IL FATTO

Mafia ad Anzio e Nettuno, l’appello di Cucchi e Magni a Piantedosi: “Niente candidatura per i consiglieri commissariati”

16 febbraio 2023 | 13:56
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Mafia ad Anzio e Nettuno, l’appello di Cucchi e Magni a Piantedosi: “Niente candidatura per i consiglieri commissariati”

Cucchi e Magni: “Negli atti dell’inchiesta sono emersi rapporti stabili e reiterati tra diversi amministratori locali di Anzio e Nettuno ed esponenti apicali della locale ‘ndrangheta”

Anzio – “Le città di Anzio e Nettuno (Roma) sono realtà dove le organizzazioni mafiose sono fortemente radicate, come attestano numerose sentenze, anche definitive, che hanno statuito l’operatività di clan camorristici dei Casalesi (sentenza “Sfinge”) e del clan Gallace, ascrivibile alla ‘ndrangheta (sentenza “Appia”).

E’ quanto si legge nel testo dell’atto di Sindacato Ispettivo della senatrice Ilaria Cucchi e del senatore Tino Magni, indirizzata al Ministro dell’Interno, sulla richiesta delle incandidabilità  degli ex amministratori di Anzio e Nettuno da parte del Ministro dell’Interno.

I senatori ricordano infatti come il Consiglio dei Ministri abbia sciolto, negli scorsi, i Consiglio comunali di Anzio e Nettuno per infiltrazioni mafiose: “La DDA di Roma – spiegano i senatori – ha coordinato, il 18 febbraio 2022, un’importante inchiesta denominata ‘Tritone’, che ha portato all’esecuzione di 65 misure cautelari contro un’imponente organizzazione ‘ndranghetistica su Anzio e Nettuno facente capo alle ‘ndrine di Santa Cristina di Aspromonte. Negli atti dell’inchiesta – aggiungono – sono emersi rapporti stabili e reiterati tra diversi amministratori locali di Anzio e Nettuno ed esponenti apicali della locale ‘ndrangheta, nonché le relazioni ed i decreti di scioglimento, dai quali si evince il coinvolgimento di numerosi ex consiglieri ed ex assessori nel condizionamento da parte della criminalità organizzata”.

L’art. 143, comma 11, del testo unico degli enti locali (decreto legislativo n. 267 del 2000) – si legge ancora – statuisce che: ‘Gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento (…) non possono essere candidati alle elezioni per la Camera dei deputati, per il Senato della Repubblica e per il Parlamento europeo nonché alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, in relazione ai due turni elettorali successivi allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo. Tale incandidabilità è deliberata dal Tribunale su richiesta del Ministro dell’interno”.

Ilaria Cucchi e Tino Magni dunque chiedono di sapere se “il Ministro in indirizzo abbia attivato la richiesta di incandidabilità degli amministratori locali di Anzio e Nettuno, ai sensi dell’art. 143, comma 11, del testo unico e se il Tribunale di Velletri si sia pronunciato in merito a tale richiesta”.

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