Benedetto XVI, è il giorno dei funerali: la Chiesa si ferma in preghiera

5 gennaio 2023 | 06:00
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Benedetto XVI, è il giorno dei funerali: la Chiesa si ferma in preghiera

In piazza San Pietro attese oltre 60mila persone per un momento che passerà alla storia. Il rito funebre dei Papi modificato ad hoc

Città del Vaticano – La Chiesa cattolica si ferma per piangere il suo pastore, Benedetto XVI. In piazza San Pietro sono attese oltre 60mila persone per quello che è un momento storico, un unicum in 2mila anni di storia del cristianesimo. Imponente il sistema di sicurezza allestito dalla Prefettura di Roma, con tanto di no fly zone. I pellegrini hanno iniziato ad affollarsi ai cancelli del colonnato già prima dell’alba.

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Rosari, bandiere tedesche e non, immaginette del Papa emerito spuntano qua e la tra la folla che, dopo i controlli di sicurezza, si affretta a riempire i settori in cui è stata divisa la piazza. Sul sagrato troneggia il grande arazzo raffigurante Cristo risorto. Il silenzio regna sovrano, interrotto solo dal verso dei gabbiano che svolazzano qua e la e dalle scroscio dell’acqua delle fontane. Sembra essersi ricomposto il clima di preghiera andato perso durante i tre giorni di camera ardente, quando nella basilica vaticana, diverse persone, mentre erano in fila, hanno approfitato del momento per scattarsi un selfie, ridere e chiacchierare (leggi qui).

Il rito funebre

Sul sagrato prendono alla spicciolata le autorità: 35 Rappresentanti ecumenici, oltre una decina di Capi di Stato (in forma privata, le uniche due delegazioni ufficiali saranno quelle italiana e tedesca). A concelebrare 160 Prelati e accompagnatori della Cappella papale, 60 tra diaconi, cerimonieri e ministranti, 125 Cardinali e 420 Vescovi. Circa 3700 i sacerdoti, di cui 200 scelti come ministri della Comunione (si attendono oltre 60mila fedeli).

Oltre 600 i giornalisti accreditati per seguire l’evento che avrà inizio alle ore 8.45 col trasporto della bara dalla basilica al sagrato. Quindi la preghiera del Rosario, seguito dalla Santa Messa, durante la quale verrà letto il Vangelo del buon ladrone, tra i testi più amati e letti nelle liturgie funebri perché offre consolazione a chi perde una persona cara e alla quale è stata legata da affetto. Terminata la celebrazione, si svolgerà il rito della Ultima Commendatio et Valedictio. Quindi il feretro farà rientro in San Pietro e, attraverso la basilica, sarà portata nelle Grotte Vaticane per la tumulazione. In tutto, il rito, modificato ad hoc per un Papa non regnante, durerà due ore.

Le modifiche

Alcune correzioni che sono state fatte, ha spiegato il direttore della Sala Stampa vaticana, riguardano in primis le suppliche finali della Diocesi di Roma e delle Chiese Orientali, che sono specifiche per il Papa regnante. Non c’è poi la ferula papale, il bastone a forma di croce usato, per l’appunto, dal Papa regnante. Alla sera del 4 gennaio, quando la basilica vaticana ha chiuso le porte ai fedeli (quasi 200mila in tre giorni si sono recate a San Pietro per l’omaggio alla salma), il corpo del Papa emerito è stato posto in una bara di cipresso chiusa con un rito particolare.

All’interno sono state poste le medaglie coniate nel corso del pontificato di Benedetto XVI, i palli (anche non è stato specificato il numero) che ripercorrono la storia di Ratzinger e un “rogito” in un cilindro di metallo, vale a dire il testo che descrive il pontificato del Papa in breve.

“All’atto della sepoltura – ha precisato il direttore della Sala Stampa vaticana – viene messa con un rito una fettuccia attorno alla bara di cipresso con i sigilli della Casa pontificia, dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche e del Capitolo vaticano di San Pietro”. La bara di cipresso è stata quindi messa in una di zinco che a sua volta è stata posta in una cassa di legno. Quindi si procederà alla tumulazione, in forma privata, nelle Grotte Vaticane.

L’altro grande cambiamento è che per il Vaticano, quella odierna, non sarà una giornata di lutto. Tuttavia, i dipendenti vaticani, potranno partecipare alle solenni esequie del Papa emerito. Una circolare giunta a quanti lavorano nello Stato della Città del Vaticano consente, infatti, “dalle ore 4.30 alle ore 7.30” l’accesso alla piazza. “I dipendenti che desiderano partecipare alla cerimonia funebre non dovranno effettuare la timbratura di ingresso – si legge nella circolare – e potranno accedere in piazza San Pietro dalle ore 6.30 fino ad esaurimento posti”.

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