Il caso

Strane luci nel cielo prima e dopo i terremoti. Ufo o effetti del sisma?

28 gennaio 2023 | 10:09
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Strane luci nel cielo prima e dopo i terremoti. Ufo o effetti del sisma?

C’è un rapporto tra ufo e terremoti? L’analisi del caso di Rieti del 3 dicembre 1948

A volte strane luci in cielo vengono avvistate in particolari momenti catastrofici, come ad esempio i terremoti. Questo per molti starebbe a significare che gli ufo arrivino per prevedere o annunciare o addirittura provocare i terremoti. Ma le cose, scientificamente, sono ben diverse. Vi presento un paio di vecchi articoli di giornale emblematici per il rapporto ufo-terremoti.

Era il 3 dicembre 1948 quando alle 4:32 ci fu una scossa del sesto grado della scala Mercalli in provincia di Rieti. Dal giornale ‘La Nazione Italiana” del 3 gennaio 1949: “Durante il terremoto uscivano fiamme dalla terra – Roma,3. – Nei vari comuni del Lazio ove il terremoto ha prodotto numerosi danni alle case, anche le montagne sono state scosse e grossi macigni hanno investito l’abitato apportando distruzione… Intanto il piccolo paese di Rivodutri è quasi del tutto scomparso. In un monte vicino a questo comune i contadini hanno notato alcune fiammate uscire dalla terra come se un vulcano stesse per entrare in cattività.”

Da “Il Mattino dell’Italia Centrale: “Roma, 3 notte. – “Nella fantasia eccitata dallo spavento gli abitanti di Rivodutri, che è generalmente considerato dai sismologi l’epicentro delle scosse tettoniche ripetutesi per tutta la giornata di ieri in provincia di Rieti, si va accreditando la voce che un nuovo vulcano stia nascendo nelle montagne vicine. Sarebbero state scorte infatti da taluno lunghe fiammate che si leverebbero ogni tanto da una montagna. Ma non è che una manifestazione del visibile stato di eccitazione in cui versano quelle popolazioni il cui esodo dai piccoli paesi dove più sensibilmente sono state avvertite le scosse, iniziatesi circa trentasei ore fa, va accentuandosi sempre più. Le campagne circostanti sono trasformate in vere e proprie tendopoli.”

In tempi recenti queste fiamme o palle infuocate molto luminose vengono descritte diversamente, e diverse considerazioni vengono espresse osservando lo strano fenomeno che sprigiona dalle fenditure nel terreno o dalle grotte. Spesso si è pensato di assistere al passaggio di ufo, vedendo i movimenti strani e zigzaganti si quelle che sembrano essere sfere luminose. Altri pensano si tratti dei mirabolanti fulmini globulari, ovvero sfere di plasma cariche di elettricità che si scaricano durante temporali (ma anche senza pioggia) dopo qualche secondo di movimenti particolari, sopra qualche manufatto metallico.

Sono effettivamente simili a questi fulmini particolari, e di origine ben definita. Si tratta delle EQL (Earth Quake Lights) o luci da terremoto o luci sismiche, che scaturiscono dalle montagne prodotte dal ben conosciuto fenomeno della piezoelettricità. Questo implica una forte compressione sulla roccia che sviluppa cariche elettriche simili a quelle dei fulmini. Lo stesso effetto lo vediamo quando usiamo quel tipo di accendino che ha un martelletto che colpisce un materiale piezoelettrico come il quarzo, e contemporaneamente provoca una scintilla. E se ricordate i vecchi accendigas, premendo un pulsante con forza, si comprimeva a lungo un quarzo e si sentiva uno sfrigolare dovuto alla scintilla che si creava e scaricava sulla massa dello stesso. In pratica da una compressione creata meccanicamente, l’energia fa scaturire scariche elettriche. Quando sono molto forti come nel caso delle montagne che le scosse sismiche muovono e comprimono, l’energia è talmente elevata che l’energia che si crea riesce a formare palle di plasma ionizzato quasi come i fulmini globulari.
A volte queste luci agiscono da precursori del sisma, e se correttamente interpretate possono avvertire la popolazione che potrebbe trovarsi preparata nei confronti delle forti scosse, salvando vite umane.

A queste teorie ha lavorato Ignazio Galli (Velletri,31 luglio 1841 – Roma, 10 febbraio 1920), sacerdote meteorologo e sismologo che fu uno dei primi ad occuparsi di meteorologia e geodinamica in Italia e collaborò con i più importanti studiosi in questi campi. Fu tra i primi in Italia, se non il primo, ad interessarsi di fulmini globulari, raccogliendo e studiando decine di casi; s’interessò di aloni solari, piogge anomale, rumori provenienti dall’atmosfera e dal sottosuolo e di luci sismiche.

Il suo apporto nel campo della sismologia culminò nello studio dei fenomeni luminosi causati dai terremoti. Raccolse e analizzò parecchie testimonianze provenienti da luoghi e periodi storici differenti; la somiglianza dei vari racconti, il ricorrere d’eventi luminosi simili in terremoti distanti fra loro, sia nello spazio che nel tempo, lo convinsero della realtà del fenomeno. Dopo una prima esposizione della sua ricerca al Congresso dei Naturalisti Italiani tenutasi a Milano nel 1907, pubblicò il suo massimo contributo alla comprensione di questo fenomeno nel 1910 col titolo “Raccolta e classificazione dei fenomeni luminosi osservati nei terremoti”, in cui vennero riportati tutti i casi da lui censiti, ben 148, con un’analisi finale del fenomeno indicandone le caratteristiche peculiari.

(Video – Youtube @Meteo Terremoti)

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it