Il Campidoglio conferisce la cittadinanza onoraria di Roma a Patrick Zaki

1 dicembre 2022 | 15:25
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Il Campidoglio conferisce la cittadinanza onoraria di Roma a Patrick Zaki

“Con questo atto politico Roma dimostra ancora una volta di essere una città dialogante e accogliente, a difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali”

Roma –  “Con enorme piacere annunciamo l’approvazione all’unanimità della proposta di deliberazione per conferire a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria di Roma. Un importante simbolo di vicinanza e sostegno da parte della nostra città al giovane ricercatore egiziano dell’Università di Bologna, ingiustamente condannato con l’accusa di turbativa sociale e terrorismo. E’ stato un piacere e una grande emozione averlo ascoltato oggi in collegamento”, le parole dei consiglieri del Partito Democratico in Campidoglio.

“Con questo atto politico Roma dimostra ancora una volta di essere una città dialogante e accogliente, a difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Un gesto che speriamo arrivi a tutti i 60mila prigionieri di coscienza in Egitto, detenuti solo per aver esercitato i propri diritti. Dopo ben nove rinvii attendiamo ora la conclusione di questo ingiusto processo, che speriamo porti alla tanto attesa quanto definitiva liberazione di Patrick, da sempre impegnato in importanti iniziative a favore dei diritti umani. Dopo quasi due anni di dolorosa detenzione, dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione fino alla sua completa assoluzione. Vogliamo che Patrick torni presto in Italia, tra la nostra storia e la nostra cultura, per continuare i suoi studi nelle nostre università”, concludono.

“Oggi l’assemblea capitolina ha approvato la delibera per conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, il giovane ricercatore dell’Università di Bologna e attivista per i diritti umani, arrestato al Cairo il 7 febbraio del 2020 e scarcerato l’8 dicembre 2021, con divieto di espatrio in attesa del giudizio, dopo ben 22 mesi di carcere. Durante la discussione tutta l’aula Giulio Cesare ha avuto il piacere di ascoltare Zaki in collegamento telefonico prima dell’intervento del Sindaco Roberto Gualtieri”, le parole, a margine del Consiglio capitolino, di Nella Converti e Riccardo Corbucci, presidenti della commissione Politiche Sociali e della commissione Roma Capitale.

“L’ottava udienza del suo processo, che ha visto continui rinvii, si sarebbe dovuta svolgere il 29 novembre scorso, ma anche questa volta è stata posticipata e si terrà il 28 febbraio 2023, dopo tre lunghissimi anni d’attesa e di privazioni dei diritti umani e civili. Un rinvio aberrante in un processo ingiusto che continua a intrappolare Zaki, come lui stesso ha raccontato su facebook, in un incubo a cui la mente non smette di tornare. Per questo motivo il riconoscimento della cittadina onoraria da parte della Capitale d’Italia, baluardo nella tutela e diffusione dei diritti umani, è un segnale importante che testimonia la vicinanza e la solidarietà al giovane ricercatore e a tutti coloro che vengono ingiustamente detenuti e condannati in violazione dei diritti umani” concludono i consiglieri capitolini del Pd.

“La storia di Patrick Zaki è simbolo e stimolo per difendere ogni giorno la libertà, un diritto che è fondamento di democrazia e uguaglianza. E’ stata una grande emozione poterlo avere collegato con noi telefonicamente e sentire la sua voce nel corso della seduta dell’Assemblea capitolina. Patrick purtroppo è ancora oppresso dalle accuse di un processo che tutti ci auguriamo possa presto concludersi con la definitiva assoluzione. Speriamo possa tornare quanto prima a studiare in Italia e a portare avanti il suo impegno per un mondo migliore. Roma, città aperta, Capitale d’Italia, lo aspetta. Ringrazio il sindaco Roberto Gualtieri e tutti i colleghi consiglieri per aver condiviso questa importante iniziativa”, afferma la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli.

“Riconoscendo la cittadinanza a Patrick, che abbiamo avuto anche il piacere di sentire telefonicamente in Aula Giulio Cesare, la città di Roma sottolinea la storia di un ragazzo trentenne che per il suo impegno, per le sue scelte, anche politiche, ha subito 22 mesi di prigionia. 699 giorni privi di libertà, per questo studente che ha vissuto in Italia, ha frequentato l’università di Bologna. Un atto che non vuole essere solo di memoria ma soprattutto di impegno per i diritti umani nel mondo perché in tanti Paesi ancora non si può affermare liberamente il proprio pensiero: è la realtà di tanti e troppi giovani (pensiamo alle vicende dolorose delle ragazze iraniane, delle tante persone incarcerate ingiustamente nel mondo in maniera punitiva). La vicinanza a Patrick Zaki è un pensiero costante per me personalmente e per Demos, che da tempo è impegnata nella mobilitazione delle coscienze per i diritti umani. A Villa Ada su iniziativa dei Giovani di Demos da maggio 2021 è affisso uno striscione aggiornato di giorno in giorno, per ricordare l’ingiusta detenzione e le torture subite da Patrick, da un ragazzo punito per aver espresso la propria libertà di pensiero, per aver usato la libertà di informazione. Abbiamo conferito la cittadinanza onoraria di Roma Capitale a Patrick Zaki. Un atto fondamentale perché fondamentale è il ruolo della cittadinanza, che non è un dono ma qualcosa che dà i diritti, che permette di avere libertà fondamentali, come dimostra questa vicenda. Un grande atto per la città nella tutela dei diritti umani e nell’universalità che le appartiene”, le parole del capogruppo capitolino di Demos Paolo Ciani.

