Sesso e violenza sui 14enni: arrestato un allenatore di basket a Roma

8 febbraio 2023 | 11:46
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Sesso e violenza sui 14enni: arrestato un allenatore di basket a Roma

A denunciare il fatto sono stati i suoi più stretti collaboratori, che volevano vederci chiaro: troppi gli atteggiamenti ambigui ed inopportuni dell’allenatore

Roma – Avrebbe dovuto insegnare ai suoi giovani atleti valori come il rispetto dell’altro e come si fanno i canestri da tre punti, in modo da creare futuri campioni. Invece avrebbe preferito sfruttare i ragazzi per i suoi scopi sessuali. E’ questa la storia che riguarderebbe un allenatore di basket di una nota squadra capitolina, arrestato nelle scorse ore.

A denunciare il fatto sono stati i suoi più stretti collaboratori, che volevano vederci chiaro: troppi gli atteggiamenti ambigui ed inopportuni dell’allenatore anche nei confronti di ragazzi appena 14enni. Secondo l’indagine degli agenti della Polizia di Stato della IV Sezione della Squadra Mobile di Roma, la vicenda andrebbe avanti ormai da qualche anno. Alcuni minori sarebbero stati invitati ripetutamente, di sera, dall’allenatore nei locali della sua foresteria. Prometteva spiegazioni sugli schemi di gioco e messaggi terapeutici, nonostante l’allenatore non avesse nessun titolo per svolgere mansioni di fisioterapia.

A farne le spese sarebbe stato, nello specifico, un ragazzo. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe costretto con la violenza un giovane atleta del club sportivo a compiere e subire atti sessuali. A seguito di ciò il Gip ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare, dato che l’uomo è gravemente indiziato di violenza sessuale aggravata e continuata, con recidiva specifica, su un ragazzo minorenne. Gli agenti hanno quindi rintracciato ed ammanettato l’uomo al ritorno da un viaggio all’estero.

L’allenatore, tuttavia, non è nuovo a questo genere di accuse: negli anni scorsi era già stato condannato, con sentenza irrevocabile, per il reato violenza sessuale aggravata in danno di minori. I fatti sarebbero avvenuti in altre zone dell’Italia centrale. Nonostante ciò, una volta scontata la pena, è tornato ad allenare ragazzini.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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