SANREMO 2023

Sanremo 2023, il monologo di Chiara Ferragni al Festival

7 febbraio 2023 | 23:36
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Sanremo 2023, il monologo di Chiara Ferragni al Festival

“Pensati libera” è la scritta sull’abito d’ingresso di Chiara Ferragni. Come Benigni, anche la nota influencer si è lasciata andare ad un monologo

Sanremo – Il Festival si riempie di novità: dopo l’entrata in scena del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e lo splendido monologo di Roberto Benigni, è  toccato a Chiara Ferragni salire sul palco dell’Ariston. L’influencer indossa un abito nero corto con scollatura totale sulla schiena e capelli raccolti in uno chignon ed è entrata in scena con un abito su cui è scritto “pensati libera”.

“Quando abbiamo iniziato a pensare agli abiti per le due serate di Sanremo abbiamo subito capito di non volere vestiti solo perché eccentrici o pretenziosamente belli, ma sentivamo la necessità di portare sul palco più popolare d’Italia un messaggio sociale, anche attraverso la moda”. L’abito manifesto che segna il debutto di Chiara Ferragni sul palco del Teatro Ariston è frutto di una conversazione tra Chiara Ferragni, Fabio Damato, Maria Grazia Chiuri, il Direttore Artistico di Dior, Rachele Regini e Fulvia Carnevale, del duo artistico Claire Fontaine. Il risultato è un abito a corolla di seta nero ispirato alla tradizione Dior e completato dalla stola-manifesto con ricamato il claim “Pensati libera”.

“Le semplici e pur così forti parole arrivano da un’opera di Claire Fontaine che speriamo possano ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo che gli è stato imposto dalla società. Una presa di coscienza della stessa Chiara Ferragni che lotta per non essere incasellata in uno spazio identificato per lei dal patriarcato, e anche una promessa che lei stessa si fa ogni giorno mentre lotta per non doversi sentire in colpa del suo successo di donna. “Pensati libera” è dedicato a tutte le donne che hanno voglia di sentirsi semplicemente loro stesse senza essere giudicate”, dicono gli ideatori. L’abito nasce da un’idea di Chiara Ferragni e Fabio Maria Damato. Abito custom made di Maria Grazia Chiuri per Dior.

Il monologo

“Ciao bimba, ho deciso di scriverti una lettera. Ogni volta che penso a te mi viene da piangere. E non so bene neanche il perché. Forse perché mi manchi, forse perché vorrei poterti far uscire fuori un po’ di più e farti vedere quella che è ora la mia vita. Sai, la gente mi conosce e tanti mi chiedono i selfie insieme. È una bella sensazione essere apprezzata da milioni di persone. Poi sai, non piaccio proprio a tutti. Ma piaccio a me stessa. E questo è un ottimo inizio. Voglio farti una premessa: ho sempre cercato di renderti fiera. Tutto quello che faccio lo faccio per te, per la bambina che sono stata. Ma c’è una cosa che mi fa stare male: in ogni fase sulla mia vita, da quando piangevo in cameretta a quando sfilavo sui più importanti red carpet, c’è stato un pensiero fisso nella mia testa: quello di non poter essere abbastanza. Perché mi rendo conto che quando ho penato qualcosa di negativo su me l’ho pensate anche di te e tu non lo meriti. Allora vorrei dirti innanzi tutto questo : sei abbastanza. Lo sei sempre stata. Tutte quelle volte in cui non ti sei sentita abbastanza bella o intelligente o qualsiasi cosa, lo eri. E sai in quanti momenti ti sentirai ancora così? Tantissimi. Questo, per esempio è uno dei quei moment Ed è normale che lo sia”.

L’Ariston applaude. Chiara si commuove. Poi continua.

