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Regionali Lazio, D’Amato tenta la pace con il M5S: “Accordo anche in extremis”

5 gennaio 2023 | 17:46
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Regionali Lazio, D’Amato tenta la pace con il M5S: “Accordo anche in extremis”

Il dem apre al Movimento 5 Stelle, ma Calenda lo ferma: “Se lo appoggiano i 5S noi avremo un altro candidato”. E i grillini restano in silenzio

Roma – ”Da parte mia le porte sono sempre aperte” al Movimento 5 Stelle, “anche per un accordo in extremis. Se Donatella Bianchi volesse fare un ticket sarebbe una cosa gradita”. Così il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ospite di ‘Tagadà’ su La7 tende la mano al partito di Giuseppe Conte per un’alleanza alle prossime elezioni regionali.

Da assessore alla Sanità della Regione, dove il Pd ha governato in giunta con il Movimento 5 Stelle, D’Amato rivendica come “il Lazio è tra le Regioni più attrattive d’Italia secondo i dati pubblicati dalla agenzia nazionale dei servizi sanitari. Proprio alcuni giorni fa – ricorda – è stata operata a Frosinone per un tumore alla testa una donna che in Canada era stata dichiarata inoperabile a dimostrazione delle grandi capacità dei nostri professionisti in tutto il Lazio, province comprese. Semmai l’ostacolo di questi anni sono stati i forti vincoli del commissariamento, in cui la destra al governo regionale ci aveva condotto e da cui siamo usciti migliorando i conti e soprattutto i livelli essenziali di assistenza. Non mi sottraggo a nessun confronto – assicura – ma la destra quando ha governato la Regione ha lasciato solo macerie e i cittadini e gli operatori lo ricordano bene”.

Tornando quindi a parlare della pandemia di Covid, D’Amato lanciato ancora un appello alla vaccinazione: “È molto importante vaccinarsi, anche alla luce di un quadro di evoluzione, visto come stanno andando le cose in Cina”. Il ”vaccino deve essere fatto da tutti, anche da chi è in buona salute”, aggiunge. ”Trascorsi i 120 giorni bisogna fare la dose di richiamo. Su questo bisogna dare un’indicazione chiara e netta”.

Il candidato governatore, parlando del programma sottolinea uno dei punti: “Se sarò eletto presidente nella giunta ci sarà l’assessorato all’economia del mare. Il mare è l’oro blu del Lazio e la sua economia rappresenta un asset strategico, a confermarlo sono i numeri che registrano un valore aggiunto di 8,1 miliardi di euro pari al 15,8% generato dal comparto a livello nazionale. Politecnico del mare, zona logistica semplificata di Civitavecchia, le zone costiere nella strategia di specializzazione europea attraverso il programma Fesr, la legge regionale sulla blue economy, sono le azioni principali da attuare”, conclude.

Il silenzio del M5S

No comment, almeno per il momento, dal M5S sulle dichiarazioni di D’Amato che apre le porte a Donatella Bianchi per un “ticket”, un “accordo anche in extremis” nella corsa alla presidenza della Regione Lazio. I pentastellati e la stessa Bianchi preferiscono non rispondere al candidato del Pd: che questo sia il segno di una riflessione o di una chiusura totale, si capirà nei prossimi giorni quando la presidente del parco delle Cinque Terre presenterà la propria candidatura. Parole invece ben accolte dall’Alleanza Verdi-Sinistra.

“Abbiamo molto apprezzato le dichiarazioni di apertura di D’Amato nei confronti del M5S”, dice all’Adnkronos Filiberto Zaratti, co-portavoce di Europa Verde nel Lazio e esponente dell’alleanza rosso-verde. L’Alleanza aveva più volte chiesto di fare fronte comune, visto che alla Regione Lazio M5S e Pd hanno finora governato insieme. E ora queste dichiarazioni, dice Zaratti, “hanno la finalità di ricomporre l’alleanza regionale. Ricordiamo del resto che tuttora la giunta del Lazio governa con due assessori dei 5S. Il M5S ha ora di fronte l’opportunità di rimettere in campo una proposta politica che può battere le destre nel Lazio”.

Certo, se D’Amato aveva lasciato spiragli aperti anche nei giorni precedenti (“Per quanto ci riguarda le porte sono sempre aperte ma non corriamo dietro a nessuno”, diceva il 17 dicembre) è difficile immaginare un passo indietro rispetto alle posizioni più volte espresse, senza mezzi termini, dal leader del Movimento Giuseppe Conte, che non ha mai gradito l’imposizione, da parte Pd, del nome del candidato alla Pisana. “Se lo tengano stretto e buona fortuna”, aveva dichiarato Conte. “Non posso accettare che in una lista del Movimento 5 Stelle ci possa essere una persona che deve alla Regione Lazio quasi 300mila euro perché ha creato un danno erariale accertato”, aveva anche motivato.

Nel frattempo Calenda frena l’apertura del dem: “Faccelo sapere rapidamente Alessio D’Amato in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S. Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi”, scrive su twitter il leader di Azione. (fonte Adnkronos)