Il Papa benedice i Bambinelli: “Il Natale sia un raggio di pace per i piccoli ucraini”

11 dicembre 2022 | 12:43
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Il Papa benedice i Bambinelli: “Il Natale sia un raggio di pace per i piccoli ucraini”

In piazza San Pietro il Papa benedice le statuine di Gesù e dà una “missione” ai bimbi romani: “Pregate davanti al Presepe perché il Natale porti un raggio di pace ai bambini di tutto il mondo e soprattutto a quelli che vivono i giorni bui della guerra in Ucraina”

Città del Vaticano – Papa Francesco benedice i bambinelli che andranno a completare la scena della natività nella notte di Natale. Centinaia di statuite, portate in piazza San Pietro dai ragazzi degli Oratori Romani in occasione dell’Angelus, sono state elevate in alto verso la finestra del Palazzo Apostolico da quale il Pontefice si è affacciato.

Nel benedire le statuite, il Santo Padre ha dato ai bimbi romani una “missione” per le prossime festività: “Pregate davanti al presepe perché il Natale del Signore porti un raggio di pace ai bambini di tutto il mondo e soprattutto a quelli che vivono i giorni bui della guerra in Ucraina, che distrugge tante vite e tanti bambini”.

Solo poche ore fa, il capo della Chiesa greco-cattolica di Ucraina Sviatoslav Shevchuk ha lanciato una durissima accusa contro le forze russe: “Gli stessi russi affermano di aver portato via dall’Ucraina più di 150.000 bambini ucraini. Ma la cosa più barbara è che i bambini ucraini del Donbas vanno nei campi militari creati dai ceceni incaricati ad educare i bambini ucraini nel modo più aggressivo per odiare la loro patria. Nelle mani dei bambini vengono messe le armi”.

“Oggi – ha detto ancora l’arcivescovo maggiore di Kiev – arrivano anche notizie molto preoccupati e difficili, notizie drammatiche dai nostri territori occupati. Di nuovo il nemico sta cercando di deportare in massa i bambini ucraini. Inoltre, i russi hanno lanciato uno spot dedicato all’adozione forzata dei bambini deportati dall’Ucraina. Preghiamo per i bambini caduti oggi nelle mani del nemico, per i bambini a cui stanno rubando la Patria, la lingua, la cultura, l’amore stesso per tutto ciò che è loro”, l’esortazione dell’arcivescovo.

All’Angelus, il pensiero del Papa però non si ferma solo all’Ucraina e va anche anche all’Africa: “Seguo con preoccupazione le notizie che giungono dal Sud Sudan circa i violenti scontri dei giorni scorsi. Preghiamo il Signore per la pace e la riconciliazione nazionale, affinché cessino gli attacchi e siano sempre rispettati i civili”. Il Pontefice sarà in Sud Sudan a febbraio nel viaggio in Africa nel corso del quale visiterà anche la Repubblica Democratica del Congo.

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