“Le sfide più importanti sono solo nella nostra testa e solo con noi stessi. Allora comincia piccola Chiara: crescendo vivrai ogni tipo di esperienza, ci saranno tanti momenti di felicità e tanti densi di paura e ansia. Sai cosa ho imparato da tutto ciò? Goditi il vento, goditi tutti i momenti, piangi urla, arrabbiati se devi. Fanno parte del tuo percorso, faranno parte di te. Un giorno un amico mi ha detto. “Nessuno farà lavia delle montagne di russe piatte”. Vivile al massimo quelle montagne russe, sia quando scendi senza i fiato sia quando sali lentamente. Vivile tutte senza paura: quella brutta sensazione che cerchiamo di cacciare via sempre e che ci accompagna tante volte da perdere il conto. Buttati quando hai paura: se una cosa ti fa paura, probabilmente è la cosa giusta da fare. Solo rischiando potrai vincere veramente. Conto chi? Conto le insicurezze nella tua testa. Alcune le sconfiggerai, altre no. Abbiamo tutti la scritta “fragile” sulla nostra pelle: siamo scatole che contengono meraviglie e che vanno aperte con cura. Ho due bambini bellissimi adesso: ma di Fede non ti dico nulla. Non voglio toglierti la sorpresa e la meraviglia di trovare un amore vero. Diventerai una mamma anche tu: non è assurdo da pensare? Ma sarai sempre la stessa persona, con gli stessi dubbi e le insicurezze di sempre. Non te lo immaginavi eh? Quando guardi adesso i tuoi genitori, pensi che siano infallibili e che abbiamo tutte le risposte. Ti svelo un segreto: stanno anche loro crescendo con sé. Sono persone che fanno del loro meglio nel tentativo di fare sempre la cosa giusta e con la consapevolezza a volte di sbagliarla. Sarà semplice fare il genitore? Mai. Sarà il lavoro più faticoso di tutti. Le uniche persone che potranno dare il giudizio finale saranno loro: i tuoi figli. Spesso ti sentirai di essere lontana da solo, anche solo per andare a lavoro. Ti sentirai quasi sbagliata ad avere altri sogni oltre la famiglia. La nostra società e cultura ci ha insegnato che quando diventi madre hai una nuova identità già prestabilita e identificata: sei solo una mamma. Pensa un secondo a questo: quante volte la società fa sentire in colpa le donne perché lavorando stanno lontano dai figli? Praticamente sempre. E quante volte lo stesso trattamento è riservato agli uomini? Mai”.

Altri applausi della platea.

“Ma ti dico una cosa: se farai sempre del tuo meglio per i tuoi figli e se loro sono il pensiero principale delle tue giornate, togliti ogni dubbio: probabilmente sei una brava madre. Non perfetta, ma brava abbastanza. Ti voglio dare un consiglio: celebra sempre i tuoi successi: quelli grandi ma anche quelli piccoli che nessuno vede, ma che ti renderanno orgogliosi di te. Non sminuirti mai di fronte a nessuno. Noi donne siamo abituate a farci piccole di fronte a uomini insicuri. Te lo dice una che ha accettato persino che qualcuno si prendesse il merito di averla inventata e ha lasciato che questa fosse la narrazione per anni prima di rendersi conto di quanto fosse sbagliato. Sai, da donna dovrai affrontare tante battaglie: dal dover lavorare il doppio di un uomo per farti prendere sul serio a non poter vivere liberamente nel tuo corpo, perché se lo nascondi sei una suora e se lo mostri sei una troia. Ogni giorni leggerai centinaia di messaggi e commenti che ti ricorderanno questo sessismo purtroppo normalizzato: tu sfidali e non avere mai paura delle conseguenze dell’essere chi sei. Essere una donna non è un limite. Dillo, dillo alle tue amiche, gridatelo a chiunque per tutta la vita e lottate insieme ogni giorno per cambiare le cose. Io ci sto provando. Anche in questo momento. Senti come batte il mio cuore? Riconosci queste emozioni? Ti vorrei abbracciare, piccola Chiara, e dirti di non dubitare mai di quello che sei. Che alla fine andrà tutto bene. E che, sì, sono fiera di te”. (Fonte: Ansa)