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Usa e Germania mandano tank a Kiev, la risposta di Mosca: missili su tutta l’Ucraina

26 gennaio 2023 | 10:49
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Usa e Germania mandano tank a Kiev, la risposta di Mosca: missili su tutta l’Ucraina

All’indomani dell’annuncio dell’invio di carri armati Leopard la Russia bombarda. irene anti-aereo su tutto il territorio dell’Ucraina

Kiev – Nuovo attacco missilistico della Russia contro l’Ucraina. L’allarme aereo è scattato a Kiev e in gran parte del Paese. Nella capitale ai cittadini è stato chiesto di dirigersi verso i rifugi e il sindaco Vitali Klitschko ha dichiarato che ci sono state esplosioni. Un razzo ha colpito un edificio non residenziale nel distretto di Holosiivskyi facendo un morto e due feriti.

Secondo le forze armate di Kiev le truppe russe hanno lanciato “oltre 30 missili” contro diverse zone del Paese, dopo che le difese aeree ucraine hanno abbattuto durante la notte 24 droni Shahad “kamikaze” di fabbricazione iraniana. “I sistemi di difesa aerea stanno funzionando”, ha detto Yuriy Ignat, portavoce militare ucraino. Un altro portavoce ha successivamente affermato che le difese aeree ucraine avevano abbattuto 15 missili da crociera diretti a Kiev.

Le sirene hanno suonato anche nella regione di Zhytomyr, dove il governatore Vitaliy Bunechko ha chiesto ai residenti di spegnere le luci e i dispositivi elettrici non necessari e di non ignorare i segnali di allarme, poco prima delle otto di questa mattina (ora locale). Allarme anche “in tutta la zona” di Mykolaiv, dove almeno due dei razzi hanno sorvolato la regione, ha detto il governatore Vitaly Kim su Telegram.

Nel frattempo la Dtek, più grande compagnia energetica privata ucraina, ha implementato interruzioni di corrente di emergenza in diverse regioni, tra cui Kiev, “a causa della minaccia di un attacco missilistico”, ha detto l’azienda. “La Russia sta preparando una seconda ondata di mobilitazione, a fine febbraio, in Crimea”, ha denunciato lo stato maggiore ucraino. Gli elenchi di tutti i dipendenti delle istituzioni e delle realtà private da esentare dovranno essere consegnati alle autorità entro il 29 di questo mese.

La pioggia di missili arriva all’indomani dell’annuncio di Germania e Usa che invieranno tank Leopard e Abram a Kiev. Gli Stati Uniti, come ha annunciato il presidente Joe Biden, forniranno 31 Abrams a Kiev. “Grazie al presidente americano per un’altra potente decisione di fornire Abrams all’Ucraina. Grato al popolo americano per il supporto alla leadership! È un passo importante sulla via della vittoria. Oggi il mondo libero è unito come mai prima d’ora per un obiettivo comune: la liberazione dell’Ucraina. Andiamo avanti”, ha scritto su twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo l’annuncio di Biden.

Gli Stati Uniti ome ha annunciato il presidente Joe Biden., invieranno “i carri armati più potenti al mondo” e la loro fornitura “rafforzerà la capacità di Kiev di difendere il suo territorio e le permetterà di raggiungere i suoi obiettivi strategici”. Biden ha assicurato che l’invio dei carri armati “non è una minaccia offensiva” contro la Russia, ma servirà ad aiutare l’Ucraina a “difendere la sua sovranità”.

“E’ di questo che si tratta – ha sottolineato -. Aiutare l’Ucraina a difendere e proteggere il suo territorio. Non è una minaccia offensiva alla Russia, non c’è una minaccia offensiva -. Poi il presidente è tornato a dire che “questa guerra dovrebbe finire oggi, questo è quello che tutti noi vogliamo, mettere fine a questa guerra”.

“Forniremo all’Ucraina i carri armati Leopard. Questa decisione è in linea con la nostra ben nota linea di sostenere l’Ucraina al meglio delle nostre capacità. Stiamo agendo in stretto coordinamento internazionale – ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha sottolineato come sia stato opportuno non lasciarsi semplicemente “travolgere”. “Non c’è alcuna base matematica per queste decisioni, ci siamo mossi passo dopo passo, e questo vale anche per quest’ultima decisione. La fornitura di armi – ha sottolineato il cancelliere – rappresenta una “rottura” rispetto ad una “pratica in corso da decenni” nel paese. “E ora possiamo dire che in Europa siamo noi e il Regno Unito a fornire la maggior parte delle armi all’Ucraina”.

“Sarebbe un grave errore procedere da soli, dobbiamo coordinarci con partner ed alleati”, ha aggiunto. Ad una domanda sul perché questa decisione non possa più essere considerata una provocazione, Scholz ha risposto: “Non ho mai usato la parola provocazione, la provocazione è la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”. (Fonte: Adnkronos)

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