deschamps per risparmiare energie, cede il passo a una quadrata e motivata Tunisia e chiude il girone con una brutta figura e una sconfitta.

Non cambia niente perchè i Bleus passano per primi e gli africani lasciano il mondiale dato che l’Australia mantiene il secondo posto battendo la deludente Danimarca. Decide con uno spunto da manuale l’esperto Khazri, attaccante di movimento del Montpellier, approfittando di una dormita collettiva della difesa. La partita si chiude con giallo finale, un episodio molto contestato dalla Francia. Al 98′ Griezmann trova il pari dopo un’azione concitata.Il neozelandese Gonzer, fino ad allora inappuntabile, fischia la fine. I giocatori si avviano verso gli spogliatoi, ma l’arbitro ferma tutto, richiamato dal Var, va a rivedere l’azione, fischia un fuorigioco discutibile a Griezmann e fa continuare la gara per 2‘. Il pari non avrebbe mutato il giudizio sulla Francia. Falliscono l’opportunità di mettersi in mostra molti elementi della rosa: Fofana commette molti errori, Veretout incide poco, Coman gioca (come spesso gli capita) per conto suo. Decisamente non in linea con la qualità dei titolari sono Disasi, Kolo Muani e Guendouzi.
Qualcosa cambia quando alla distanza Deschamps mette in campo Mbappè, Griezmann e Rabiot, ma la voglia di impegnarsi è relativa, anche se fioccano le occasioni e il pari viene annullato a Griezmann. La Francia resta una delle maggiori favorite per il titolo e le forze risparmiate potrebbero risultare decisive. Esce a testa alta la Tunisia che ha un buon gioco di squadra con protagonisti, oltre a Khazri, il difensore Ghandri e il tuttofare Laidouni. A Didier Deschamps piace esagerare. I tanti forfait (Poga, Kantè, Maignan, Kimpembe, Benzema, Lucas Hernandez) gli consigliano cautela, con la qualificazione gia’ in tasca. Ma i nove cambi rispetto alla Danimarca provocano confusione in campo.
La Tunisia si gioca le sue chance in una gara particolare: 10/11 dei titolari sono nati in Francia, mentre i Bleus hanno 13 elementi della rosa nati in Africa. I tifosi della Tunisia, in maggioranza nello stadio, fischiano sia l’inno che i giocatori francesi. Difficile creare compattezza in una squadra rivoluzionata. La Francia deve difendersi e soffre sulle fasce dove si inseriscono i tunisini. A dirigere le operazioni e’ Laidouni, giocatore di qualita’ che si e’ messo in luce nel Ferencvaros, ma a finalizzare e’ Khazri. Al 9′ la Tunisia passa con una splendida girata di Ghandri, ma il var pesca un fuorigioco che vanifica la prodezza.
La Francia è slegata, Camavinga e’ in affanno come esterno basso, al 25′ Fofana apre bene per Coman che indugia e poi manda fuori. Al 25′ un errore di Camavinga libera Khazri, il 37/enne Mandanda respinge affannosamente. Nella ripresa la Tunisia prosegue ad attaccare e passa al 13′: Fofana si fa sfilare il pallone a centrocampo da Skhini e si attarda a protestare. Si invola Khazri che fa lo slalom tra Varane, Konatè e Disasi, poi infila Mandanda all’angolino. L’entusiasmo alle stelle dei tifosi si spegne quando arriva la notizia del vantaggio dell’Australia sulla Danimarca che significa eliminazione. Deschamps inserisce Saliba, Rabiot, Mbappè, Griezmann e Dembelè ma la Francia non riesce a pareggiare. Numerose le occasioni per Dembele’, Rabiot, Kolu Muani e due volte Mbappè, poi c’è il gol di Griezmann convalidato e poi annullato. Per la Tunisia c’e’ almeno la gioia di lasciare il Mondiale con una vittoria prestigiosa.

