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Ucraina, la tregua per il Natale ortodosso vacilla: raid su Kherson e Donbass

7 gennaio 2023 | 16:57
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Nel frattempo gli usa mandano carri armati e altri aiuti militari a Kiev. A marzo Londra ospiterà una conferenza internazionale sui crimini di guerra

Kiev – Sembra vacillare il cessate il fuoco in Ucraina proclamato dal presidente russo, Vladimir Putin, in occasione del Natale ortodosso. Secondo il vice capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, Kyrylo Tymoshenko, alcuni missili hanno bersagliato una caserma dei pompieri a Kherson, nel sud del Paese. Testimoni, inoltre, riferiscono di colpi d’artiglieria sparati dalle posizioni dei filo-russi nel Donetsk, mentre il governatore ucraino di Luhansk, Serhiy Haidai, ha sostenuto che sono stati lanciati 14 missili dall’entrata in vigore del cessate il fuoco.

Mentre più fonti parlano di violazioni della tregua da entrambe le parti, la Difesa di Mosca assicura tuttavia che l’esercito russo continuerà a rispettare il cessate il fuoco. “Nonostante il fuoco di artiglieria delle forze armate ucraine su aree popolate e posizioni russe, le truppe russe proseguiranno ad attuare il regime di cessate il fuoco fino a mezzanotte (secondo l’orario russo, le 22 in Italia ndr),” ha affermato il ministero in una nota.

GLI AIUTI

La Banca centrale ucraina lo scorso anno, dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, ha ricevuto in prestiti e aiuti dall’estero più di 32 miliardi di dollari, una cifra pari al 16 per cento del Pil del Paese prima della guerra. Il 40 per cento di questa cifra è arrivata dagli Stati Uniti, poco meno del 25 per cento dall’Unione europea, e l’8 per cento dal Fondo monetario internazionale. Da sola, la Germania, ha contribuito con 1,6 miliardi. Il Pil del Paese è crollato del 30 per cento nel 2022, a causa della guerra.

007 KIEV

La Russia si starebbe preparando a ordinare la mobilitazione di altri 500mila coscritti a gennaio dopo i 300mila chiamati ad arruolarsi lo scorso ottobre. Lo ha annunciato Vadym Skibitsky, vice capo dell’intelligence militare ucraina, citato dal Guardian.

Secondo l’ufficiale, i nuovi coscritti servirebbero a lanciare nuovi attacchi che la Russia ha intenzione di sferrare in primavera e in estate nell’est e nel sud dell’Ucraina. Un segnale, secondo Kiev, che i russi non hanno alcuna intenzione di fermare la guerra.

Mosca, dal canto suo, finora ha sempre negato di preparare una nuova ondata di mobilitazione. Vladimir Putin ha dichiarato a dicembre che “non ha senso parlarne” e valutare il richiamo di ulteriori riservisti dal momento che solo la metà di coloro che sono stati mobilitati ad ottobre stanno effettivamente combattendo.

CONFERENZA INTERNAZIONALE SU CRIMINI DI GUERRA

Ministri della Giustizia da tutto il mondo parteciperanno a Londra a una conferenza internazionale sui presunti crimini di guerra commessi in Ucraina. Lo riportano i media britannici, precisando che l’evento si terrà a marzo a Lancaster House e sarà co-presieduto dal vice primo ministro e segretario alla Giustizia britannico, Dominic Raab, e dalla sua omologa olandese, Dilan Yesilgoz-Zegerius.

Nel corso dell’incontro, riporta Sky News, i ministri ascolteranno la relazione del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, che attualmente sta indagando sulle accuse secondo cui i soldati russi avrebbero commesso crimini di guerra durante l’invasione dell’Ucraina.

“Le forze russe sappiano che non possono agire impunemente e noi sosterremo l’Ucraina finché non sarà fatta giustizia. A quasi un anno dall’invasione illegale, la comunità internazionale deve dare il suo sostegno più forte alla Cpi in modo che i criminali di guerra possano essere chiamati a rispondere delle atrocità a cui stiamo assistendo”, ha dichiarato Raab. (fonte Adnkronos)