Il Fatto

Malamovida e furti ai turisti: weekend di duro lavoro per i poliziotti di Civitavecchia

25 gennaio 2023 | 12:02
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Malamovida e furti ai turisti: weekend di duro lavoro per i poliziotti di Civitavecchia

Per un 63enne, responsabile di atti persecutori nei confronti della ex, disposto anche il braccialetto elettronico

Civitavecchia – Continua costante l’impegno della Polizia di Stato nel controllo del territorio, con servizi dedicati definiti ad “Alto Impatto” che si svolgono sia nel centro della capitale che sul litorale.

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Polizia di Civitavecchia, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Lazio e personale dell’Ispettorato del Lavoro di Roma, nella serata di sabato scorso, hanno effettuato capillari controlli nelle zone della Movida. Durante i servizi sono stati effettuati alcuni posto di controllo durante i quali sono stati controllati 38 veicoli.

All’esito delle verifiche amministrative agli esercizi di somministrazione di cibi e bevande è stato sanzionato con la multa di 3.000 euro e la sospensione dell’attività, il titolare di un ristorante etnico, poiché inottemperante alla designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi sui luoghi di lavoro; sono in corso verifiche con il personale dell’Ispettorato del lavoro sulla posizione di un lavoratore del locale.

Durante il servizio è stata eseguita inoltre un’ordinanza di aggravamento della Misura Cautelare dell’Obbligo di presentazione alla P.G., sostituita dagli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, nei confronti di un 63enne italiano, con precedenti di polizia, responsabile di atti persecutori nei confronti della ex convivente.

Inoltre, si è conclusa positivamente ed in breve tempo, la vicenda di due turiste del Kuwait che, nella serata di domenica scorsa, appena giunte in città in attesa di imbarcarsi il giorno successivo per una crociera, avevano subìto il furto dello zaino contenente i loro documenti di viaggio, i passaporti e il denaro. Le due donne, recatesi immediatamente negli Uffici del Commissariato, molto agitate e spaventate, hanno raccontato l’accaduto all’agente impegnato nel servizio di vigilanza che immediatamente ha allertato le autoradio del Commissariato.

Il tempestivo intervento dei poliziotti ha consentito, grazie anche alla descrizione fornita dalle vittime, di rintracciare i due uomini che, riconosciuti dalle turiste, per guadagnarsi la fuga, avevano abbandonato lo zaino. Gli agenti dopo averlo recuperato e restituito alle legittime proprietarie, hanno denunciato i due soggetti poiché gravemente indiziati di furto aggravato.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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