LETTERE AL DIRETTORE

Assovolo: “Raccontato falsità sulla transizione Alitalia-Ita”

15 febbraio 2023 | 13:27
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Assovolo: “Raccontato falsità sulla transizione Alitalia-Ita”

Assovolo: “Avendo letto articoli difformi dalla realtà dei fatti, ricordiamo che è tutto comprovabile tramite documentazione”

Roma – Una storia tormentata e travagliata, quella che riguarda la transizione da Alitalia ed Ita, su cui si è parlato, dibattuto, e scritto molto. Di seguito la lettera inviata a ilfaroonline.it a firma di Assovolo, che torna sulla questione.

“Spett.le Direttore,

avendo letto svariati articoli difformi dai fatti e dalla verità riguardo la storia di Alitalia e Ita, mi permetto di riassumerle il recente passato, precisando che tutto quanto segue è comprovabile con documentazione producibile.
L’8 settembre 2021 si concludeva la trattativa con i sindacati sulle basi dell’ art.47 L.428/90 con esito negativo e veniva redatto un – verbale di mancato accordo – per quanto attiene il perimetro Aviation.
Si precisa che i rami Handling e Manutenzione venivano ceduti con accordi separati sempre sulle basi dell’ art.47 L.428/90.
Per Aviation invece di procedere con l’art. 2112 CC, Ita procedeva ad acquisire la parte realmente operativa, vista la riduzione di attività causa pandemia, iniziando ad operare il 15 ottobre 2021 al netto di qualsiasi procedura di Legge, applicando un regolamento aziendale imposto unilateralmente.
Le chiamate avvenivano telefonicamente, poi seguite da mail semplice, sulla base di candidature all’assunzione effettuate su piattaforma terza, mai comunicata ai lavoratori di Alitalia SAI in AS.
Alla data del 15 ottobre la società Ita non aveva mai effettuato alcuna attività di trasporto aereo, ma iniziava una piena attività avendo acquisito Alitalia.
La stessa Enac aveva già rilasciato deroghe all’addestramento e successivamente alla piena operatività degli equipaggi proprio perché si trattava di un trasbordo del personale con know-how Alitalia.
Solo il 2 dicembre 2021, dopo l’avvio e l’applicazione di un regolamento aziendale unilaterale, gli stessi sindacati composti da rappresentanti ex Alitalia, già assunti in Ita, si firmavano il rinnovo del CCNL con apposita appendice ad aziendam che allineava il regolamento aziendale ai nuovi importi salariali con ribassi del 40% rispetto al CCNL.
Tutta la trattativa è stata gestita e conclusa da sindacalisti di livello basso, dipendenti di Alitalia SAI in AS, che avevano riavuto il posto di lavoro su basi ignote, da Ita.
Gli stessi venivano celermente avviati a cospicui avanzamenti di carriera nelle settimane successive, sempre su basi ignote, in Ita.
Gli stessi ora contrattano gli aumenti stipendiali, pur avendoli sottoscritti al ribasso fino al 2025.
Per quanto riguarda Cgil, Cisl e Uil tutta la trattativa e la firma degli accordi ha sempre visto l’assenza di livelli confederali di Federazione e Regionali.
Tutto quanto sopra è difforme da quanto spesso narrato da organi di stampa e in aperto conflitto con quanto sancito dal Consiglio di Stato nella sentenza N. 07753/2022 essendo Ita una società non solo posseduta al 100% dallo Stato, ma “A CONTROLLO PUBBLICO” che deve sottostare al D.Lgs. n. 33/2013″