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Qatar 2022, il Brasile non balla: Croazia in paradiso

9 dicembre 2022 | 19:06
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Qatar 2022, il Brasile non balla: Croazia in paradiso

Impresa della Croazia, che non smette di stupire. Va avanti a suon di rigori, così come nel 2018, e ne fa le spese anche il Brasile. E quanto farà discutere la scelta di mettere Neymar come quinto rigorista…

Doha – Nessuno, o ben pochi, avrebbero davvero immaginato quant’è accaduto: il Brasile che ha dato spettacolo fino ad oggi, e si è candidato nell’immaginario collettivo come la squadra da battere, si è dovuta arrendere. La Croazia, vice campione del mondo in carica, supera i verdeoro ai rigori e vola in paradiso. Uno straordinario Livakovic, uomo copertina del match e dei Mondiali, ancora protagonista per un rigore parato. Esultano i croati, piangono disperati i brasiliani che non alzano la coppa dal 2002.

La cronaca della partita

Gara veloce, a tratti vivace, con la Croazia che pressa e chiude gli spazi per poi ripartire sfruttando le corsie laterali, mentre il Brasile cerca le giocate in velocità con i quattro attaccanti che si muovono su tutto il fronte dando pochi punti di riferimento. Il più attivo è Vinicius che nei primi dieci minuti ha due buone occasioni tagliando dalla sinistra, ma non riesce a concretizzarle.

Il primo brivido per i sudamericani arriva al 12′ con Pasalic che affonda sul suo lato e mette in mezzo un pallone che Perisic, perfetto nel taglio, che però colpisce male e manda a lato. Il Brasile vive sulle fiammate dei singoli e alla mezz’ora prova ad accendersi Neymar ma il suo tiro è preda di un attento Livakovic.

La ripresa parte con il Brasile subito all’attacco che sfiora subito il vantaggio in due occasioni che vedono salire in cattedra un Gvardiol attento e preciso nelle chiusure. Il Brasile continua a palleggiare alla ricerca di varchi nella retroguardia e quando li trova, come al 54’ con Richarlison che serve Neymar, ci pensa Livakovic a chiudere la porta a doppia mandata. Il portiere della Dinamo Zagabria si ripeta altre due volte rispondendo presente agli assalti verdeoro portati da Paquetà e Neymar. La Croazia appare in sofferenza e debito d’ossigeno lasciando sempre più spazi agli avversari a ridosso dell’area di rigore e non riuscendo più a ribaltare l’azione come accaduto nel primo tempo.

Il copione non cambia nei supplementari con il Brasile che continua ad attaccare ma la Croazia che con una ripartenza va vicina al gol: Brozovic però spreca da buona posizione un assist di Petkovic. Proprio in chiusura di tempo arriva il vantaggio della Selecao. Neymar dà il via a un’azione tutta di prima e si propone in area di rigore sgusciando fra le maglie avversarie, salta Livakovic in uscita e deposita in rete il pallone. Nel secondo supplementare la Croazia prova all’arrembaggio e viene premiata al 117′: Modric serve in profondità Orsic che mette subito in mezzo per Petkovic. Il centravanti gira subito il pallone verso la porta, trova la deviazione di un difensore e batte Alisson. Ai calci di rigore la Croazia è perfetta, mentre il Brasile sbaglia prima con Rodrygo (parata di Livakovic) e poi Marquinhos, che calcia sul palo.

Mettendo un attimo da parte la prova del portiere croato, un altro elemento farà discutere: Neymar non ha tirato neanche un rigore, essendo stato selezionato come quinto (e la storia ci ha raccontato come non sia stato necessario arrivarci): il primo rigorista dei verdeoro è stato il giovanissimo Rodrygo che, visibilmente insicuro, ha sbagliato. Qualsiasi spiegazione darà Tite, non mancheranno fortissime critiche nei suoi confronti: questa mossa potrebbe aver, di fatto, condannato il Brasile all’eliminazione. 

Foto: Twitter @FIFAWorldCup