Australia-Danimarca 1-0

L’ultima nazionale a qualificarsi per i Mondiali è una delle prime ad approdare negli ottavi di Qatar 2022. Per l’Australia ora affidata al ct Graham Arnold, l’uomo che fino all’ultimo ha provato a convincere il romanista Cristian Volpato ad unirsi alla causa dei ‘Socceroos’, è la seconda volta nella sua storia calcistica, dopo il 2006 quando venne beffata da un rigore di Francesco Totti. L’eroe del giorno, autore del gol della vittoria per 1-0 sulla Danimarca, si chiama Mathew Leckie, 31enne centrocampista del Melbourne City, uno dei tanti club che fa parte della galassia di un altro City, quello di Manchester. La sua rete è stata il pezzo d’autore in una partita per il resto noioso: al 15′ st, ricevuta la sfera al limite dell’area, ha puntato l’atalantino Maehle, lo ha saltato e, di sinistro, ha spedito il pallone alle spalle di Schmeichel.
E’ stata la prodezza che ha deciso il match e spedito a casa i danesi, una delle squadre più deludenti di questo Mondiale, visto che ci arrivava reduce dall’aver raggiunto le semifinali a Euro 2020. Detto che c’è chi ha fatto di peggio, visto che chi l’Europeo l’ha vinto ai Mondiali non si è qualificata (leggi l’Italia), lo smacco per Eriksen e compagni rimane, ma l’incapacità di rendersi pericolosi sotto porta ha penalizzato irrimediabilmente quella che una volta era chiamata la ‘danish dynamite’. Vani, e poco consistenti, sono stati gli sforzi degli Braithwaite, Dolberg e Cornelius, ancora meno ha offerto Eriksen e il risultato è che ora si torna a casa e vanno avanti i Socceroos, arrivati ai ai Mondiali quasi all’ultimo momento e grazie a una vittoria ‘all’ultimo rigore’ sul Perù.
Così l’Australia ha fatto un pezzo della sua storia calcistica, giocando con un classico 4-4-2, difendendosi bene e cercando di colpire con delle ripartenze che, dopo un’ora di gioco hanno dato il frutto sperato, dopo un primo tempo fra i più noiosi di questo Mondiale. L’unico brivido, se così si può dire, era stato un tiro di Jensen respinto in corner da Ryan, che poco dopo aveva bloccato anche una conclusione (non irresistibile) di Lindstrom. Migliore la ripresa in cui, prima del gol, gli australiani si rendevano pericolosi con Irvine, che calciava alto da posizione favorevole. Per la Danimarca troppi cross senza sbocchi e un rigore subito tolto perché il guardalinee segnalava all’arbitro la posizione in fuorigioco di Dolberg. Troppo poco, per la Danimarca, per sperare di passare il turno: e pensare che il ct Hjulmand si era detto fiducioso di poter arrivare almeno fra le prime quattro…

Polonia-Argentina 0-2

L’Argentina preme dall’avvio, Messi si scalda al 10′ con un sinistro che Szczesny controlla senza problemi. Al 17′ la palla buona capita sui piedi di Acuna: mira imprecisa, la Polonia ringrazia. Il copione si ripete al 28′, altra chance ghiotta per Acuna e altra conclusione errata. Szczesny non concede nulla nemmeno quando deve uscire per evitare guai. Al 38′, però, il portiere della Juventus viene punito. Cross da sinistra, Messi colpisce di testa spedendo sul fondo: Szczesny in uscita tocca il viso del numero 10 della seleccion, per arbitro e Var è sufficiente per decretare il rigore. Messi va sul dischetto, sinistro potente a incrociare, Szczesny para il secondo rigore del suo Mondiale. L’Argentina ha il merito di dimenticare subito il jolly sprecato e in avvio di ripresa ricomincia a martellare. La pressione viene premiata al 48. Molina crossa da destra, Mac Allister incrocia con un rasoterra sporco ma efficace: la palla bacia il palo e entra in porta, 1-0. In campo c’è una squadra sola e l’Argentina trova il raddoppio al 68′ con una splendida azione corale. Lungo palleggio alla ricerca dell’imbucata che arriva. Alvarez controlla dal cuore dell’area polacca e spara di destro, palla all’incrocio e 2-0. La Polonia non lascia minima traccia, si limita ad attendere il fischio finale senza fare praticamente nulla. Finisce 2-0, avanzano entrambe le squadre.

Messico-Arabia Saudita 1-2

Arabia e Messico si affrontano a viso aperto: ritmo elevato, poche occasioni. Il primo tempo è spezzettato da un numero elevato di falli, il Messico ha un paio di occasioni potenziali con Pineda ma non punge. Il match si stappa in avvio di ripresa nel giro di 5 minuti. Al 47′ Montes tocca di testa il pallone calciato da corner, Martin piomba sulla sfera e insacca: 1-0. Il bis arriva al 52′ con il capolavoro di Chavez. Punizione perfetta da 25 metri abbondanti, 2-0. Il Messico cerca il terzo gol che potrebbe significare qualificazione, ma nel finale viene bucato da Al Dawsari al 95′: 2-1, entrambe le squadre vengono eliminate. (Fonte: Ansa,Adnkronos)

Foto: Twitter @FIFAWorldCup