Il caso

Disco volante che sorvola un’auto: un incontro ravvicinato?

3 dicembre 2022 | 11:30
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Disco volante che sorvola un’auto: un incontro ravvicinato?

Quando due testimoni in automobile vengono sorvolati da un ufo: Cosa aspettarsi? Il Cisu analizza il caso

La storia che vado a raccontare oggi si svolse a fine luglio 1987, all’imbrunire su una strada secondaria tra Aurelia e Cassia nei pressi di Roma. Un avvistamento non normale, se così possiamo dire, in quanto la normalità con queste tematiche non è di casa. Un caso di 35 anni fa, molto diverso dai casi che vengono divulgati ai nostri giorni, ci offre alcuni momenti di riflessione.

Una libera professionista di 41 anni ed un fotoreporter, tutti e due di Palermo, mentre stavano percorrendo con la loro auto, lentamente, una strada secondaria, videro in cielo verso sud una luce bianca intermittente che pareva venisse loro incontro con strani movimenti ‘curvilinei, erratici ed a zig-zag’, ora in alto ed ora in basso. I movimenti si vedevano attraverso i rami degli alberi. Mentre si trovava ad un centinaio di metri da loro, notarono che aveva la forma di un disco grigio scuro con una cupola bianca. Arrivato ad una cinquantina di metri di altezza, sembrò sorvolare lentamente la loro auto lentamente e quindi scomparve dietro una collina mantenendo inalterato il percorso da nord a sud. I testimoni stimarono un diametro dell’oggetto di circa 12 metri, e specificarono di aver osservato anche “una specie di griglia rotante a losanga” che girando proprio sulla cupola dava l’effetto di una lice intermittente. Il fenomeno durò complessivamente una decina di minuti, e tennero a precisare che non si verificò alcun disturbo al motore della vettura.

Dal disegno fatto dai testimoni, vediamo un classico disco volante, di quelli che l’iconografia fantascientifica ha sempre diffuso in letteratura o nei fumetti, fino alle pellicole cinematografiche. Con qualche differenza, però. Partiamo dalla forma del disco: un piatto abbastanza schiacciato con la cupola trasparente molto luminosa. In più all’interno di questa c’è qualcosa che gira. Ricorda una vecchia sirena di segnalazione, con quei piccoli schermi rotanti che fanno lampeggiare il faro. Non come quelle di oggi che emettono il lampeggiamento elettronicamente come una luce stroboscopica. Fa venire in mente il disco volante del film ‘Il pianeta proibito’ del 1956, o anche i piccoli ufetti dei cattivi marziani di Mars Attack, resi famosi solo dieci anni dopo. Si tratta però di un modello semplice e ben presente nei fumetti.

Non abbiamo particolari sulla data precisa e sull’ora. Si capisce solo che si stava facendo buio, per cui l’attenzione con la quale si è assistito all’avvistamento non è quella di un classico caso svolto in piena notte su strade solitarie con la mente che può essere stanca dal viaggio. Risalta agli occhi il fatto che la durata sarebbe stata di 10 minuti. Un tempo smisurato che in certe occasioni potrebbe sembrare un’eternità. Al che mi chiedo se fosse un modo di definire una durata abbastanza lunga o se si è stati ‘vittima’ di un momento di stato alterato di coscienza al punto tale da non saper calcolare il tempo trascorso.

In ultimo mi chiedo come mai ci fosse stato bisogno di specificare che il sorvolo dell’auto da parte dell’ufo non abbia causato problemi al motore. Questo dato è stato espresso dai testimoni o è stato suggerito dall’inchiestatore? C’è da dire che la statistica relativa agli effetti fisici sulle automobili che vanno ad interferire col motore, ci racconta patterns ben diversi. La bibliografia ci dice che spesso ci sono stati disturbi all’impianto elettrico nei momenti in cui un ufo con forte luminosità è passato davanti all’auto. Dalla perdita di colpi del motore al blocco totale, allo spegnimento dei fari alle interferenze con l’autoradio, Non è però una correlazione assoluta, in quanto in ufologia non abbiamo quella ripetibilità che ci consente di stilare regole sulle quali basarci per la comprensione del fenomeno. E forse proprio questa caratteristica ce la rende più interessante agli occhi di noi ricercatori.

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it

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