Tra arte e fede: viaggio alla scoperta delle bellezze di Santa Maria Maggiore

6 dicembre 2022 | 08:10
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Dagli scavi di epoca romana sotto il pavimento alla loggia delle benedizioni: un viaggio senza precedenti tra le bellezze della basilica situata sul colle più alto di Roma

Roma – Dalla cima del colle più alto, domina letteralmente la Capitale da quasi due millenni. Svetta nei cieli azzurri dell’Urbe con il suo campanile alto 75 metri (il più alto mai costruito a Roma); le sue cupole gemelle fungono da perfetta corona per quella che è considerata la più bella chiesa di Roma: Santa Maria Maggiore. Le sue origini affondano nella leggenda del “miracolo della neve”, che puntualmente, ogni anno, si rinnova con una cascata di petali di rosa bianca. Edificata per volere di Papa Liberio, tra le sue colonne di marmo e i suoi soffitti dorati, si può toccare la storia. Non solo quella della Città, ma del mondo intero: i mosaici dell’abside, che Bernini voleva abbattere per renderla “moderna”, hanno visto passare re, regine, imperatori, Papi, generali, soldati… personaggi illustri e meno illustri hanno più volte varcato le sue porte bronzee ora per pregare ora per saccheggiarne i tesori. Tesori oggi custoditi nel Polo Museale Liberiano, situato sotto la basilica, da poco riaperto al pubblico. Abbiamo incontrato il direttore del museo, il dottor Andreas Raub, che oltre a farci da guida tra le opere d’arte ci ha consegnato anche tre motivi per cui visitare la Basilica (sia che siate credenti o meno). E noi ve li consegniamo.

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