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Entra in vigore il Trattato del Quirinale, Mattarella: “Francia e Italia sempre più unite”

1 febbraio 2023 | 10:58
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Entra in vigore il Trattato del Quirinale, Mattarella: “Francia e Italia sempre più unite”

Il Capo dello Stato: “Sapremo superare anche le sfide che l’aggressione russa all’Ucraina ha portato alla sicurezza ed alla prosperità globali”

Roma – Il Trattato del Quirinale “è animato da una comune visione del futuro, che consentirà a Francia e Italia non soltanto di rendere ancora più solidi i vincoli di amicizia che le uniscono, ma di stimolare un ulteriore consolidamento del processo di integrazione ed un rafforzamento delle nostre istituzioni comuni”.

Lo sottolinea il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione nel giorno in cui entra in vigore il Trattato del Quirinale tra Italia e Francia. “Con l’entrata in vigore del Trattato, Francia e Italia sono ancora più unite per difendere e promuovere i valori fondanti delle nostre società: la pace, la libertà, i diritti umani, un progresso economico e sociale sostenibile, nel rispetto dell’ambiente”.

“Insieme a tutti i nostri partner, in uno spirito di autentica solidarietà europea, sapremo superare anche le sfide che l’aggressione russa all’Ucraina ha portato alla sicurezza ed alla prosperità globali – assicura Mattarella – assumendo le decisioni necessarie perché l’Unione Europea sappia rispondere con rapidità ed efficacia alle sfide dei nostri tempi”.

Trattato del Quirinale: che cos’è

E’ un trattato tra Italia e Francia che mira a fornire un quadro stabile e formalizzato per la cooperazione nelle relazioni tra i due Paesi europei. Definito come una sorta di equivalente del trattato dell’Eliseo e del trattato di Aquisgrana, che invece regolano la cooperazione franco-tedesca, è stato firmato a Roma, nel palazzo del Quirinale per l’appunto, il 26 novembre 2021 dal Presidente francese Emmanuel Macron e dal Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi.

L’obiettivo del trattato è di migliorare le relazioni franco-italiane, in particolare nei settori industriale e culturale. Potrebbe essere un’alternativa all’asse franco-tedesco, come motore dell’Unione europea e permetterebbe all’Italia di ritrovare il suo posto, esclusa di fatto dal rapporto privilegiato tra Francia e Germania dal secondo dopoguerra. Questo riavvicinamento è destinato a controbilanciare il peso della Germania in Europa, che è spesso sostenuta dai paesi dell’Europa orientale e settentrionale, in particolare in termini di diritti economici e sociali. Secondo altri osservatori, specie dopo la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del luglio 2021, l’iniziativa potrebbe anche preludere ad una intesa Italia-Francia-Germania che di fatto si è andata consolidando nei più recenti scenari dell’UE.

Redatto in due originali, ciascuno in lingua francese e italiana, consiste in undici articoli tematici riferiti alle diverse aree in cui i paesi intendono costruire una collaborazione strutturata, cioè rispettivamente: Affari esteri; Sicurezza e difesa; Affari europei; Politiche migratorie, giustizia e affari interni; Cooperazione economica, industriale e digitale; Sviluppo sociale, sostenibile e inclusivo; Spazio; Istruzione e formazione, ricerca e innovazione; Cultura, giovani e società civile; Cooperazione transfrontaliera; Organizzazione.

Gli articoli sono ampi e suddivisi a loro volta in paragrafi numerati. Da notare, tra le particolarità, la presenza di un articolo, il settimo, esclusivamente dedicato allo “spazio”, a suggerire i due paesi vedono questo come un tema strategico a sé stante. Degna di nota anche l’esplicita menzione dell’obiettivo dell'”autonomia strategica europea”, intesa anche dagli Stati Uniti, rimarcata più volte nell’articolo terzo e nell’articolo primo. (foto Ufficio Stampa Quirinale)