Passo della Sentinella: si bonificano i rifiuti a mare, si lasciano quelli a terra

Fiumicino – Rifiuti, immondizia, cumuli di cenere sparsi qua e là a testimonianza dell’ennesimo rogo tossico oramai consumato. E’ lo spettacolo indecente alla quale la zona di Passo della Sentinella, alla foce del Tevere, fa da sfondo oramai da tempo immemore. Lì dove una volta c’erano il vecchio faro e i bilancioni, simboli (tuttora) della cittadina di Fiumicino, ora regna il degrado.

Complice le mareggiate e le tante (purtroppo) schifezze che arrivano dal fiume che bagna la Capitale, l’intera area si trasforma – in inverno soprattutto – in un’infinita distesa di rifiuti e discariche abusive. Discariche che qualcuno continua ad alimentare. Definirle persone sarebbe troppo: del resto come si potrebbero appellare questi soggetti che uccidono il pianeta considerandolo solo un enorme contenitore in cui riversare quello che oramai non serve più?

Per evitare volgarità non risponderemo a questa domanda. Resta però la problematica: il Comune, proprio in queste ore, sta intervenendo con la pulizia del rifiuti a mare. Un’operazione di bonifica e adeguamento dell’area per la quale sono stati stanziati 100mila euro in totale (ennesimo intervento tampone visto che al momento né il Comune né la Regione hanno un piano organizzato per limitare questo tipo di danni). “L’assessorato all’Ambiente ha disposto la pulizia della zona per eliminare i rifiuti e i detriti depositati dalle ultime mareggiate. Un lavoro che richiederà alcuni giorni, data la quantità, ma che è necessario perché si possa poi procedere con gli interventi di messa in sicurezza per i quali abbiamo stanziato dei fondi e che abbiamo annunciato all’indomani degli ultimi, gravi, eventi metereologici”, le parole del Sindaco, che ha effettuato un nuovo sopralluogo proprio per visionare l’inizio dei lavori di pulizia.

Peccato che le discariche abusive che sono a pochi metri, nelle strade e negli spiazzi di Passo della Sentinella, non rientrano nella pulizia. C‘è anche un furgone, andato a fuoco diversi mesi fa, i cui resti sono ancora lì, abbandonati in strada. Uno spettacolo indecoroso e paradossale: mentre ruspe e uomini sono al lavoro per pulire scogli e insenature, qualcuno arriva con l’auto e scarica mobili, elettrodomestici e rifiuti di ogni genere. Poi qualcun altro gli dà fuoco. Cosa resta? Uno scoglio pulito fino alla prossima mareggiata e diverse strade costellate di cenere tossica e cumuli di immondizia. Forse è il caso di cambiare testa… e magari anche di pianificare interventi strutturali.

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