“L’aver conferito a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria è per noi un grande valore, di cui possiamo essere orgogliosi.
Siamo pienamente solidali a chi combatte per la libertà, per la pluralità di culture, religioni, contro ogni forma di discriminazione e violenza, per chi lotta per i diritti umani. La cittadinanza è un gesto simbolico che però vuole testimoniare la nostra vicinanza, come amministratori e come cittadini di Roma, una città che deve dare l’esempio ed essere in prima fila nelle lotte per le libertà e nella difesa dei diritti”, dichiara Giorgio Trabucco, Capogruppo della Lista Civica Gualtieri Sindaco.

“È stato un atto di grande valore morale e civile da parte dell’Assemblea capitolina aver conferito la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, giovane ricercatore dell’Università di Bologna e attivista per i diritti umani, che arrestato il 7 febbraio del 2020, scarcerato l’8 dicembre 2021 e ancora in attesa di giudizio, continua a subire una grave violazione dei diritti umani. Nel mondo si registrano tante situazioni di soppressione delle libertà individuali da parte di regimi e governi che non rispettano i diritti civili. Ringrazio la consigliera Nella Converti per aver prodotto questo atto che mi auguro possa inserirsi all’interno di una più ampia strategia di livello nazionale e internazionale per la difesa dei diritti umani e civili. Parlando di Egitto non posso infatti non ricordare che questa nazione ha ospitato la COP27 che doveva essere uno dei momenti più importanti per il confronto civile sui popoli per il futuro del nostro pianeta. Ma proprio in virtù della violazione dei diritti che viene perpetrata ogni giorno, probabilmente non era la sede più idonea. La comunità internazionale deve per questo comprendere che quando si attuano delle così gravi privazioni dei diritti umani ci sono dei paesi che devono rimanere ai margini di eventi determinanti per la stabilità del nostro futuro. Così come penso che il governo italiano prima di intavolare un rapporto economico legato allo sfruttamento dei giacimenti fossili con l’Egitto debba effettuare una approfondita riflessione: l’energia prodotta da fonti fossili genera sempre conflitti e provoca privazione di diritti civili”, le parole del consigliere capitolino di Europa Verde Ecologista, Nando Bonessio.

“Patrick è cittadino romano. Sentire la sua voce oggi in Aula è stata una grande emozione e ci dà la certezza, ancor di più, di aver compiuto un passo fondamentale per la difesa della libertà”. Questo il commento della consigliera capitolina dem Nella Converti, prima firmataria della delibera approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea Capitolina, che concede la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. Proprio durante la seduta odierna Zaki, in collegamento dall’Egitto ha espresso il suo ringraziamento verso Roma per la battaglia condotta al suo fianco.

“La gratitudine espressa oggi da Patrick ha un valore grandissimo per tutti noi e per la nostra città. L’atto approvato oggi in Assemblea ha trovato il consenso di tutte le forze politiche, coese fin dall’inizio, quando a febbraio è stata approvata all’unanimità la mozione che chiedeva di giungere a questo importante obiettivo. In questi mesi abbiamo lavorato con una convinzione, quella di avviare un percorso importante e doveroso, nel rispetto dei principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Un atto che tiene fede alla grande tradizione di accoglienza e dialogo della nostra città, in difesa dei diritti di tutte e tutti”, aggiunge.

“Oggi ancora di più siamo consapevoli dell’importanza del nostro atto politico. Fino a quando questo ingiusto processo continuerà, ogni azione a sostegno di Patrick sarà fondamentale. Continueremo, insieme a tutte le città che si sono battute al fianco di Patrick, alle associazioni, alle cittadine e ai cittadini che si sono mobilitati per lui e che oggi sono venuti fin qui, ad illuminare questa vicenda oscura, per rompere il muro dell’ingiustizia e far tornare Patrick alla sua vita. Deve tornare a studiare, cosa che lui ama fare nel nostro Paese e che adesso gli viene impedita.
Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo traguardo. Il Sindaco e l’Assemblea Capitolina che col voto di oggi hanno consentito a tutti noi di stare dalla parte giusta”, conclude Converti.

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