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Zelensky all’Occidente: “Dateci missili a lunga gittata per fermare il terrore russo”

29 gennaio 2023 | 14:16
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Zelensky all’Occidente: “Dateci missili a lunga gittata per fermare il terrore russo”

Il presidente ucraino: “Non dovrebbero esserci tabù nella fornitura di armi all’Ucraina per proteggersi dall’aggressione russa”. E Mosca reintroduce l’addestramento militare a scuola

Kiev – L’Ucraina ha bisogno di missili a lunga gittata per fermare il “terrore russo”. Lo ha ribadito – come riporta il Kiev Independent – il presidente dell’Ucraina, Volodymir Zelensky, sottolineando che i missili Himars attualmente utilizzati da Kiev hanno una gittata di 80 chilometri e non possono raggiungere molte delle aree occupate dai russi.

Secondo Kiev, occorrono missili a lungo raggio per impedire ai russi di posizionare i loro lanciamissili lontano dalla linea del fronte e distruggere le città ucraine. “Non dovrebbero esserci tabù nella fornitura di armi all’Ucraina – dice Zelensky – per proteggersi dall’aggressione russa. Faremo tutto il possibile per garantire che i nostri partner aprano a questa fornitura vitale, compresa la consegna di missili Atacms, che hanno una gittata di 300 chilometri, e altre armi simili”.

SANZIONI DA KIEV RUSSI E BIELORUSSI

L’Ucraina nel frattempo ha imposto sanzioni contro 182 società russe e bielorusse, oltre a tre individui, nell’ultima di una serie di misure adottate dal presidente Volodymyr Zelensky per bloccare i collegamenti di Mosca e Minsk con il suo Paese. Lo riporta il Guardian. “I loro beni in Ucraina sono bloccati, le loro proprietà saranno utilizzate per la nostra difesa”, ha detto Zelenskiy in un videomessaggio. Secondo l’elenco delle sanzioni pubblicato dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraino, le società sanzionate si occupano principalmente di trasporto merci, leasing di veicoli e produzione chimica. L’Ucraina ha sanzionato centinaia di persone e aziende russe e bielorusse dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio dello scorso anno.

IN RUSSIA ADDESTRAMENTO MILITARE A SCUOLA

Intanto, il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence sulla situazione nel Paese, osserva che la decisione di Mosca di introdurre l’addestramento militare di base nel curriculum della scuola secondaria “sottolinea l’atmosfera sempre più militarizzata della Russia in tempo di guerra, oltre ad essere una (probabilmente voluta) evocazione dell’Unione Sovietica: una formazione simile era obbligatoria nelle scuole fino al 1993”.

Nel rapporto si legge che il corso – denominato Nozioni di base sulla sicurezza della vita – verrà introdotto dal primo settembre prossimo: includerà l’addestramento con mitragliatori della serie AK e bombe a mano, oltre ad esercitazioni militari e all’uso di equipaggiamento per la protezione personale. Già lo scorso dicembre il ministero della Scienza aveva annunciato un programma di addestramento militare per gli studenti universitari.

SCHOLZ: “CONTINUERO’ A PARLARE CON PUTIN”

Il cancelliere tedesco Scholz fa sapere in un’intervista alla stampa tedesca che proseguirà nei negoziati con Putin per porre fine alla guerra, aggiungendo però che finché la Russia continuerà la guerra con l’attuale livello di aggressività la situazione non cambierà. Spiega che le passate conversazioni telefoniche con Putin “non sono state di tono scortese”, ma definisce “inaccettabile” la volontà di Mosca di “annettere con la forza parti del suo Paese vicino”. A stretto giro arriva la replica del Cremlino con il portavoce Dmitry Peskov: “Finora non ci sono in programma delle conversazioni concordate. Putin è stato e rimane aperto ai contatti”, assicura secondo quanto scrive Ria Novosti. (fonte Ansa)