Roma. Metro A ferma per ore tra Termini e Battistini: martedì d’inferno per turisti e cittadini

24 gennaio 2023 | 15:31
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Roma. Metro A ferma per ore tra Termini e Battistini: martedì d’inferno per turisti e cittadini

Il Codacons presenta esposto in Procura per “interruzione di pubblico servizio”. L’ex assessora Meleo attacca il Pd, Patanè: “Non accettiamo lezioni da chi ha lasciato Roma in queste macerie”

Roma – Una vera e propria mattinata d’inferno per romani e turisti, rimasti bloccati nel cuore di Roma a causa di un guasto alla Metro A, che ha determinato la parziale sospensione del servizio nel tratto fra Termini e Battistini (le tratta che collega la stazione con le principali fermate del centro storico), per cinque ore. I tecnici Atac hanno iniziato a lavorare alle 6 di mattina per risolvere il problema ed è stato attivato un servizio sostitutivo di superficie con oltre 70 autobus per contenere al massimo il disagio ai clienti.

Inizialmente il servizio risultava attivo tra Termini e Anagnina e tra Ottaviano e Battistini, ma nell’orario di punta è scattato il blocco della tratta tra Termini e Battistini, facendo riversare nell’area esterna alla stazione Termini le centinai di persone rimaste a piedi.

L’intervento tecnico, riferisce l’azienda in una nota, è stato complicato dalla posizione nella quale si è verificata l’anomalia alla linea aerea che ha fatto intervenire le protezioni elettriche. Verso le 11 l’avviso: “Abbiamo ripristinato la circolazione sulla tratta Termini-Battistini e il servizio sta tornando, gradualmente, alla normalità. Atac si scusa per il disagio”.

Ma sui social si è riversata la rabbia degli utenti. “Un problema succede. Ma la gestione dell’emergenza, come sempre è da terzo mondo! Dove sono i bus sostitutivi? Bravi! (E l’abbonamento sale)”, scrive un utente. “Metro A chiusa da termini direzione Battistini, personale che avvisa a voce, turisti spaesati perché l unica parola in inglese che sentono dirgli è Closed,solo Anagnina signori!!! Che vergogna“, si legge in un altro post.

“La Metro A chiusa da Termini a Battistini. Atac pensa di sostituire il servizio con un paio di navette. Bene, sono ferma dentro la navetta da 27 minuti, non facciamo un passo”, scrive una ragazza a corredo di uno scatto di Piazza dei Cinquecento stracolma. E ancora: “Paralisi totale serpentone di bus sostitutivi fermi fanno scendere utenti a piedi per Termini odissea oggi non uscite, non andate a lavoro”

Sul disservizio è intervenuto il Codacons che ha annunciato che presenterà un esposto in Procura per tutelare gli interessi dei passeggeri. “Presenteremo oggi stesso un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire una indagine contro Atac e Comune per la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio – afferma il presidente Carlo Rienzi – Episodi come quello odierno sono inaccettabili perché non solo interrompono un servizio regolarmente pagato dagli utenti, che acquistano biglietti e abbonamenti per un trasporto pubblico che deve essere efficiente e costante, ma arrecano un danno all’intera città, aumentando il traffico veicolare in superficie e paralizzando la circolazione di bus e auto”. “Pubblicheremo inoltre oggi un modulo sul sito del Codacons attraverso il quale tutti i passeggeri coinvolti nei disagi odierni che hanno subito danni a causa dell’interruzione della metro potranno chiedere il giusto risarcimento al sindaco Gualtieri e Atac“, conclude Rienzi.

La polemica si è poi spostato sul piano politico, con l’ex assessore alla Mobilità della giunta Raggi che ha puntato il dito contro l’attuale Amministrazione: “Metà linea metro A bloccata. L’ennesimo disservizio ai cittadini e la dimostrazione di come la gestione attuale sia ormai incapace di portare a termine le più semplici attività di manutenzione ordinaria. Un danno non solo alla qualità della vita e del lavoro dei romani, ma anche all’immagine internazionale della nostra Capitale. L’Amministrazione si assuma la responsabilità di questo nuovo episodio di disagio“.

A stretto giro è arrivata la controreplica del Pd, in primis con la consigliera capitolina dem Giulia Tempesta, che in una nota afferma: “La consigliera Meleo, già assessore alla Mobilità del Comune nella nefasta consiliatura della Raggi, parla di cose che, malgrado il suo ruolo passato, non conosce, o fa finta di non conoscere. Le manutenzioni delle Metropolitane, durante la tragica esperienza grillina in Campidoglio, furono del tutto dimenticate, procrastinate, non prese in carico, rimandate per evidente e manifesta incapacità amministrativa. Ora che finalmente l’amministrazione sta facendo qualcosa, la Meleo si sveglia dal torpore e addirittura e alza il dito contro questa amministrazione. Stiamo faticosamente recuperando anni di nulla, che pesano sulle spalle della città e dei romani e a loro chiediamo scusa per quanto accaduto oggi. A volte, bisognerebbe avere la decenza di tacere o per lo meno di ricordare la storia da cui si proviene”.

Poi è l’attuale assessore alla mobilità, Eugenio Patanè, a prendere la parola: “Ci scusiamo con i cittadini romani e con i pendolari per i disagi di questa mattina causati da un guasto alla rete elettrica sulla Metro A, ma non possiamo prendere alcuna lezione da chi ha lasciato la città e le infrastrutture di trasporto in queste macerie“.

“Siamo al lavoro tutti i giorni – aggiunge Patanè – per riportare alla normalità un servizio di trasporto pubblico lasciato da chi ci ha preceduto in condizioni da terzo mondo, basti pensare che non era stata fatta la revisione dei treni per le Metro A e B e non erano stati stanziati i fondi per poterle fare sui treni di Metro C. Grazie al lavoro di questa amministrazione è partita la manutenzione straordinaria sulla Linea A per il rifacimento completo dell’armamento, delle banchinette, dei sistemi antincendio, di segnalamento e della rete elettrica e sono stati impegnati i fondi del Giubileo per riqualificare tutte le stazioni della Metro A. Abbiamo permesso ad Atac di uscire dal concordato preventivo; ottenuto la proroga del Ministero per i treni senza revisione, salvando di fatto la Metro A, e l’approvazione nel Decreto infrastrutture della proroga per le revisioni dei treni delle Metro B e C con lo stesso meccanismo di metro A”.

“E poi ancora: abbiamo rimesso in servizio il Tram 2 e riaperto la stazione Metro B Policlinico fermi da oltre un anno; riattivato i filobus e tutti gli impianti di traslazione sulla Metro C, affidato la gara dei nuovi 30 treni per le metropolitane A e B e per la progettazione di 7 nuove linee tram; riaperto dopo 32 anni la stazione Vigna Clara; partiti i lavori per il rifacimento completo dell’armamento del Tram 8. È vero – conclude Patanè – il lavoro da fare è ancora molto lungo, lo abbiamo detto e ribadito più volte con grande sincerità e trasparenza, ma stiamo lavorando pancia a terra per permettere al trasporto pubblico di Roma di tornare ad essere all’altezza di una grande capitale europea e per garantire a cittadini, turisti e pendolari un servizio finalmente efficiente e di qualità”. (foto Twitter)

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