“Non si può evangelizzare degnamente senza testimoniare la bellezza dell’unità”

19 gennaio 2023 | 12:35
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“Non si può evangelizzare degnamente senza testimoniare la bellezza dell’unità”

In Vaticano il Papa riceve la Delegazione Ecumenica della Finlandia, in occasione della festa di Sant’Enrico, e ai protestanti rivolge un accorato appello per l’unità dei cristiani: “E’ il segno distintivo dei discepoli di Cristo”

Città del Vaticano – “Occorre, oggi soprattutto, uno zelo ardente per l’evangelizzazione, perché annunciando insieme ci si riscopre fratelli e sorelle; e perché ci si rende conto che non si può diffondere degnamente il nome di Gesù, nato, morto e risorto per tutti, senza testimoniare la bellezza dell’unità, segno distintivo dei suoi discepoli”. E’ l’accorato appello all’unità dei cristiani che Papa Francesco rivolge all’inizio della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani ai membri della Delegazione Ecumenica della Finlandia, giunta a Roma in occasione della festa di Sant’Enrico.

Nella biblioteca del Palazzo Apostolico, con il Pontefice, a pregare il “Padre Nostro” ci sono i rappresentanti non solo luterani e cattolici, ma anche ortodossi e metodisti. Francesco, riflettendo sul senso del Battesimo, sottolinea come “nella comunità di tutti i battezzati, sappiamo di essere infatti uniti tra di noi, qui ed ora, con ogni sorella e fratello in Cristo, ma anche alle nostre madri e ai nostri padri nella fede che sono vissuti prima di noi. Dalla comunione perfetta del Cielo ci guardano e ci invitano a camminare insieme su questa terra”. “Riconosciamo – aggiunge – quant’è grande l’unità che ci accomuna e quant’è importante pregare congiuntamente, lavorare assiduamente e dialogare intensamente per superare le divisioni ed essere, secondo la volontà del Signore, una cosa sola nella comunione trinitaria, affinché il mondo creda”.

“Ma la sola consapevolezza non basta”, ammonisce il Papa, che sprona tutti ad “alimentare una vera passione, una passione che scaturisce dall’amore per la comunione, dal desiderio di superare la contro-testimonianza data dalle lacerazioni storiche fra i cristiani, che hanno ferito tanto l’unità del Corpo di Cristo”.

E conclude: “Nel rinnovare la riconoscenza per la vostra visita annuale, sempre attesa e gradita, vorrei chiedere oggi con voi il dono di questa passione ardente per non stancarci di amare, di sperare, di cercare i lontani, di bruciare dentro dal desiderio di annunciare Gesù e di edificare l’unità che Egli tanto desidera. Domandiamo il dono di un rinnovato zelo apostolico, che ci faccia riscoprire ogni volta gli altri credenti come nostri fratelli e sorelle in Cristo, che ci faccia sentire apostoli riconciliati da Dio per riconciliarci tra di noi e diventare artefici di riconciliazione per il mondo. Perciò vorrei invitarvi ora a recitare insieme il Padre Nostro, la preghiera dei figli che, meglio di ogni altra, manifesta la realtà del nostro Battesimo. Possiamo pregarla ciascuno nella propria lingua, ma insieme: gli uni con gli altri e gli uni per gli altri”. (Foto © Vatican Media)

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